Palazzo Carafa a Chiusano San Domenico

Il Turismo partecipato a Chiusano San Domenico diventa un forum, nell’ambito del Cammino di San Guglielmo. Al lavoro intorno a 6 tavoli tematici operatori ed esperti per elaborare la prima proposta turistica partecipata dell’Irpinia.

Per l’intera giornata del sabato a Chiusano San Domenico, con i suoi due palazzi storici Carafa e De Francesco, studi e confronto ai sei tavoli dove oltre 170 tra accademici, operatori del settore, associazioni, territori per un’unica grande visione si sono incontrati per creare e codificare il Cammino di San Guglielmo.

Il via in mattinata a Palazzo De Francesco per l’incontro in plenaria con tutti gli intervenuti al Forum itinerante della Terra di Mezzo, un percorso immaginato e organizzato dall’associazione «Irpinia Mood» e sostenuto e promosso dal Gal AISL – Irpinia Sannio Cilsi.

Tre i momenti chiave della giornata. L’approfondimento storico-religioso curato da Teresa Colamarco, paleografo-diplomatista e storica, impegnata sull’edizione critica delle fonti medievali, con particolare riferimento alle pergamene di Montevergine in una discussione dal titolo «Eremitismo e mondo dei laici in Irpinia nel XI e XII secolo: Guglielmo da Vercelli».

Una delle famose permanente di Montevergine custodite all’interno della Biblioteca del Loreto, presso l’omonimo palazzo abbaziale
L’interno della prestigiosa e antica Biblioteca di Montevergine al Loreto di Mercogliano
Andrea Giorgio, Presidente di Piccola Industria e Vicepresidente di Confindustria Avellino

L’analisi dei Big data e la loro applicazione nel settore del Turismo è stata affidata ad Andrea Giorgio, vice Presidente di Confindustria Avellino e amministratore unico di Tecnologica S.r.l. L’introduzione metodologica ai Focus group è stata curata da Angela Cresta, ricercatrice del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi all’Università del Sannio e coordinatrice del Forum. I tavoli sono stati divisi per aree tematiche: Mobilità sostenibile, Cammini e Turismo rurale: Angela Cresta (Università del Sannio) – Valentina Corvigno (InLocomotivi); Filiere e sistemi produttivi locali: Giuseppe Festa (Università di Salerno) – Matteo Rossi (Università del Sannio); Valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e paesaggistiche:Enzo Tenore (Architetto) – Katia Fabbricatti (Fedrico II Napoli) e Martina Bosone (Iriss CNR); Cultural heritage e valorizzazione turistica: Ilaria Greco (Università del Sannio) – Vincenzina Minichiello (Università del Sannio), Digital marketing e storytelling: Antonella Garofano (Università della Campania) – Alessandro Graziano (Irpinia Mood); Accoglienza e ricettività diffusa: Andrea D’Alessandro (Irpinia Mood) – Dora Barzaghi (Arci Avellino).

La giornata conclusiva del Forum si terrà domani, domenica 24 marzo, quando dall’Abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi, si tireranno le somme e insieme alle Istituzioni politiche e religiose, i tour operator e agenzie di viaggio. Nell’occasione verranno presentati i risultati emersi dai lavori dei tavoli tematici del sabato.

Lo splendido complesso monumentale dell’Abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi

I TAVOLI TEMATICI DEL FORUM ITINERANTE DELLA TERRA DI MEZZO

In distanza Montemarano

Mobilità sostenibile, Cammini e Turismo rurale. A questo tavolo tematico non si parla di un nuovo turismo, ma di una pratica di fruizione, una filosofia, uno stile di vita, uno stato della mente e dell’anima in cui il turista “rallenta”, cercando di superare la cultura della velocità e dell’immediatezza, per conoscere meglio, per approfondire, per cercare e trovare nuovi momenti di socialità, e “immergersi” in percorsi esperienziali a partire dai luoghi, dalle comunità, dalle tradizioni, dalla memoria storica. Ci si confronterà sul sistema della mobilità lenta in ambito rurale, si condivideranno suggestioni e visioni, si metteranno a sistema esperienze e progetti e si approfondiranno i punti di forza e criticità.

