Un orario viaggiatori per il treno del turismo con la Green Experience. Mettere insieme tutte le associazioni ambientaliste e quelle impegnate nella promozione turistica di tre regioni per costruire un’offerta complementare al tracciato della Avellino-Rocchetta Sant’Antonio fino a Gioia del Colle. Questa è la “green experience” annunciata dall’associazione “La strada dei fiori” presieduta da Fernanda Ruggiero, che ambisce al recupero dal basso di un patrimonio storico, ambientale e naturalistico che costeggia l’intero tracciato del treno storico, costruendo una cultura della valorizzazione e della conoscenza. Per questa ragione, sono state convocate le associazioni e i Comuni delle Regioni Campania, Puglia e Basilicata attraversati dalla strada ferrata alla convention del terzo settore che si terrà il 16 ottobre ai laghi Monticchio, a Rionero in Vulture presso l’Hotel Borgo Villa Maria.
“Obiettivo della convention è quella di richiamare l’attenzione del capitale umano rispetto alla possibilità di creare una rete per un’offerta turistica cablata sui ‘binari verdi’, ma anche per spingere le istituzioni a rendere fruibile il treno da Rochetta Sant’Antonio fino a Gioia del Colle, e collegare i luoghi naturalistici di grande fascino che insistono nel polmone verde del Sud Italia” ha annunciato la vice console del Touring Club della Basilicata Fernanda Ruggiero. Dai laghi di Monticchio ai vigneti del Vulture, dalle cascate di San Fele ai boschi di Lioni, Montella e Montemarano, passando per i vigneti delle Docg di Tufo, Montefalcione, Lapio, Taurasi, e con navette ecologiche per i boschi e cascate di Calabritto, Senerchia, Monteverde e Rapone, fino a scoprire l’oasi di Conza della Campania, ed altri.
“Sarebbe interessante e ambizioso costruire un protocollo d’intesa fra tutte le realtà associative, che resta uno degli obiettivi della nostra attività, supportata dalla Fondazione per il Sud, con cui vorremmo collegare i territori, mettere in rete le eccellenze naturali ed enogastronomiche” continua. Il treno Avellino Rocchetta diventa una naturale cerniera dell’entroterra campano, lucano e pugliese, che stenta a comunicare. “Vogliamo costruire il distretto culturale del treno, che non si limita all’organizzazione di eventi, ma alla costruzione di un programma dettagliato, continuo e costante nel tempo: chi si occupa di turismo non può non sapere che per far crescere l’offerta turistica c’è bisogno di programmazione” sottolinea. “Mancano investimenti in mobilità e i servizi sono importanti se vogliamo creare le condizioni per una accoglienza strutturata, e puntare tutto sulle eccellenze verdi lungo la tratta ferroviaria. Senza contare che la ‘Green experience’ comporterebbe la nascita di posti di lavoro”.
La scelta dei Laghi di Monticchio a Rionero in Vulture non è stata causale. Qui un comitato di associazioni ha lavorato per riqualificare una parte dell’area lacustre, candidando il percorso “Natura avventura” ai ‘Luoghi del cuore- Fai’, e conquistando il sesto posto nella classifica nazionale. L’iniziativa nata dal basso di queste associazioni che si sono riunite in comitato offrono lo spunto a considerare di ampliare la rosa e proporre il metodo anche ad altre realtà. “Hanno capito che sono le persone che possono cambiare le cose, così è nata l’idea di ripulire l’area, di creare contatti e cavalcare l’onda ambientalista. Non c’è nessun sostegno politico, nè partitico, ma una espressione della volontà territoriale” conclude.
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