Frongillo: sconfitto per il dissesto che salverà Montemiletto

Il candidato sindaco sconfitto rompe il silenzio a due settimane dal voto e riconferma il suo impegno per il rinnovamento e le riforme nella cittadina che ha amministrato fino al 25 maggio. E sul dissesto ribadisce: non c'era un'altra strada

Agostino Frongillo

Agostino Frongillo, candidato Sindaco alle scorse elezioni amministrative a Montemiletto, rompe il silenzio a due settimane dal voto e riconferma il suo impegno per il rinnovamento e le riforme nella cittadina che ha amministrato fino al 25 maggio. «Liberamente ci sarà per Montemiletto e io ci sarò per Liberamente» è l’impegno che assume con i suoi concittadini concludendo la lettera aperta con cui spiega le sue ragioni, ma soprattutto getta luce sul suo stato d’animo, dopo la delusione per la mancata rielezione. La scelta del dissesto, impopolare e certo non gradita alla cittadina, era l’unico modo per evitare l’assalto alle casse comunali da parte dei creditori, spiega Frongillo. Non la rinnega nemmeno avendo raccolto il frutto più amaro di quella decisione, la sconfitta alle urne. Ma come spiega, nonostante «gli sforzi fatti per scongiurare scelte politiche impopolari», si legge testualmente, «alla fine si sono rivelate necessarie». Di seguito il testo della lettera aperta indirizzata da Agostino Frongillo alla cittadinanza.


Continuo dai banchi dell’Opposizione la battaglia per il rinnovamento e le riforme a Montemiletto

di Agostino Frongillo*

Montemiletto Porta del Centro storico restaurata

All’indomani del 26 maggio ho scelto il silenzio e di non commentare il risultato elettorale. Questa scelta è nata sia dall’amarezza per aver non vinto sia per il rispetto di una comunità che, seppur divisa, aveva voglia di festeggiare un corso politico amministrativo che non riguardava me e la compagine di Liberamente. In questi giorni, tuttavia, anche per la professione che svolgo, ho continuato a occuparmi della mia comunità, ad ascoltarla,  a sentire su di me il peso delle loro paure e, come ho sempre fatto,  ho provato a dare speranza.

È qui che, a mio avviso, si è giocata la partita elettorale. Ho chiesto la fiducia agli elettori sulla base degli sforzi fatti per scongiurare scelte politiche impopolari, ma che alla fine si sono rivelate necessarie. Il dissesto finanziario ne è la rappresentazione più emblematica. Non siamo riusciti a rendere comprensibile un messaggio come quello della chiarezza, del rispetto, un messaggio scevro da ogni compromesso, un messaggio di un pensiero libero che aprisse le menti. Ha vinto la promessa elettorale, la polemica, un modello politico di messaggi che parlano più alla pancia che alle menti delle persone. Il mio silenzio era un atto dovuto, una scelta consapevole anche per meditare sul futuro, sul rapporto che un Sindaco sconfitto ha con la sua comunità. Ebbene, posso dire che non c’è rabbia né rancore. Quei sentimenti negativi che pensavo potessero pervadermi dopo anni di vessazioni, di offese, di ingiurie si sono  dissolti con l’esito elettorale, facendomi apprezzare il sincero rapporto con la gente che ho incontrato in questi anni da un lato, svelandomi la natura meschina e l’ipocrisia di altri dall’altro.

Il simbolo di Montemiletto, lo splendido Castello della Leonessa

Oggi sento il dovere di parlare per me stesso e per tutti coloro i quali hanno sostenuto me e la mia squadra. A quest’ultima dico grazie per quello che avete fatto, siete stati eccezionali anche perché una squadra rinnovata per l’ottanta per cento rispetto a cinque anni fa si è fatta carico di un progetto politico, testimoniando che le idee vengono prima delle persone, prima dell’individualismo. Scelgo di parlare adesso perché ogni analisi che si rispetti merita una sintesi e quella sintesi ripercorre tutte le fasi di un processo lungo dieci anni, dal 2009, dalla nascita dell’idea di Liberamente, passando per la sconfitta di quella prima  esperienza, attraversando un lustro, per consegnarmi nel 2014 la fascia di Sindaco. L’emozione di quei giorni presto si è dovuta misurare con la concretezza dei problemi che l’Ente aveva. Non era solo la questione debitoria, formalmente strutturata viste le numerose procedure esecutive, ma questioni complicate come la municipalizzata Mo.Se. e il chiaroscuro su cui era stata costruita la più grossa  cambiale per la comunità di Montemiletto. La continua mancanza di liquidità e una macchina amministrativa stanca e costretta a lavorare come se stesse sempre in emergenza ha generato tensioni nella struttura, riverberate poi nel rapporto con gli utenti.

Non sono serviti a mitigare questi infausti effetti tutti i finanziamenti sulla cultura, sulle infrastrutture, sul sociale, sulla scuola, intercettate risorse straordinarie che sono finite comunque per compensare quelle ordinarie mancanti per via delle continue aggressioni dei creditori alle casse comunali. Il dissesto ha bloccato le azioni esecutive dei creditori e consentirà a chi amministra di poter gestire l’ordinario con molta tranquillità. La pena per aver provato a superare queste criticità è stata la sconfitta elettorale della quale me ne faccio carico, per non aver compreso fino in fondo il malessere, la protesta di quella parte sana della comunità che chiedeva solo di essere informata, sommate agli interessi amorali di alcuni, ha determinato il risultato elettorale che conosciamo.

Io non potrò se non essere presente per tutti coloro che nel 2009 scelsero Liberamente, per coloro che hanno scelto, legittimamente, di guardare altrove ritenendo che il progetto politico di Liberamente avesse deragliato. Il mio impegno è di riconsegnare alla comunità di Montemiletto l’orgoglio per affrontare le paure con la battaglia politica, di fare della partecipazione l’arma per combattere la mistificazione della realtà virtuale oggi campo preferito di  comunicazione per miseri millantatori. Il nostro obiettivo è quello di creare punti di riferimento sociale che da troppo tempo mancano nella nostra comunità. Mancano perché neanche le classi dirigenti sono all’altezza di questo compito: la politica localmente ha regalato strali di sufficienza, ha generato analfabeti istituzionali la cui fortuna è costruita sulle congiunture favorevoli ma che di sostanza hanno solo l’ambiguità. Contro questa ambiguità combatteremo opponendo coerenza.

Liberamente ci sarà per Montemiletto e io ci sarò per Liberamente!”

(*): Agostino Frongillo è stato sindaco di Montemiletto per un mandato scaduto il 25 maggio 2019. Si è ricandidato alle elezioni del 26 maggio scorso


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