I due volti della SSV Lioni Grottaminarda: il tratto già realizzato finisce nel cantiere vuoto, nei pressi di Grottaminarda, dove la arteria è già a buon punto

La SSV Lioni Grottaminarda ormai è sotto la responsabilità della Regione Campania. Il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato il decreto “Sblocca Cantieri”, che contiene le norme che stabiliscano le modalità del trasferimento delle competenze in capo alla struttura commissariale fino al 31 dicembre 2018. Prevista per oggi la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto-legge recante “disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali”. Lo stralcio dei commi relativi all’opera in cantiere in Irpinia conferma le anticipazioni dei giorni scorsi e, pur sottoposta alla vigilanza di due ministeri, Infrastrutture e Trasporti in primo luogo, Sviluppo Economico a seguire, consegna tutti gli oneri alla amministrazione regionale, che eredita con il plafond finanziario già disponibile, gli obblighi passati, presenti e futuri, nel senso che dovrà farsi carico anche degli aspetti legali e del contenzioso che è stato già anticipato da imprese e lavoratori rimasti fermi dal primo gennaio scorso.

Luca Cascone, Presidente della Quarta Commissione regionale ai Trasporti accanto al Governatore Vincenzo De Luca in occasione della conferenza stampa sugli investimenti della Campania nel sistema di trasporto pubblico regionale

I CONTENUTI DEL DECRETO. «La Regione Campania provvede al completamento delle attività relative al “Collegamento A3 (Contursi) – SS 7var (Lioni) – A16 (Grottaminarda) – A14 (Termoli)» per quello che attiene alla «tratta campana», cioé la Strada a Scorrimento Veloce Lioni Grottaminarda, subentrando nei rapporti attivi e passivi in essere», si legge al comma 9 dell’articolo 4 nel testo del decreto prossimo ad essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. «La Regione Campania è autorizzata alla liquidazione delle somme spettanti alle imprese esecutrici, utilizzando risorse finanziarie nella propria disponibilità, comunque destinate al completamento del citato collegamento e provvede alle occorrenti attività di esproprio funzionali alla realizzazione dell’intervento». Per fronteggiare eventuali contenziosi la Regione può fare riferimento all’Avvocatura dello Stato, attivando una precisa convenzione. Il comma 10 disciplina le responsabilità in capo al Governo. «Con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, si provvede alla costituzione di apposito Comitato di Vigilanza per l’attuazione degli interventi di completamento della Strada a scorrimento veloce “Lioni Grottaminarda”, anche ai fini dei lotti funzionali alla realizzazione dell’opera», si legge. Quanto ai finanziamenti, fermo restando quanto già detto, le risorse esistenti e la normativa di riferimento della struttura commissariale passano integralmente in capo alla amministrazione delegata, cioé alla Regione Campania. In altre parole, la Campania godrà dei vantaggi fiscali e delle prerogative contemplate nelle «disposizioni di cui all’articolo 74, comma 2, del testo unico delle leggi per gli interventi nei territori della Campania, Basilicata, Puglia e Calabria colpiti dagli eventi sismici del novembre del 1980, del febbraio del 1981 e del marzo del 1982, di cui al decreto legislativo 30 marzo 1990, n. 76».

L’ARTICOLO 4 DEL DECRETO SBLOCCA CANTIERI: I COMMI DA 9 A 12 | Passaggio della Lioni Grottaminarda alla Regione Campania | Scarica il pdf. Sotto lo stralcio dei commi relativi alla SSV Lioni Grottaminarda è consultabile on line oppure scaricabile.



Il segretario della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna

“CI VOGLIONO DUE MESI PER FAR RIPARTIRE I LAVORI”. “Ci vorranno almeno due mesi per far ripartire i lavori”. Così l’imprenditore Salvatore Castellano, che ha riferito quanto emerso nel vertice convocato ad hoc sull’edilizia a Napoli dalla Regione Campania, nell’incontro con le parti sociali per fare il punto sull’andamento di uno dei comparti produttivi al momento più penalizzati. L’annuncio arriva dal Presidente della Commissione regionale Viabilità e Trasporti Luca Cascone, che ha confermato l’attesa per la pubblicazione del Decreto Sblocca Cantieri sulla Gazzetta Ufficiale, preannunciando alle parti sociali che i cantieri della Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda non potranno ripartire prima di otto settimane, ovvero il lasso di tempo previsto per consentire alla nuova cabina di regia di recepire i faldoni e tutta la documentazione, e dare il tempo alla struttura di riavviare il suo lavoro. “Aumenta il valore del danno prodotto per ogni giorno che passa, e sappiamo bene di dover considerare i tempi tecnici per il trasferimento da una struttura all’altra dei faldoni e delle carte; non sarà semplice e ci vorrà del tempo” continua Melchionna. “In pressing sulla Regione in questo momento ci sono anzitutto le imprese sub appaltatrici e i fornitori, che devono necessariamente rientrare dal grave disavanzo che il blocco dei pagamenti ha causato” continua. “Il sindacato è dalla parte dei lavoratori: le 200 maestranze che sono state licenziate devono essere riassorbite. Chiediamo una convocazione ad horas in Regione, con le imprese e le parti sociali e chiediamo delle garanzie politiche sulla riassunzione in toto” conclude.

