Carlo Iannace: il mondo dello spettacolo si mobilita per la prevenzione

THE POWER OF PINK. Intervista al consigliere regionale che annuncia una grande manifestazione estiva a San Nicola Baronia per la sensibilizzazione delle donne sui temi dei controlli medici. Nello stesso giorno il camper della salute che chiude il calendario di visite itineranti in Irpinia. Fissata la data per la camminata rosa ad Avellino il 15 settembre

“The Power of Pink” è lo spettacolo che andrà in scena sabato 27 luglio alle ore 20:30 nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro delle Arti di San Nicola Baronia, per presentare l’edizione 2019 della Camminata Rosa, prevista per domenica 15 Settembre. Si tratta di un evento promosso in concomitanza con l’ultima tappa del camper della salute dell’Asl, e che vedrà la partecipazione, fra gli altri, del Governatore campano Vincenzo De Luca. La manifestazione, dedicata al ricordo della volontaria Amos Franca De Leo, è stata patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di San Nicola Baronia, dell’Asl di Avellino, dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino e delle associazioni Amdos e Amos Irpine, Noi in Rosa, Oltre il Rosa la Forza della Vita, Pro Loco Atripaldese. Lo spettacolo teso alla sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno, avrà il contributo di diversi artisti che hanno aderito all’iniziativa, a partire dalla vincitrice di ‘The Voice of Italy 2019’, l’irpina Carmen Pierri; l’attore comico dal programma Rai Made in Sud Enzo Fischetti, l’attore cinematografico Gennaro Saveriano, la cantante Roberta Tondelli, la voce e la chitarra del dottor Giovanni De Chiara, i Sognatori – Friend Music Band composta dai ragazzi diversamente abili del centro Aprea di Atripalda, la Corale Polifonica Santa Maria Maggiore di Grottaminarda diretta da Sabrina Caprarella e accompagnata al pianoforte da Pina Molinario. Al grande evento sociale interverranno anche la presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio, l’assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania Chiara Marciani, il sindaco di San Nicola Baronia Giuseppe Moriello, la manager dell’Asl di Avellino Maria Morgante, Miriam Mazza dirigente del Laboratorio di Estetica Oncologica e gli oncologi del Moscati di Avellino. La sensibilizzazione intanto, ha inserito la prevenzione a pieno titolo nell’orizzonte culturale delle donne, non solo irpine. Facciamo il punto con il senologo della Breast Unit del Moscati di Avellino e consigliere regionale Carlo Iannace.

Dottore Iannace, dopo le 7mila presenze registrate lo scorso anno per la camminata rosa, e la straordinaria partecipazione dell’8 marzo a Lioni con la sciarpa rosa da guinness dei primati, si prepara ad annunciare l’evento in una forma insolita, quella dello spettacolo.

“Avremmo dovuto organizzare una conferenza stampa di presentazione, per annunciare la sesta edizione della Camminata Rosa prevista per domenica 15 settembre, ma confrontandomi con le volontarie delle associazioni abbiamo immaginato la formula dello spettacolo per dare maggiore rilievo all’iniziativa, e anche per ricordare Franca, una persona che non è più tra noi. La Camminata Rosa è una manifestazione che richiede un anno di lavoro che si fa sul territorio, e uno spettacolo teatrale in una cornice speciale come quella dell’anfiteatro di San Nicola, che ha incassato la collaborazione di tanti artisti, è un bel modo per fare sensibilizzazione”.

L’evento del 27 coincide con l’ultima tappa a San Nicola del camper della salute dell’Asl di Avellino “Mi voglio bene” con gli screening della mammella e della cervice uterina. Quindi le attività delle associazioni di volontariato e quelle del sistema sanitario convergono e corrono su binari dello stesso treno.

“Le attività convergono sullo stesso obiettivo: quello di fare prevenzione. L’ultima tappa del camper dell’Asl a San Nicola ci ha dato la possibilità di riflettere sulla possibilità di accendere i riflettori su un sito architettonico riqualificato, che merita di essere apprezzato e valorizzato, quindi anche portato alla ribalta di un pubblico più vasto”.

Continui.

“Inoltre intenzione delle associazioni è anche quello di ringraziare le tante volontarie che si sono adoperate nella lavorazione della sciarpa da Guinness, e di riconoscere loro l’impegno alla causa, e attraverso lo spettacolo allestito all’anfiteatro, di dare un contributo alla conoscenza del patrimonio di questa provincia”.

Lo spettacolo si concentrerà principalmente sulla prevenzione del tumore al seno e delle malattie oncologiche?

