«Industria Italiana Autobus è ferma». Altieri: vertici Fim-Fiom-Uilm a Flumeri

«MANCA IL SOCIO OPERATIVO, IN ALTO MARE I LAVORI DI RIASSETTO E POTENZIAMENTO TECNOLOGICO, IL PROGETTO RISCHIA DI RIMANERE ALLE PREMESSE DI OTTO ANNI FA...». I Segretari provinciali di FIM FIOM e UILM annunciano per il primo luglio un’assemblea dei lavoratori IIA in Valle Ufita con la presenza dei Segretari nazionali Raffaele Apetino (Fim), Michele De Palma (Fiom) e Gianluca Ficco (Uilm). Obiettivo: una piattaforma programmatica unitaria

«Industria Italiana Autobus è ferma», scrive in una nota Gaetano Altieri, segretario provinciale della Uilm, annunciando la presenza a Flumeri dei vertici nazionali di Fim-Fiom-Uilm a Flumeri. Dalle ore 15 alle ore 17 del primo luglio parteciperanno ad un’assemblea con i lavoratori della Industria Italiana Autobus. Nell’area industriale di Valle Ufita i Segretari nazionali Raffaele Apetino (Fim), Michele De Palma (Fiom) e Gianluca Ficco (Uilm), si confronteranno con i rappresentanti istituzionali locali, regionali e nazionali eletti sul territorio irpino con l’obiettivo di definire una piattaforma unitaria in gradi di rilanciare la questione del polo industriale del trasporto su gomma.

Gaetano Altieri, della Uilm Avellino

«IL PROGRAMMA DI COSTRUZIONE DELLA INDUSTRIA DEI PULLMAN è DI FATTO FERMA AL 29 GENNAIO SCORSO». «Si auspica la presenza dei rappresentanti della politica per avere un ampio confronto,  chiarificatore ed urgente», scrive Altieri e «per esaminare insieme ai Segretari nazionali di FIM FIOM UILM le criticità della vertenza, che rischia dopo otto anni di ritornare al punto di partenza». La premessa di questa mobilitazione è la mancanza di passi in avanti nel percorso di costruzione della industria dei pullman. «Entro il mese di Luglio il governo avrebbe dovuto comunicare il nome del nuovo imprenditore, e sarebbero dovuti già iniziare  i lavori per la sistemazione del tetto e il montaggio della nuova linea di produzione», ricorda la Uilm. «Avremmo dovuto partecipare a tavoli di confronto in Regione per discutere di formazione e rotazione del personale e anche su questo siamo rimasti ai soli annunci». Quanto alle «linee guide presentate dall’ing. Bene», amministratore delegato della IIA, «sono rimaste al palo e si corre il rischio di arrivare alla fine dell’anno senza aver dato concretezza ai piani presentati alle organizzazioni sindacali presso il  Ministero nel febbraio scorso».

Industria Italiana Autobus al Ministero Lavoro a Roma. Al centro del tavolo l’ad di IIA, Antonio Bene (repertorio)

LE RASSICURAZIONI DEI DEPUTATI PENTASTELLATI NON BASTANO. In questo scenario, sottolinea Altieri, servono atti concreti, non bastano le belle parole. «Vorremmo dar credito alle rassicurazioni arrivate da parte di qualche deputato Irpino, ma purtroppo la situazione di stallo in cui versano sia lo stabilimento di Bologna che di Avellino, ci impone di riprendere in mano la vertenza non escludendo  la ripresa della mobilitazione». In definitiva, conclude il segretario provinciale della Uilm, «temiamo che il progetto di polo per la costruzione di autobus in Italia sia tornato a rischio e per questo stimoliamo tutte le parti  a fare fronte comune per ridare una speranza concreta ai lavoratori che da otto lunghi anni aspettano una soluzione definitiva».


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