Il governo Conte ha giurato. Paolo Gentiloni commissario Ue

Il nuovo esecutivo si è riunito a Palazzo Chigi per la cerimonia della Campanella e per adottare i primi provvedimenti, subentrando al precedente. Lunedì e martedì il dibattito sulla fiducia a Camera e Senato

È pronto il nuovo governo del premier Giuseppe Conte. Il Presidente incaricato è salito al Quirinale e ha sciolto la riserva, intrattenendosi a colloquio con il Capo dello Stato per circa un’ora. Conte ha accettato di formare il nuovo Governo e ha sottoposto al Presidente della Repubblica le proposte relative alla nomina dei Ministri, ai sensi dell’articolo 92 della Costituzione. Il Consiglio dei Ministri ha nominato sottosegretario alla presidenza il pentastellato Riccardo Fraccaro e ha designato Paolo Gentiloni nuovo Commissario Ue. Il nuovo Governo si compone di 21 ministri, 10 del MoVimento Cinquestelle, 9 del Partito Democratico, uno di Leu, cui si aggiunge l’ex prefetto di Milano Lamorgese, che arriva al Viminale: è il nuovo Ministro dell’Interno. All’Economia un esperto di area Pd, Roberto Gualtieri. Luigi Di Maio andrà agli Esteri, Dario Franceschini ai Beni Culturali e al Turismo. Alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, con Roberto Speranza di Leu alla Salute. La lista è scaturita da una lunga riunione di circa tre ore a Palazzo Chigi tra le delegazioni di M5s, Pd e Leu sul programma di governo, prima del confronto ristretto tra Democratici e M5s sull’assetto definitivo dell’Esecutivo, che avrà 21 ministri, sette dei quali affidati a donne.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Vincenzo Amendola, Ministro senza portafoglio, in occasione del giuramento
Paolo Gentiloni

Nel presentare l’intesa e la fumata bianca, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha annunciato che il «Governo è stato formato in base alle indicazioni della maggioranza parlamentare». Lunedì alla Camera il primo voto di fiducia, poi il giorno successivo toccherà al Senato. Da mercoledì il secondo governo Conte sarà nella pienezza dei poteri, esattamente un mese e due giorni dopo l’apertura della crisi da parte della Lega, che ora va all’opposizione, mentre Fratelli d’Italia annuncia una manifestazione di protesta per martedì, ribadendo la richiesta di elezioni anticipate.

La sala del Consiglio dei Ministri a Roma, all’interno di Palazzo Chigi

LA LISTA DEI MINISTRI. Ecco il nuovo governo Conte: Federico d’Incà – Rapporti con il Parlamento; Paola Pisano – Innovazione tecnologica e la digitalizzazioneFabiana Dadone – Pubblica amministrazione; Francesco Boccia – Affari regionali e le autonomie;
Giuseppe Provenzano – Sud; Vicenzo Spadafora – Politiche giovanili e sport; Elena Bonetti – Pari opportunità e la famiglia; Enzo Amendola – Affari Europei; Luigi Di Maio – Esteri; Luciana Lamorgese – Interno; Alfonso Bonafede – Giustizia; Lorenzo Guerini – Difesa; Roberto Gualtieri – Economia e Finanze; Stefano Patuanelli – Sviluppo economico; Teresa Bellanova – Politiche agricole alimentari e forestali; Sergio Costa – Ambiente; Paola De Micheli – Infrastrutture e trasporti; Nuncia Catalfo – Lavoro e politiche sociali; Lorenzo Fioramonti – Istruzione; Dario Franceschini – Beni culturali e turismo; Roberto Speranza – Salute

Luigi Di Maio

MARTEDÌ  LA CONSULTAZIONE INTERNA AL MOVIMENTO AVEVA STOPPATO IL PRESUNTO DISSENSO INTERNO. Dagli iscritti M5s è arrivato un plebiscitario sì al governo. Gli iscritti alla Piattaforma hanno detto sì con una larga maggioranza: il 79,3% dei sì, contro il 20,7% dei no. Si è trattato di un voto al di sopra della partecipazione abituale. Superati i 70mila voti, nonostante i problemi di accesso al blog delle Stelle. Dalle 9 alle 18 gli iscritti del Movimento sono stati chiamati a decidere se dare il via libera alla nuova fase della Legislatura oppure se aprire le porte al voto anticipato. Il Premier Giuseppe Conte era in attesa di comunicazioni da parte del Capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, che con una conferenza stampa ha illustrato la posizione del partito alla luce della consultazione interna, specificando che il voto impegna il Movimento anche sui temi. I votanti si sono espressi sulla base di una piattaforma programmatica in 26 punti. Tra le questioni inserite nel programma, il taglio delle tasse sul lavoro (cuneo fiscale), riforma della giustizia, una legge sul conflitto d’interessi, una più forte lotta all’evasione fiscale.


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