“Parlare di prevenzione attraverso uno spettacolo teatrale è sbalorditivo. Ma per questo ci affidiamo al conduttore tv Joy Saveriano, che avrà il compito di presentare la serata e il forte impatto emotivo, già costruito in occasione dell’8 marzo scorso, prima a bordo del treno rosa, e poi a Lioni con la presentazione della sciarpa. Amos e Amdos però lavorano ad altri progetti interessanti, che saranno presentati in occasione della manifestazione di sabato”.

Quali?

“Il primo riguarda ‘la cucina e l’oncologia’, ovvero una finestra utile per i malati oncologici sull’approccio al cibo e alla nutrizione in generale, con tanti consigli e supporto alle donne che si sottopongono a trattamenti chemioterapici; e il secondo riguarda ‘l’estetica in oncologia’: tutte le donne hanno il diritto di sentirsi belle e la cura estetica non deve mai essere trascurata. Le donne insomma non sono più sole”.

Abbattere la solitudine delle donne nella fase della malattia è stato da sempre il suo obiettivo, sia all’interno dell’associazione che in consiglio regionale. Quali risultati ha raggiunto?

“In Regione sono stati fatti tantissimi sforzi, e il risultato più importante che abbiamo incassato è stata la costruzione della rete oncologica, che è tutt’altra cosa rispetto alla semplice cura da parte dell’oncologo: si tratta invece della presa in carico del paziente in tutto l’iter della malattia e quindi della cura e prevede l’approccio di tante e variegate figure professionali. L’approccio è multidisciplinare e il paziente non ha un rapporto esclusivo soltanto con la struttura chirurgica”.

Per la prima volta il legislatore riconosce la necessità di prestazioni multidisciplinare nell’oncologia. Merito anche della sensibilizzazione dal basso?

“La politica ha acquisito la necessità di cambiare approccio ai bisogni del paziente, che sono tanti e abbracciano molteplici aspetti. Oggi i malati oncologici, grazie all’apertura della rete oncologica, non sono più considerati dei numeri, ma delle persone. In questo le associazioni sono determinanti, e nel tempo hanno assunto un ruolo complesso. Basti pensare che sono riuscite a fare ambulatorio laddove c’erano carenze”.

E cosa ha prodotto invece la sua campagna di sensibilizzazione sul territorio? La prevenzione è entrata nell’orizzonte culturale delle donne?

“Rispetto al passato oggi le donne arrivano negli studi medici con gli esami già eseguiti. C’è grande consapevolezza dei rischi che si corrono, ma c’è anche una maggiore predisposizione alla prevenzione come arma di difesa della malattia stessa. Sono piacevolmente sorpreso che la nostra madrina della Camminata Rosa 2019, Carmen Pierri di Montoro, a soli 16 anni ha accettato di buon grado di diventare paladina della campagna di sensibilizzazione”.

Autonomia. Differenziata. Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a Rapallo al panel sui temi dell’autonomia differenziata promosso dai Giovani Industriali

La Regione Campania è impegnata in prima linea nel dibattito sul regionalismo differenziato. Lo stesso Governatore De Luca ha avanzato la sua ‘proposta’ chiedendo l’inserimento della Campania al tavolo con la Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Lei cosa ne pensa?

“I diritto alla salute è un bene primario, e la possibilità di aprire ulteriori divari e possibilità di cura per i cittadini del Nord e del Sud Italia preannuncia scenari non condivisibili. Le differenze economiche del Mezzogiorno rispetto al resto del Paese mette a repentaglio questo principio, e l’uguaglianza sostanziale dei cittadini, che avrebbero servizi di serie A e di serie B. In questo modo soltanto chi avrà la possibilità economica non rinuncerà a curarsi”.

Come si spiega il fatto che l’elettorato del Sud si sia accanito in una battaglia contro i migranti fomentata dalla Lega di Salvini, e non si sia compattata sulla difesa dei diritti fondamentali?

“Le persone sono frastornate dalla continua propaganda, ma se mai dovesse passare il regionalismo differenziato, si accorgeranno ben presto del divario economico che si produrrà in tutti i servizi pubblici. Dalla scuola alla sanità e ai trasporti. Credo che il meccanismo che si vuole innescare debba essere spiegato ai cittadini, magari in maniera elementare e diretta”.

Lei cosa si aspetta?

“Io ritengo che di questo passo si distruggerà l’unità nazionale, e recrimino contro chi non guarda al futuro. Il consenso sui migranti ha distolto l’attenzione sui problemi veri del Paese. Se fosse realizzato il regionalismo differenziato aprirebbe nuovi scenari: scuole differenti con differenti offerte formative, minore capacità di cura e meno servizi nei trasporti pubblici. Tutto ricadrà sulla tassazione ai cittadini per garantire una base economica. Sostegno pienamente il Governatore De Luca nella scelta di candidare una proposta ‘campana’: la partecipazione a questo processo ha illuminato anche le altre regioni del Sud, che pure dovrebbero ribellarsi”.


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