Nuovo ponte di Parolise in costruzione. Così cambia l’Ofantina bis

Dopo lo stop prolungato imposto dalle modifiche progettuali, il cantiere è in piena attività. L'obiettivo dell'Anas è completare l'intervento prima delle piogge autunnali. Il viadotto è interdetto al traffico dal maggio 2018

Nuovo ponte di Parolise in costruzione, visibile solo per i piloni. Cambia forma l’Ofantina bis in uno dei suoi tratti più caratteristici ormai smantellato. Non esiste più la precedente viabilità, con il tornante stretto oltre lo svincolo per Parolise in direzione Avellino, con la inconfondibile “s”, che segnava la divisione tra l’Alta e la Bassa Irpinia. Le foto documentano lo stato dei lavori al momento. Si stanno completando i piloni che dovranno sostenere la nuova strada, completamente ripensata nell’assetto rispetto alla precedente. Il nuovo progetto non riproporrà alcuni tornanti stretti.

L’Anas sta accelerando, dopo il prolungato stop imposto prima dalla mancanza di fondi per il secondo lotto, poi dai problemi intercorsi con il Genio Civile. Il cantiere sta proseguendo secondo il cronoprogramma aggiornato nei mesi scorsi, come dimostrano gli scatti realizzati in queste ore. Il viadotto è stato chiuso dal 24 maggio 2018, doveva essere di nuovo percorribile entro 10 mesi, ovvero da febbraio 2019. La tabella aggiornata propone il taglio del nastro prima dell’inverno.

Uno dei piloni su cui poggerà il nuovo Ponte di Parolise, segmento della Ss7 Ofantina bis
Il tratto dove il nuovo Ponte di Parolise si ricongiungerà alla Ss7 Ofantina bis
Accanto al pilone in costruzione un mezzo dell’Anas. Si intravede il cantiere del nuovo Ponte di Parolise. Entro fine anno l’Ofantina bis ritroverà la continuità tra Bassa e Alta Irpinia

A causa del rimpallo di carte fra Anas e Genio Civile, lo scorso autunno il cantiere ha subito un congelamento, tanto da destare l’allarme degli amministratori locali, che convocati dal sindaco di Parolise Angelo Marallo, si erano riuniti in assemblea per fare pressione presso l’Anas, quanto presso la Prefettura di Avellino, chiedendo l’accelerazione dei lavori e la riduzione al minimo dei disagi alla viabilità.

Il pilone del Ponte di Parolise in costruzione,.parte della Ofantina bis Ss7

BARRIERE ANTI RUMORE. Nel dettaglio, le attività di cantiere previste sono finalizzate al risanamento strutturale di pile e spalle del viadotto, alla mitigazione del rischio ambientale mediante l’inserimento di pannelli fonoassorbenti lungo l’area urbanizzata, alla sostituzione delle travi in precompresso, che consentono di allungare i tempi degli interventi di manutenzione, nonché ad opere di miglioramento di viabilità comunali, prescritte dalle Amministrazioni locali. Non sono mancate in questi mesi, nemmeno proposte di miglioramento dell’opera complessiva, così come annunciato dall’architetto Michele Carluccio, espressione del consiglio dell’Ordine professionale di Avellino, che aveva avanzato al proposta di apportare migliorie all’opera pubblica e mitigare l’impatto visivo del viadotto che taglia in due i vigneti di Parolise e San Potito. Per consentire i lavori, l’amministrazione comunale aveva proceduto ad evacuare le abitazioni sottostanti il viadotto, previo accordo con i proprietari e gli inquilini degli abitati, garantendo soluzioni temporanee in vista dell’accelerazione dei lavori.

Lo stemma dell’Anas

ALTRI SEI MESI PER I PERCORSI ALTERNATIVI. La predisposizione dei percorsi alternativi indicati dal quartier generale della Prefettura di Avellino, di cui fanno parte la polizia stradale, i tecnici Anas, la polizia locale ed altri, è stata spesso al centro di non poche polemiche da parte degli automobilisti, ma anche degli autotrasportatori in transito dall’uscita del casello autostradale di Avellino est vero le aree industriali del cratere e dell’Alta Irpinia. La percorrenza del tracciato alternativo ha raddoppiato per diversi mesi i tempi di arrivo da parte dei pullman del trasporto pubblico locale. Si tratta di disagi che proseguiranno per altri sei mesi. Nell’ultima riunione in Prefettura la scorsa settimana sono stati sollecitati interventi per aumentare i controlli lungo le vie interne di San Potito e Parolise, oggi attraversate spesso a velocità sostenute.

Viadotto di Parolise, in tilt il percorso alternativo dell’Ofantina bis: semaforo e code

PAROLISE SNODO STORICO DELLA MODERNA APPIA ROMA BRINDISI, PUNTO DI INCONTRO TRA LA SS7 E LA VECCHIA OFANTINA. La Ss7 conosciuta nelle Aree interne come Ofantina bis, fa parte di uno dei collegamenti strategici e più antichi d’Italia, ricade nella strada statale 7 Via Appia (SS 7). Segue il percorso della via consolare romana chiamata Appia, che collega Roma a Brindisi. Parolise rappresenta lo snodo storico tra recente passato e presente della viabilità Appia in terra d’Irpinia. Dopo il terremoto del 1980 la Ofantina bis ha offerto una variante veloce alla Vecchia Ofantina, che dal 1990 è stata riclassificata Ss400. Grazie a viadotti e gallerie ha offerto alla Roma Brindisi Ss7 continuità e velocità, grazie a viadotti e gallerie, ma soprattutto ad un viadotto meno tortuoso, conducendo in Basilicata attraverso Nusco, introdotta da Cassano Irpino e Montella, giungendo a Lioni, evitando Sant’Angelo dei Lombardi, riconnessa con un collegamento esterno. Dopo Lioni recupera la vecchia Ofantina verso Teora e Sant’Andrea di Conza, entrando in Basilicata a Pescopagano, dove torna il tracciato tortuoso verso Castelgrande, Muro Lucano, Ruoti fino all’arrivo dell’Appia a Potenza.


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