L’imprenditore Salvatore Castellano

LE IMPRESE CHIEDONO LO SBLOCCO DEI PAGAMENTI ARRETRATI DA OLTRE TRE MESI. “Ora ci attendiamo che la Regione ci risolva tutti i problemi” commenta Salvatore Castellano, a capo della Castellano Costruzioni Spa di Sant’Angelo dei Lombardi, e sub appaltatore della Saf 3. “Ci aspettiamo una ripresa imminente dei lavori, e magari anche sotto la guida dell’ex commissario Filippo D’Ambrosio, con cui ci siamo interfacciati per anni”. “L’alta vigilanza” citata nel decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico e del Ministero per le Infrastrutture non vengono percepite come un aggravio burocratico, ma la garanzia di trasparenza e collaborazione fra tutti i livelli istituzionali. “L’opera è strategica per le politiche di sviluppo del territorio, ma consente soprattutto a noi imprese di avere una boccata d’ossigeno e consentire alle maestranze di portare a casa uno stipendio” continua Castellano. Dopo quattro mesi di fermo dei lavori, si attendono le indicazioni dalla cabina di regia regionale.

Il Commissario di Governo per la realizzazione dell’Asse a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, Filippo D’Ambrosio all’apertura dei cantieri nel settembre 2015

L’EX COMMISSARIO FILIPPO D’AMBROSIO FA GLI AUGURI ALLA REGIONE: “SALVI L’OPERA, MA SENZA DI ME”.  “Leggo dai giornali dell’ipotesi di una mia nomina alla guida della cabina di regia regionale per guidare i lavori della Lioni Grottaminarda: ma non sono una persona, sono una struttura che – in caso di pubblicazione del decreto – passerebbe alla Regione. Un mio coinvolgimento sarebbe paradossale”, ha affermato nei giorni scorsi l’ex commissario Filippo D’Ambrosio nell’intervista raccolta da Nuova Irpinia.  “Seguo con interesse l’evolversi della vicenda, ma trovo incomprensibile che chi è stato rimosso dallo Stato venga poi reintegrato da qualcun altro. Non credo che funzionerebbe mai l’ipotesi di questo tipo, anche perchè non sono solo e non sono stato solo a svolgere questo lavoro, ma avevo una struttura consolidata con me, che poi è stata la cifra del successo, e della celerità dell’opera” continua. “In questi anni ho saputo creare un gruppo di funzionari pubblici, ridotto, che si è dedicato in maniera totale all’opera strategica”.

La targa all’ingresso del palazzo che ospita la Giunta Regionale della Campania, nella suggestiva zona napoletana di Santa Lucia

SI PREPARA LO SBLOCCO DEI 70 MILIONI NECESSARI AL COMPLETAMENTO. Parallelamente, l’amministrazione regionale dovrà rendere disponibili i 70 milioni di euro necessari a sbloccare anche l’ultimo appalto non ancora bandito, a completamento dell’intera opera. E quest’ultima circostanza è forse la sola nota positiva di questa per molti versi paradossale vicenda. A fronte dei ritardi che si sono accumulati nell’avanzamento dei lotti già in esecuzione, si potrà anticipare di mesi quello conclusivo, permettendo quella accelerazione sufficiente a riassorbire nel cronoprogramma generale i mesi persi per il vuoto di responsabilità ai vertici della stazione appaltante.

COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE TRA GOVERNI NAZIONALE E REGIONALE. La formula della delega alla Regione Campania, sollecitata con forza dal Governatore Vincenzo De Luca, consentirà al Ministero un controllo rigoroso dell’andamento dei cantieri attraverso la Regione Campania, ma senza l’onere di ripensare una stazione appaltante che oggi richiederebbe molti mesi per poter essere riorganizzata.La Campania, dal canto suo, già impegnata per circa due terzi sul piano finanziario, possiede gli strumenti conoscitivi per sbloccare i cantieri, valutando un raffidamento del timone allo stesso ex commissario Filippo D’Ambrosio, attraverso il quale potrebbe riallestire l’intera struttura commissariale. La soluzione trovata risponde alle esigenze di entrambe le parti. Nel caso del Mit, l’obiettivo del Ministro Danilo Toninelli era evitare di proseguire con il commissariamento, in luogo di un passaggio delle competenze allo Stato, in questo caso attraverso le articolazioni regionali. Per la Campania si tratta di poter assumere il controllo dei tempi e delle modalità operative di gestione richieste espressamente in forza degli ingenti investimenti già profusi, circa due terzi dell’intero progetto. L’opera  impegna risorse per complessivi 430 milioni di euro, circa 200 dei quali spesi e 70 in arrivo con uno stanziamento ad hoc.

Uno dei ponti già realizzati e collaudati lungo la SSV LIoni Grottaminartda. Lo scatto si riferisce ad un viadotto completato nel territorio di Grottaminarda

LA LIONI GROTTAMINARDA SI È FERMATA ALLE PORTE DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI. Le imprese avevano iniziato le procedure di sospensione dei lavori quando alle porte di Sant’Angelo dei Lombardi l’area già recintata del cantiere annunciava l’avanzamento dei lavori nel tratto cruciale, quello dell’approdo nel cuore dell’Alta Irpinia, a pochi chilometri da Lioni e dall’innesto sulla viabilità di raccordo per Contursi. Qui avrebbe dovuto aprirsi all’inizio di quest’anno il nuovo cantiere, che invece resta soltanto perimetrato dalle reti protettive.

LA CONNESSIONE TRA L’AREA INDUSTRIALE DELL’EX CRATERE (OGGI NEL PROGETTO PILOTA CON 25 COMUNI AGGREGATI) E L’ALTA CAPACITÀ  APOLI BARI A GROTTAMINARDA: IN GIOCO LA STAZIONE LOGISTICA. Per Avellino e la sua provincia la Lioni Grottaminarda rappresenta un fattore fondamentale di sviluppo anche per i benefici che potrà portare al territorio indirettamente. Il collegamento da Lioni, cuore del sistema di otto aree industriali realizzate nell’ex Cratere dopo il 1981, l’arteria consente un corridoio fondamentale per portare alla futura piattaforma logistica connessa alla stazione ferroviaria sulla linea dell’Alta capacità Napoli-Bari merci e materie prime o semilavorate e viceversa. Anche se apertamente non viene discussa la questione, le parole pronunciate da Costantino Boffa, Consigliere per le opere extraferroviarie collegate all’Alta capacità in Campania sono chiarissime. «C’è una grande opportunità per le aree interne. La linea ad Alta capacità Napoli-Bari, che è parte integrante del Corridoio europeo Ten-T Scandinavo-Mediterraneo, che collega Helsinki a Malta, passando per il Centro Europa e lungo la dorsale ferroviaria italiana Alta Velocità/Alta-Capacità Torino – Salerno, con la stazione prevista in Valle Ufita consente alle aziende e agli insediamenti industriali del territorio di agganciarsi ad una rete di scambi commerciali e di comunicazione internazionale di grandi proporzioni, in una zona in cui gravitano due aree Zes -Zone economiche speciali irpine (Valle Ufita e più distante il Calaggio) ed una sannita», ha premesso in una intervista a Nuova Irpinia.


La nota del Governo

DECRETO SBLOCCA CANTIERI

Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ha approvato in seconda deliberazione un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.

Il testo semplifica le procedure di gara e di aggiudicazione degli appalti, tenendo conto anche dei risultati della consultazione pubblica indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tra le principali novità vi sono l’istituzione di un regolamento unico all’interno del quale verranno riuniti una serie di provvedimenti attuativi del Codice dei contratti; la riduzione degli oneri informativi a carico delle amministrazioni; la possibilità di affidare gli interventi di manutenzione sulla base del progetto definitivo; la semplificazione e la velocizzazione delle procedure di aggiudicazione per appalti di importo inferiore alle soglie previste a livello comunitario, con la reintroduzione della preferenza del criterio del minor prezzo e l’eliminazione dell’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori; la possibilità, per le stazioni appaltanti, in caso di indisponibilità di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente; lo sblocco della realizzazione di alcune opere pubbliche ritenute strategiche, prevedendo la nomina di commissari straordinari o l’esercizio di poteri sostitutivi.

Si introducono poi specifiche norme relative all’erogazione degli indennizzi a cittadini e imprese che stiano subendo disagi a causa del cantiere per la ricostruzione dell’ex ponte Morandi a Genova, nonché per le zone simiche.

Infine, il decreto semplifica la disciplina degli interventi nelle zone colpite da eventi sismici, con l’introduzione di un regime autorizzatorio differenziato a seconda che si tratti di interventi considerati “rilevanti”, di “minore rilevanza” o “privi di rilevanza” e prevede ulteriori disposizioni urgenti per il potenziamento del Sistema Nazionale della Protezione Civile, attraverso servizi di allarme pubblico volti alla prevenzione delle calamità e alla tutela della vita umana.


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