Whirlpool e Novolegno rappresentano la dimostrazione dell’eutanasia (politica) in atto per l’industria irpina. L’amara conclusione scaturisce da una riflessione che il dirigente locale del Partito Democratico, Crecenzo Fabrizio, affida ad una nota con cui commenta l’esito insoddisfacente delle vertenze aperte. Di fronte all’allarme lanciato da sindacati e lavoratori, scrive Fabrizio, la politica guarda dall’altra parte. A partire dal caso Whirlpool, proseguendo con la Novolegno, critica il profilo di rappresentanti istituzionali che non sanno indicare soluzioni. Cita Francesco Todisco, punta l’indice contro l’Asi e il Sindaco di Avellino Gianluca Festa, ma soprattutto denuncia la resa del Movimento Cinque Stelle sua con i suoi rappresentanti locali che al Governo del Paese, dove «è ormai succube della Lega».


Se la politica risponde agli appelli solo elencando i problemi noti da cui parte il grido d’allarme…

di Crescenzo Fabrizio*

Ancora una volta sindacati e lavoratori – questa volta è toccato per le vertenze Novolegno e indotto Whirlpool – si sono trovati costretti a manifestare per richiamare l’attenzione di istituzioni ed opinione pubblica sul dramma-lavoro che sta travolgendo l’economia irpina.

Ancora una volta i rappresentanti politici hanno pensato – male – di rispondere all’appello facendo la fotografia dell’esistente, cioè elencando dati e situazioni che i dipendenti delle aziende in crisi o a rischio chiusura conoscono perfettamente.

Su questo limite bene farebbe la politica tutta  a riflettere.

In questo errore è caduto anche un politico giovane e intelligente come Francesco Todisco, delegato del Presidente della Regione alle aree interne; l’esponente di Articolo Uno, anzi, si è andato oltre respingendo qualsiasi ipotesi di riconversione di Whirlpool affermando, a ragione, che in tal modo si perderebbero posti di lavoro; lo stesso discorso vale per Novolegno. Ma anche questo è un dato noto. Occorrerebbe, invece, indicare un percorso, atteso che le soluzioni non si trovano e non si applicano con interviste, comunicati stampa o convegni. Da Todisco è lecito aspettarsi di più: ad esempio chiedere un urgente ricambio dei vertici dell’ASI, un ente che mai come nel caso delle crisi industriali di questi ultimi anni si è rivelato essere semplicemente un “carichificio” per politici di seconda e terza fila. Nulla dice, Todisco, sul fatto che il neosindaco di Avellino da lui appoggiato al ballottaggio in modo determinante, indichi proprio nel presidente dell’ASI un esempio di buona amministrazione.

Non ho remore a riconoscere che anche il mio partito, il PD, su ASI e futuro di Pianodardine non ha fatto quanto poteva e doveva, soprattutto nel corso delle campagne elettorali per le Europee e per il Comune di Avellino. Sarebbe auspicabile che il percorso congressuale si giocasse su temi decisivi come questi, anziché sulla conta delle tessere. Di più: sarebbe auspicabile che un nuovo centrosinistra, anche in vista delle Regionali dell’anno prossimo, nascesse proprio dal confronto sullo sviluppo possibile per la nostra provincia, senza i dogmatismi di Todisco, che si scontrano violentemente con la realtà, evidenziata dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia. Indicare un percorso, dunque, ben sapendo dell’inutilità e dannosità del ruolo dei parlamentari irpini di una forza di governo come il Movimento 5 stelle: il dato di realtà che dimostra la loro incapacità e connivenza è quello di un Gruppo Fantoni che investe 20 milioni di euro al nord e chiude ad Avellino. Dal M5S succube della Lega su tutto pur di non perdere le poltrone, nessuna iniziativa concreta ai fini di scongiurare uno squilibrio che è solo l’antipasto di quanto ci aspetta con l’autonomia differenziata. È questa la partita in gioco, dunque, con buona pace degli stucchevoli minuetti tra gli alleati improvvisati del ballottaggio ad Avellino.

(*): dirigente del Pd Pratola Serra


LEGGI ANCHE:

«La Whirlpool di Napoli non chiuderà, ma…». Indotto irpino alla finestra

Novolegno vende gli stabilimenti, Fantoni nomina un advisor

 

 

ARTICOLI CORRELATI