È bastata la prima riunione unitaria al segretario regionale Leo Annunziata per mettere ordine nel Pd irpino. Non ha eliminato tutti i problemi di un partito che nel 2018 ha perso tutti i suoi deputati e il sindaco del capoluogo, facendosi sfilare anche la Provincia, ma ha certamente fatto chiarezza.

Come già in una famosa assemblea del febbraio 2008, quando alcuni decisero di lasciare il Pd per seguire Ciriaco De Mita (che aveva rotto con il segretario di allora Walter Veltroni), ieri il Democratici irpini hanno contato le proprie forze. Come allora, anche ieri amministratori locali, dirigenti, iscritti si sono ritrovati al fianco di Rosetta D’Amelio ed Enzo De Luca, scegliendo con la propria presenza di continuare a sostenere un partito che nel 2007 hanno co-fondato in Irpinia.

Certo, la porta per chi non c’era resta aperta, come ha spiegato in un passaggio il segretario regionale. Avranno ancora qualche giorno di tempo per salire sull’ultimo treno per un Centrosinistra che dal Nazareno si chiede di realizzare in tutte le città italiane, coerentemente con il mandato ricevuto dal popolo delle primarie. Ma il primo convoglio da ieri è in viaggio con chi c’era.

Michelangelo Ciarcia

Accanto a D’Amelio e De Luca hanno risposto il candidato alla segreteria dello scorso anno Michelangelo Ciarcia, Enza Ambrosone, Lello De Stefano, per citare ex esponenti dell’area vicina al deputato sannita Umberto Del Basso De Caro. Tra gli altri c’erano l’ultimo segretario eletto alle primarie unitariamente, Carmine De Blasio e il candidato alla Provincia abbattuto dal fuoco amico, Michele Vignola.

Mancavano, oltre a Del Basso De Caro, candidato sconfitto da Leo Annunziata alle primarie regionali, i referenti di “Ora Avellino” Livio Petitto e di “Davvero” Gianluca Festa, la componente di quest’ultimo, pur presente con Pasquale Penza e Susy Iannaccone, in sede istituzionale è sempre presente con insegne autonome dal Pd.

La assemblea di ieri sera, lunedì primo aprile, ha certificato in poche ore la fine di uno scontro asfittico e senza prospettive durato un anno, restituendo una solida maggioranza agli organismi dirigenti che andranno a trattare con gli altri partiti la costituzione del nuovo Centrosinistra.

Da questo momento, salvo ripensamenti di chi non c’era, per il Pd irpino si tratterà di definire meglio i suoi equilibri interni, avviando rapidamente le iniziative necessarie per discutere nel merito con gli alleati di programmi e candidature.

IL DIBATTITO. Nel suo intervento Leo Annunziata ha ribadito ciò che aveva annunciato ai cronisti che lo attendevano all’arrivo di via Tagliamento. Porte aperte fino alla presentazione della alleanza alla città  e alla provincia, ma da quel momento il Pd andrà avanti con chi con umiltà, ma forte determinazione, moltiplicherà le forze per sbarrare la strada ai sovranisti, pronti a marciare su piazza Del Popolo. Il partito dovrà lavorare per recuperare chi in un recente passato si è allontanato, a cominciare da Luca Cipriano, al quale il Sindaco di Solofra Michele Vignola ha rivolto significativi apprezzamenti politici, ma soprattutto dovrà riconoscere pari dignità agli alleati. Il candidato sindaco dovrà essere la sintesi del progetto di cambiamento che la coalizione saprà esprimere, quindi dovrà essere scelto di comune accordo. Annunziata ha preannunciato una iniziativa immediata per dare concretezza al tavolo di Centrosinistra.

Per Enzo De Luca vanno recuperate le attuali defezioni, ma distinguendo tra chi intende il partito accumulando tessere e chi oggi ha voluto manifestare in disagio. Serve l’apporto di tutti quelli che per il Pd hanno lavorato con lealtà. Per questo,  ha concluso, l’auspicio è che prevalga in chi ha disertato il primo incontro il senso di responsabilità nei confronti del Pd e dei suoi elettori. De Luca ha sottolineato il peso della coalizione, in una fase in cui il partito da solo non può battere i sovranisti.

La presidente del consiglio regionale, Rosa D’Amelio, ha insistito sulla necessità inderogabile di dare vita alla coalizione. Con l’attuale assetto, ha spiegato, il Pd rischia di ritrovarsi sopravanzato dalla convergenza di altre forze che litigano fino a quando non ne penalizza il cammino.

Nella sua relazione, il segretario provinciale, Giuseppe Di Guglielmo, ha respinto l’invito ad un passo di lato, che nei giorni scorsi era giunto proprio dai componenti della Associazione “Ora Avellino”. Ma, anteponendo le ragioni dell’unità del partito ad ogni altra considerazione, Di Guglielmo, ha aperto alla svolta indicata da Leo Annunziata, che ha impegnato tutti i presenti a ritenersi convocati tutti i giorni fino a quando il nuovo Centrosinistra non sarà diventato realtà.


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