Si delinea una sfida bipolare quella che tra poche settimane ad Avellino e nelle città dell’Irpinia deciderà 46 nuovi sindaci.

Sono ore e giorni decisivi ad Avellino per la formazione degli schieramenti che si fronteggeranno nella sfida elettorale del 26 maggio, con appuntamenti più o meno ufficiali in calendario.

Il segretario regionale del Partito Democratico, Leo Annunziata

Nel Centrosinistra il segretario regionale del Pd Leo Annunziata sta riordinando il campo più velocemente del previsto. Il suo briefing in via Tagliamento lunedì, con l’annuncio della presenza di una lista col simbolo del Partito Democratico nel nuovo Centrosinistra, consente al Pd irpino di uscire dall’angolo in cui era stato messo dalle faide interne. Mentre con gli alleati del Centro, della Sinistra e delle varie espressioni civiche, si definiranno i margini per un’intesa a breve, all’interno la partita appare sostanzialmente chiusa. Al di là degli annunci già fatti, chi vorrà proseguire con iniziative autonome potrà farlo assumendosene la responsabilità fuori dal partito. Il progetto civico di Gianluca Festa proseguirà certamente in questa direzione, raccogliendo gli apporti di interlocutori esterni al Pd, come per esempio quello dell’area che fa capo all’ex deputato Angelo D’Agostino. In linea con una tradizione avviata nel 2009 e proseguita nel 2013, proporrà in progetto di amministrazione basata su una serie di punti programmatici. Spetterà invece agli iscritti ex consiglieri comunali di “Ora Avellino”, a cominciare da Livio Petitto, valutare cosa fare. Il Pd alle amministrative e alle europee porterà avanti ad Avellino come nelke altre città italiane la battaglia per la costruzione nel Paese di una alternativa ai sovranisti, dalla Lega ai Cinque Stelle, ha ribadito in queste ore il Segretario nazionale Nicola Zingaretti, che sta rinsaldando un dialogo per anni interrotto con il sindacato. In questo quadro, margini per schierarsi contro il simbolo del Pd non ce ne sono per iscritti, dirigenti e rappresentanti istituzionali, salvo scelte conseguenti nel partito.

Ciriaco De Mita

Quanto agli alleati, oltre all’intesa con i Popolari di Ciriaco De Mita e ai centristi del Patto civico di Vincenzo Alaia, l’obiettivo è unire anche le forze della Sinistra, guardando con interesse alle associazioni e ad un civismo compatibile, quali quelli di “Mai più-Ossigeno” di Luca Cipriano e di Controvento, in questo caso non come lista, stando alla scelta dei suoi promotori di non partecipare con un simbolo alla competizione. Ma il campo potrebbe essere ancora più largo. Questo lo si vedrà entro la fine della settimana.

Luca Cipriano, esponente di “Mai più”, Presidente della Associazione Ossigeno

CIPRIANO APRE AD ANNUNZIATA.  “La mia città, Avellino, ha bisogno di ritrovare fiducia e orgoglio”, scrive sui social media Luca Cipriano, esponente di Mai Più.  “Leo Annunziata, ad Avellino, ha avviato un processo di ‘rigenerazione’ del Pd e del Centro Sinistra che deve ambire ad essere inclusivo, autorevole, lontano da interessi di ogni sorta e da fughe in solitaria”, aggiunge, avvertendo che “il metodo è buono”, ma  “il risultato andrà testato alla prova dei fatti”. “Fa bene quindi il PD a promuovere da protagonista il confronto, fanno bene tutti coloro che contribuiranno con trasparenza, volontà di rinnovamento e idee utili alla città. No perditempo, no parolai. È l’ora della serietà. A questa sfida noi ci stiamo”. Cipriano, al solito didascalico nella espressione del suo pensiero politico, conclude con chiarezza. “Ci stiamo con tre parole: novità, generosità, unità. Avellino ne ha bisogno. E noi ci proveremo”. Il cantiere, insomma, è aperto.

CENTRODESTRA SU PIÙ POSIZIONI, LA LEGA TENTA IL RECUPERO. Sull’altro fronte, la Lega moltiplica gli sforzi per arrivare ad unire il Centrodestra, che per la prima volta dal 1994 non avrebbe Forza Italia alla sua testa. Ed è per questo che gli Azzurri continuano a sfuggire ad un impegno che resta difficile.

Francesco Pionati già deputato e senatore della Repubblica ed ex Vicedirettore del Tg1

Il tentativo di queste ore alle porte della città, presso il Grand Hotel Irpinia, in altri tempi sarebbe stato solo un passaggio formale. Il tentativo dell’ex deputato Francesco Pionati punta a stabilire una linea di dialogo oltre gli steccati provinciali, per guardare ad uno scenario regionale. Di qui la presenza della senatrice Sandra Lonardo, per colmare la assenza del deputato Cosimo Sibilia. Forza Italia irpina sarà rappresentata dai riferimenti cittadini, come Ines Fruncillo e Vincenzo Sbrescia, a dimostrazione della attuale indisponibilità degli Azzurri avellinesi a stabilire una collaborazione articolata con il Carroccio. Del resto, proprio in queste ore, la risposta è arrivata a Montoro, dove il consigliere provinciale forzista Girolamo Giaquinto ha avanzato la propria disponibilità a candidarsi al di fuori del perimetro tradizionale di partiti e schieramenti.

Per Sabino Morano e Alessia Castiglione la strada sembra in salita al primo turno. La partita potrebbe riaprirsi al ballottaggio, qualora il Carroccio riuscisse a lasciare fuori dal ballottaggio un Movimento Cinque Stelle, che il 26 maggio farà una battaglia di bandiera.

Sabino Morano, coordinatore provinciale della Lega

TORNA IL BIPOLARISMO. A prescindere dall’esito che avranno le trattative interne, il confronto elettorale di primavera chiude gli spazi a favore di un nuovo bipolarismo, che vedrà contrapposti Centrosinistra e Destracentro, anticipando lo scenario delle prossime elezioni politiche. La stagione dei personalismi e delle contrapposizioni per veti incrociati non regge più alla luce della disastrosa situazione economica e sociale in cui l’ultimo anno ha gettato il Paese e, soprattutto, il Mezzogiorno.


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