Ancora nulla di deciso nei Cinque Stelle per le amministrative di Avellino. I due contendenti l’ex vicesindaco Ferdinando Picariello, vicino al sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, e la presidente del Meet Up “Gli amici di Beppe Grillo”, Tiziana Guidi, che ha catalizzato il dissenso interno, promotori delle liste registrate sulla piattaforma digitale Rousseau, attendono la decisione del vertice nazionale.

Ferdinando Picariello, ex vicesindaco di Avellino accanto a Vincenzo Ciampi

Casaleggio e Di Maio dovranno scegliere tra le due compagini ed affidare il simbolo ed il compito di rappresentare il Movimento. E’, quindi, un momento delicato non solo per la partecipazione alla competizione elettorale per Piazza del Popolo, ma anche per la definizione degli equilibri interni.

Da Roma potrebbero anche optare per una soluzione di mediazione, chiedendo ai due gruppi di costruire un’unica lista, tentando di superare le tensioni e le distanze che si sono determinate, soltanto in parte ammesse, e che però sino a questo momento non sono state stemperate.

Una situazione che si è creata sin dalla vigilia delle scorse comunali e si è consolidata

Tiziana Guidi, esponente del MeetUp Avellino, già candidata sindaco per il Movimento Cinque Stelle nel 2013

soprattutto durante l’esperienza dell’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Ciampi, con le scelte di continua rottura politica ed istituzionale e le provocazioni lanciate (ad esempio, le vele contro gli avversari politici che in aula avevano chiesto conto delle procedure amministrative per il Ferragosto, votando contro il provvedimento della giunta), che non hanno aiutato il primo cittadino a svolgere il proprio ruolo, né l’ente a gestire le scadenze. Scelte che sarebbero maturate all’esterno dell’amministrazione, nell’entourage del sottosegretario Sibilia, e non condivise da diversi esponenti Cinque Stelle, che oggi si ritrovano nel Meet Up.

Ma anche tra i parlamentari si sono segnate nette differenze, in termini di metodo e di obiettivi, che hanno quindi messo in discussione la leadership di Sibilia e il forzoso unanimismo della formazione.

Dopo che tra i grillini si sono consumati già diversi strappi, anche a causa di altre ragioni, adesso si vive un passaggio molto delicato.

Bocche cucite, dunque, dei diretti interessati che attendono di sapere come andrà a finire.

La decisione dovrà però essere assunta nel giro di qualche giornata, anche perché il tempo a disposizione è sempre più ridotto. Dopo il via libera ad una delle due potenziali liste, bisognerà attivarsi per la raccolta delle firme ed eventualmente per definire le ultime candidature.

Nel caso in cui dal nazionale sollecitassero una mediazione tra i gruppi, invece, non sarebbe facile riaprire il dialogo e trovare una sintesi, anche se non mancherebbe la disponibilità da parte dei contendenti a provarci.

Per gli stessi vertici del movimento, comunque, non si tratta di una scelta semplice, anche perché da questa dipende la tenuta dell’organizzazione locale.

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