La Lega rilancia la trattativa per un Centrodestra unito ad Avellino e in provincia con Forza Italia, Udc, Fratelli d’Italia e Sovranisti, partendo dal ruolo di primo partito nel Paese. L’esponente irpino del Carroccio, Salvatore Vecchia conferma la linea del suo partito in Irpinia, escludendo alleanze con il Movimento Cinque Stelle in vista delle prossime elezioni amministrative nel capoluogo e in provincia, con aperture alle alleanze ma nell’ottica della costruzione di una grande coalizione di centro destra. Il vice coordinatore provinciale della Lega per la provincia di Avellino Salvatore Vecchia parla del progetto politico che la Lega persegue sui territori dove intende raccogliere il consenso necessario realizzare un cambiamento nelle istituzioni locali. Apertura alla società civile, spiega, ma a partire da una coalizione politica chiaramente espressione del Centrodestra.

Avvocato Vecchia, in Irpinia l’accordo per una coalizione di Centrodestra ancora non c’è. L’indisponibilità di Forza Italia sembra ormai acquisita. O no?

“L’indirizzo resta per noi costruire un centro destra organico e unito, sia nel capoluogo che negli altri altri comuni al voto, per replicare il risultato incassato in Basilicata e in Sardegna. Ci muoviamo lungo quell’asse, ma è evidente che la volontà di una parte non è sufficiente…”.

E ora?

“Il tavolo resta aperto. Alla prima riunione hanno partecipato soltanto Lega e Fratelli d’Italia, anche se venerdì sera c’erano anche i democratici cristiani che fanno riferimento all’area di Gianfranco Rotondi, insieme ad altre associazioni e partiti”.

Quali sono?

“Mi riferisco a Cittadini in movimento di Passaro, ai Sovranisti di Ettore De Conciliis, e gli amici dell’Udeur di Mastella, ma i giri di valzer non sono terminati, quindi contiamo di portare a casa un risultato diverso”.

Cioè, anche con Forza Italia?

“Ci sono ancora dei giorni per recuperare l’adesione di Forza Italia e dell’Udc che fa riferimento a Cesa. Possono ancora aderire al progetto di costruire anche in Irpinia, come sta accadendo in molte altre regioni del Paese, un Centrodestra di cambiamento».

Per ora tutti gli sforzi si concentrano sul dialogo con i partiti, quindi…?

«No, il nostro è un percorso a tappe: definiamo il perimetro politico della alleanza, poi ci sarà l’apertura alla società civile. Si va per gradi, ma i tempi sono quasi maturi”.

Avete avuto contatti con i riferimenti di Forza Italia?

“C’è stata una chiamata a Forza Italia e dovremo capire se risponderà. Mi riferisco all’area che fa riferimento a Cosimo Sibilia, ai democratico cristiani di Gianfranco Rotondi e Fausto Sacco, e all’Udc di Giuseppe Gargani, che rappresenta l’area di Lorenzo Cesa. Ad oggi l’alleanza vede la partecipazione della Lega, Fratelli d’Italia, una parte di Forza Italia e i Sovranisti di Ettore de Conciliis: mancano all’appello Cosimo Sibilia e Giuseppe Gargani, oltre alle associazioni che sono fatte avanti”.

Quale sarà il prossimo passo?

“La settimana prossima sceglieremo i gruppi e se possibile, le candidature. La lega si muove per costruire un Centrodestra unito, e nella consapevolezza di essere il primo partito nel Paese e, noi riteniamo, lo saremo anche nelle regioni meridionali. Abbiamo una responsabilità politica forte e una presenza radicata in città. Poi avremo modo di aprirci alla società civile, ma la Lega con il nostro simbolo rappresenta già una parte rilevante dell’elettorato di Centrodestra”.

Non ha citato l’ipotesi di un’alleanza con i 5 Stelle. 

“Al momento un’alleanza con i 5 Stelle non è in campo. Gli indirizzi nazionali sono una cosa e le realtà amministrative sono altra. Per noi all’orizzonte c’è una coalizione politica in grado di dialogare con la società civile con cui costruire un’alleanza solida”.

In questa fase per così dire ‘costituente’ ad Avellino esiste già l’ipotesi di un nome per la candidatura?

“Dobbiamo completare il perimetro della alleanza, poi verrà un nome espressione del progetto politico».

Lega

Qual è il profilo che la Lega ha in mente per la candidatura nel Capoluogo e negli altri Comuni al voto?

“Il candidato ideale deve rappresentare la sintesi di tutti i partiti e avere un valore aggiunto che lo contraddistinguerà dagli altri e rispetto alla somma. Puntiamo a candidare il meglio che abbiamo nelle nostre realtà, e confermo che non abbiamo nessuna difficoltà a costruire le liste, ma sentiamo la responsabilità di dover fare la migliore alleanza possibile ed esprimere il migliore candidato possibile, per vincere”.

Si sente ottimista?

“In provincia di Avellino tra lo spopolamento e i problemi sociali da risolvere, c’è bisogna di un forte cambiamento di leadership e di metodo per riorganizzare i servizi e dare una prospettiva concreta al territorio. In Sardegna e in Basilicata il messaggio è passato. Gli irpini sono gente concreta e lungimirante, credo che passerà anche da noi”.


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