Il colpo d’occhio offerto dai Monti Picentini

Valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e paesaggistiche. Il sistema delle risorse di elevato pregio naturalistico-ambientale segna fisicamente e visivamente il paesaggio irpino. Il complesso dei rilievi (Terminio, Partenio, Monte Tuoro..) i bacini del Sabato, del Calore, dell’Ufita, l’Alta Valle dell’Ofanto, le aree parco, i SIC e le ZPS. Ma anche le Grotte, le Oasi, i Torrenti, e le tante innumerevoli risorse ambientali e paesaggistiche della “verde” Irpinia stimoleranno il dialogo, il confronto, la discussione, tra Istituzioni, Enti, attori locali, associazioni su un condiviso ed integrato percorso di gestione e di valorizzazione territoriale e turistica, nel pieno rispetto dei vincoli di tutela e di salvaguardia, a partire proprio da San Guglielmo e dal suo Cammino.

Montemiletto Porta del Centro storico restaurata

Cultural heritage e valorizzazione turistica. Il patrimonio culturale è il segno materiale localizzato che connette il “bene culturale” con il “territorio”, bene collettivo e sintesi visibile del contesto naturale e delle attività dell’uomo. In Irpinia il complesso dei beni a forte valenza turistico-culturale (Architetture religiose, Palazzi storici e castelli, Borghi e centri storici, Aree e parchi archeologici, Musei e istituzioni similari) si configura come un modello di “bene culturale diffuso” capace di integrarsi e di connettersi, in un processo partecipato e sistemico, con il nascente Cammino di San Gugliemo. Il Focus è l’occasione per interrogarsi, comprendere, fare rete e iniziare a camminare insieme.

Accoglienza e ricettività diffusa. La ricerca dell’autenticità e dell’unicità dei luoghi e delle risorse, il relazionarsi con coloro che sono portatori di esperienze, tradizioni, saperi e culture, l’interazione con la comunità ospitante, la contaminazione come opportunità di scambio culturale, il bisogno di spazi “intimi”, accoglienti, calorosi, dove l’incontro è già esperienza. Questi sono solo alcuni degli elementi che indirizzano il camminatore verso strutture e servizi di accoglienza e di ricettività diffusa e sostenibile. Quale modello di accoglienza e di ospitalità per i pellegrini, i camminatori, i viaggiatori? Come promuovere, rendere fruibile e sviluppare i servizi di accoglienza e ospitalità lungo il Cammino? Valorizzare e/o innovare? Questi, invece, gli interrogativi a cui si cercherà di dare risposte.

Il Laceno polo del turismo invernale ma anche estivo

Filiere e sistemi produttivi locali. I prodotti tipici fungono spesso da elementi portanti della comunicazione perché trasmettono un’immagine distintiva di un territorio, della sua identità, delle qualità delle sue risorse, del suo patrimonio culturale. La componente agroalimentare, artigianale ed enogastronomica, viene considerata una parte essenziale dell’esperienza turistica autentica. Unire il Cammino di San Guglielmo a percorsi di conoscenza e valorizzazione dei prodotti tipici locali può rappresentare un valore aggiunto nel racconto del territorio, nella costruzione dell’itinerario, nello stimolare sinergie con le attività produttive e gli operatori dell’offerta turistica

Una splendida effige all’interno della Biblioteca del Loreto di Mercogliano-Montevergine

Digital marketing e storytelling. Il turismo delle destinazioni emergenti o minori, soprattutto delle aree interne, si caratterizza per la ricerca costante di esperienze nuove, autentiche, coinvolgenti, irripetibili, a partire da luoghi, valori e patrimoni identitari e da paesaggi unici e plurali. Di fronte ad una portata emozionale così grande, la sfida che vogliamo affrontare, insieme a chiunque voglia comunicare e promuovere il nostro territorio e le sue risorse, è quella di saperlo raccontare trasformando l’informazione in una storia, in una emozione, accendendo l’immaginazione e il desiderio del viaggio, incrociando la nostra narrazione a quella dei viaggiatori e dei camminatori.


LEGGI ANCHE:

Giornate Fai di Primavera, 7 siti irpini aperti nel week end

Provincia: imprese irpine in campo per il sistema cultura

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI