Il Prefetto Giuseppe Priolo, commissario prefettizio del Comune di Avellino

Al Comune di Avellino il commissario prefettizio Giuseppe Priolo nel corso di una conferenza stampa ha annunciato che non sarà dichiarato il dissesto, spiegando che «è fuori discussione».

Accanto al viceprefetto Silvana D’Agostino e al commissario prefettizio Francesco Ricciardi, alla presenza del rappresentante dell’organo di garanzia e al dirigente del settore finanziario, Giuseppe Priolo ha spiegato che l’amministrazione comunale di Avellino è sana con ampi margini di indebitamento, molti residui disponibili e un fondo finora mai considerato a disposizione dell’ente presso la Tesoreria comunale.

LE CIFRE: RISANAMENTO IN ATTO. Con Ricciardi ha fornito le cifre. Il disavanzo reale da fronteggiare è di 13 milioni di euro, a fronte dei 36 palesati nel Consuntivo, grazie ai buoni risultati realizzati dal Bilancio 2018, messo a punto dalla precedente amministrazione guidata da Paolo Foti. La capacità di indebitamento utilizzata è al di sotto del 50 per cento, quindi lontana da poter essere messa in crisi anche rispetto a sopravvenienze non prevedibili al momento. E, comunque, la cifra in discussione è ampiamente assorbibile. Presso la Tesoreria ci sono disponibilità non utilizzate per 9 milioni di euro, mentre i residui al 2015 utilizzabili superano i 32 milioni di euro. Nella sostanza, la manovra in elaborazione, che sarà precisata e dimensionata nel bilancio di previsione a giorni approvato, impegnerà l’ente per meno dei 15 anni messi a disposizione dalle norme per coprire situazioni definitarie e di disavanzo.

«Si è ben lontani dalle condizioni di dissesto», ha commentato Priolo, che ha spiegato le ragioni del Piano di risanamento. «Il pre dissesto è l’unica soluzione possibile, perchè a termini di legge non si potrebbe dichiarare il dissesto». Inoltre, «quella eventualità avrebbe bloccato le opere pubbliche per cinque anni e danneggiato la situazione globale della città e degli avellinesi».

Sul piano politico amministrativo «avrebbe rappresentato una fuga dalle responsabilità non accettabile, avendo il comune di Avellino tutte le risorse e i mezzi per onorare i suoi impegni con i creditori e con la città».

Il vero problema che sarà risolto nei prossimi mesi riguarda la capacità di incassare crediti e diritti.

A breve sarà approvato il Bilancio di previsione e degli altri provvedimenti correlati e collegati. Il commissario prefettizio Giuseppe Priolo, insieme al viceprefetto vicario Silvana D’Agostino, e al subcommissario Francesco Ricciardi hanno operato in questi mesi per definire una strategia di gestione del disavanzo. La nuova amministrazione che si insedierà dopo le elezioni di primavera troverà, dunque, un quadro chiaro ed un percorso avviato. Lo spinoso nodo dell’eventuale dichiarazione di dissesto perciò non potrà essere, ancora una volta, argomento di campagna elettorale. Il commissario Priolo si è assunto la responsabilità di decidere sulla terapia da adottare per il risanamento dei conti.

LA QUERELLE SUL DISSESTO (POLITICO). In questi mesi Priolo era stato tirato per la giacca platealmente in questi quasi cinque mesi di lavoro al Comune di Avellino, Giuseppe Priolo esprimerà la sua valutazione e quella dei subcommissari a proposito della richiesta venuta dal Movimento Cinque Stelle di procedere con una dichiarazione di dissesto.


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