Aprire un’impresa con 40 mila euro a fondo perduto, il Gal Irpinia lancia le call

Dal prossimo 18 aprile e fino al 18 giugno sarà possibile candidare l'idea progetto sul turismo, valorizzazione dei prodotti tipici e attività culturali agli uffici del Gal di Grottaminarda, che stileranno la graduatoria in base ad una griglia di punteggio da assegnare. Saranno finanziati progetti fino ad esaurimento del fondo di dotazione

Aprire un’impresa dedita ad attività extra agricole con agevolazioni e finanziamenti fino a 40 mila euro a fondo perduto. Chiunque può presentare un progetto e candidarlo agli uffici del Gal Irpinia di Grottaminarda, che dal prossimo 18 aprile e fino al 18 giugno, aprirà il bando per la presentazione delle domande di sostegno. “Nessun limite di età, nè particolari requisiti: chiunque può accedere al finanziamento ed entrare in graduatoria” annuncia Renato Borriello, responsabile tecnico della struttura.

Alla vigilia dell’apertura del bando intanto, già preannunciato nelle settimane precedenti, gli uffici della struttura di Grottaminarda sono stati presi d’assalto. I progetti che saranno candidati saranno esaminati sulla scorta dell’assegnazione di un punteggio e sarà stilata la graduatoria. Saranno finanziati i progetti fino ad esaurimento fondi.

Lo scopo principale della presente tipologia d’intervento è favorire la creazione di posti di lavoro ed il mantenimento del tessuto sociale nell’area GAL potenzialmente soggetta ad abbandono al fine di implementare l’occupazione in particolare di quella giovanile e femminile nei borghi rurali soprattutto nei comparti connessi alle attività turistiche, alla fruizione delle risorse ambientali e culturali ed alla valorizzazione delle produzioni tipiche e tradizionali.

Come ha chiarito il responsabile tecnico Borriello, “il richiedente che vuole intraprendere un’attività deve dimostrare di non avere già svolto quella stessa attività nei 10 anni precedenti” e che il richiedente può essere già titolare di un’impresa, e presentare richiesta di finanziamento per una ulteriore attività, purchè abbia un Codice Ateco differente.

La misura si attua su tutto il territorio del Gal Irpinia, ovvero nei comuni di: Andretta, Aquilonia, Ariano Irpino, Bisaccia, Bonito, Cairano, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottaminarda, Guardia Lombardi, Lacedonia, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Monteverde, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno, Taurasi, Torre Le Nocelle, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Zungoli.

“L’istruttoria viene seguita dal Gal, mentre la domanda si inoltra alla Regione Campania, e le erogazioni vengono effettuate da Igea, che è l’ente erogatore dei fondi ai beneficiari” puntualizza Borriello. “La documentazione è già disponibile sul nostro portale, e alla vigilia dell’apertura dei bandi riscontriamo un notevole interesse sul territorio. La maggior parte delle richieste di informazioni che ci sono pervenute sono orientate ad attività di promozione culturale, e valorizzazione di produzioni tipiche locali, come le Igp, le Dop e le Pat. Molti altri invece sono orientati sulla digitalizzazione, e altri a valutare le possibilità di aprire attività di tipo ricettivo extra alberghiero” continua.

L’obbligo della residenza vale soltanto per la sede fisica e legale dell’attività, ma possono concorrere al bando tutti i cittadini di ogni angolo della provincia che manifestino di voler aprire una micro impresa in uno dei comuni elencati sopra. Tutte le domande di sostegno devono candidare l’avviamento di un’attività extra agricola e che realizzano un Piano di Sviluppo Aziendale.

ALTRO BANDO PER I PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI. Tutt’altro orientamento ha invece il bando dedicato alla realizzazione di Progetti Operativi di Innovazione (POI) rispondenti a problematiche specifiche, individuate dagli operatori dei settori agricoli, alimentari, forestali e dei territori rurali. “La misura finanzia i partenariati pubblico- privati, dove il pubblico – solitamente- è anche ente di ricerca” spiega il responsabile tecnico. “Trattandosi di un bando rivolto all’innovazione, l’obiettivo è di creare un supporto alle aziende agricole che candideranno il progetto insieme agli enti di ricerca e ai soggetti funzionali” continua.

I prodotti che possono essere interessati dal processo di innovazione rientrano in un elenco allegato al trattato di funzionamento dell’Unione Europea. “Si tratta di una misura molto impegnativa perchè deve coinvolgere progetti e categorie, consulenti e specialisti. Il contributo a fondo perduto va da un minimo di 100 mila euro a un massimo di 200 mila euro” conclude.


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