Così tornerà a vivere “Cripta” l’antica Grottaminarda. Lo si può apprendere dai plastici e i progetti in mostra fino alla fine di novembre nelle eleganti sale del Castello d’Aquino.  L’Amministrazione Comunale di Grottaminarda ricorda che «è ancora possibile visitare la suggestiva ed avveniristica mostra di progetti e plastici ‘Cripta’, ‘forma terrae/forma urbis – dentro le aree interne, visioni di futuro per Grottaminarda’, frutto della Convenzione: Studio di supporto tecnico-scientifico per la valorizzazione e rifunzionalizzazione del centro storico di Grottaminarda stipulata tra il Comune di Grottaminarda ed il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II». Inoltre, «presso la Biblioteca sempre all’interno del Castello è possibile consultare l’omonimo volume a cura della Professoressa Adelina Picone del DiARCH per approfondire quella che è la visione della ricerca, per rifunzionalizzare e riqualificare il borgo antico connettendolo al Macchio, polmone verde della cittadina, e quindi per comprendere quale potrebbe essere l’evoluzione futura di ‘Cripta’ l’antica Grottaminarda».

La mostra Cripta, la antica Grottaminarda, nelle sale del Castello d’Aquino

L’AMMINISTRAZIONE: «VALGONO LA PENA ANCHE UNA VISITA AL CASTELLO D’AQUINO E ALLA BIBLIOTECA». Con l’occasione l’Amministrazione invita il pubblico «ad una visita completa del Castello che fu di diverse famiglie feudatarie tra le quali i d’Aquino». Il complesso offre intatti «i suoi meravigliosi giardini pensili, immersi nel verde, dove è possibile vedere anche una Fornace di epoca romana, rinvenuta a Fontana del Re e ricollocata nel Castello proprio per renderla fruibile ai visitatori».

Castello d’Aquino Grottaminarda

L’Amministrazione raccomanda di dare un’occhiata anche alla Biblioteca Comunale “Osvaldo Sanini”, con i suoi circa 3700 volumi divisi per argomenti, enciclopedie tra cui la “Treccani” ed una interessante sezione dedicata agli autori locali e quindi alla storia locale. «Al patrimonio di libri e documenti è stato aggiunto di recente l’epistolario originale intercorso tra il poeta internato a Grottaminarda durante gli anni del fascismo, Osvaldo Sanini ed il medico nell’infermeria italiana del campo di concentramento di Hemer, Leopoldo Faretra, donato da Luigi Melucci, già insignito del “Premio Grottaminarda” in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Storie del mio paese” a riconoscimento dei suoi meriti storico-culturali».

Annessa alla Biblioteca c’è, infine, la sala Antiquarium “Filippo Buonopane” che, «con i suoi reperti, testimonia la presenza dell’uomo nella valle dell’Ufita sin dal Neolitico Antico-Medio, e cioè dal V Millennio a.C. fino all’epoca Romana». Spiccano, per la notevole fattura, «i vasi ceramici del periodo finale del Neolitico, asce frammentarie che rappresentano l’industria litica dell’età del rame, i pesi di telaio, un unguentario, un craterisco a figure rosse e una gamma di manufatti votivi che testimoniano l’età del Bronzo e del Ferro. Rappresentano l’epoca Romana, non solo numerose creazioni in ceramica, ma anche, frammenti marmorei e un ritratto maschile che probabilmente rappresenta la figura di Ottaviano Augusto. Di grande valore storico le circa 200 monete che vanno dal periodo Repubblicano Romano a quello Medievale».


ORARI E INFORMAZIONI. Il Castello e quindi il Museo Antiquarium e la Biblioteca sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,45 alle 13,30 ed il martedì e giovedì anche di pomeriggio dalle 16,00 alle 18,00. Su prenotazione è possibile la visita il sabato e la domenica. Tel. 0825 445211.


LEGGI ANCHE: 

Conte: «Alta velocità sfida per il nuovo Sud». Zecchino: Irpinia centro della futura Italia

Si apre il “cantiere Ufita”, Adelina Picone: Grottaminarda porta dell’Irpinia nel 2024

In un libro la visione dell’Ufita futura: «Così le grandi opere ridisegneranno Grottaminarda»

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI