A Bisaccia il Gal Irpinia affronta il tema del ‘Distretto Rurale per lo Sviluppo delle Aree Interne’. Il confronto si svilupperà sulla prospettiva del distretto rurale e della necessità di costruire una filiera istituzionale che parta dal territorio e arrivi in Europa.

«È questa la premessa metodologica e di contenuto scelta dal GAL Irpinia per il confronto che si terrà domani, mercoledì 17 aprile, con inizio alle ore 17.30 presso il Castello Ducale di Bisaccia», si legge in una nota. «Un Distretto Rurale per lo Sviluppo delle Aree Interne, il modello GAL Irpinia. Le opportunità del Piano di Sviluppo Locale e le proposte Europee e Regionali», è il tema dell’appuntamento che intende essere l’occasione di confronto su tematiche di grande rilievo sul terreno dello sviluppo e della crescita territoriale.

Nicola Giordano

Dopo i saluti di Marcello Arminio, Sindaco di Bisaccia, e di Francesco Tartaglia, Assessore alle attività produttive del Comune di Bisaccia, introdurrà i lavori Giovanni Maria Chieffo, Presidente del GAL Irpinia. Interverranno Nicola Giordano, Responsabile del settore di coordinamento del Gal Irpinia, Mario Grasso, Direttore della Confederazione Italiana Agricoltori Campania, Salvatore Loffreda, Direttore Coldiretti Campania, e Filippo Diasco, Direttore Generale Politiche Agricole Regione Campania. Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Petracca, Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania e ad Andrea Cozzolino, Europarlamentare Vicepresidente Commissione per lo Sviluppo Regionale.

Convegno Gal Irpinia – Grottaminarda 16 dicembre 2018. Da sinistra Virginia Pascucci, Vanni chieffo, Maurizio Petracca, Franco Alfieri, Salvatore Loffreda
L’europarlamentare Pd Andrea Cozzolino

«L’area su cui agiamo – dichiara il presidente del Gal Irpinia, Giovanni Maria Chieffo – è caratterizzata da un’identità storica e culturale molto forte e anche da una evidente omogeneità. È questo un nostro punto di forza. La ruralità diventa un catalizzatore perciò che ci consente di mettere a sistema tutte le emergenze che insistono sul territorio e di massimizzare così le strategie di sviluppo attuate. La nostra idea è di tenere insieme la produzione del territorio che è molto diversificata e che va dall’ortofrutticolo al cerealicolo, da lattiero-caseario e ovviamente al vitivinicolo, di utilizzare questa ricchezza con un approccio che ci è molto noto, quello della multifunzionalità. Con la costituzione del distretto rurale immagino, perciò, amministratori ed imprenditori avviare forme di sinergia, immagino un patto, un’area vasta del rurale per dare risposte che possano essere importanti, finalmente esaustive».


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