Industria, Aree interne protagoniste all’estero: la sfida delle donne manager

"Aree interne e internazionalizzazione" è la sessione dedicata all'imprenditoria della macroarea irpino- sannita nella tre giorni della II Conferenza Internazionale "Women in Business" promossa dallo spinoff KInetes dell'Università del Sannio. Fra le relatrici irpine, Nunzia Petrosino di Condor, Federica Vozzella di Desmon e Maria Grazia Villano presidente di Confindustria Giovani Avellino

E’ stato l’intervento della sociologa e docente dell’Università del Molise Daniela Grignoli, a sancire la metrica del confronto e dialogo “fra imprenditrici” nelle sale di Palazzo Paolo V nell’ambito della II Conferenza Internazionale “Women in business, imprenditoria femminile e sviluppo economico” promossa dallo Spin off accademico dell’Unisannio Kinetes. Proprio nella sessione presentata dalla curatrice scientifica della kermesse e assessore alla Cultura del Comune di Benevento Rossella Del Prete, imprenditrici irpine, sannite e napoletane si sono avvicendate nella sessione “Aree interne e internazionalizzazione”.

Palazzo Paolo V Benevento- sede della II Conferenza internazionale Women In business

Nel confermare la drammaticità legata al crollo demografico e spopolamento delle aree interne del Paese, Grignoli conferma nel contempo che il Molise sta reagendo alla crisi economica innescata nel 2008 con un incremento senza pari del tasso di imprenditoria femminile: con 28mila imprese, le donne si attestano come il motore dello sviluppo e la differenza di genere viene percepita come un vantaggio. Il rovescio della medaglia però, prevede un clamoroso arretramento del welfare, che non solo non è ‘a misura di donna’, ma non la sostiene nell’inserimento lavorativo.

Critiche le osservazioni di Federica Vozzella, titolare della Desmon di Nusco, entratata nel 2015 nell’azionariato della Middleby Corporation Company quotata Nasdaq, che ascrive la crescita della presenza delle donne nei ruoli apicali delle aziende a fattori individuali e di contesto. Oggi la tendenza manifestata è quella di diventare dipendente, non titolare di un’azienda. “E’ inconcepibile pensare all’inserimento delle donne nel mondo del lavoro se non si attua una riforma del mercato del lavoro” ha spiegato. “Negli ultimi 15 anni c’è stata una involuzione e nessuno ha immaginato di dovere applicare una maggiore flessibilità del contratto di lavoro, che oggi prevede orari rigidi, e nessuna possibilità di espressione delle personalità: cade in errore chi applica gli stereotipi maschili alle donne in azienda per questo bisogna lavorare sull’aspetto culturale e sul miglioramento della qualità della vita in generale”.

Foto di gruppo al termine della Conferenza Internazionale “Women in business, imprenditoria femminile e sviluppo economico”, moderato a Benevento dalla giornalista Elisa Forte. Hanno partecipato, tra le altre manager campane, le irpine Federica Vozzella, Nunzia Petrosino e Maria Grazia Villano

Oltre ad evidenziare ‘l’arretratezza’ del Mezzogiorno, alle donne serve la garanzia della meritocrazia, e un impegno istituzionale concreto all’investimento sui servizi che consentono la realizzazione di una reale prospettiva di parità nel mondo del lavoro. Rappresenta la reazione alla crisi del comparto edile il direttore finanziario della Condor Spa Nunzia Petrosino, che a seguito del 2008 ha deciso di aprirsi alla internazionalizzazione per resistere alla crisi ma anche per esplorare nuove rotte commerciali. “Mi occupo personalmente di prodotti destinati al mercato estero e oggi rappresentano il 40% del nostro fatturato” ha argomentato alla platea.

Poi la nota dolente evidenziata a tutti i livelli: la formazione scolastica troppo lontana rispetto alla domanda delle aziende. Come ha evidenziato la Petrosino la scarsa conoscenza delle lingue straniere e degli elementari applicativi informatici rappresentano soltanto i primi ostacoli da parte delle imprese ad assumere i giovani. Alle giovani donne in sala ha suggerito “autodeterminazione e impegno. Pensate in grande e datevi la possibilità di sbagliare”.

L’immagine dell’Italia all’estero è forte e bisogna lavorare per esprimere al meglio tutti i segmenti dell’economia prodotta, non solo la moda, il design e il food. Clementina Donisi infatti, presidente della sezione Meccanica, Installatori Impianti e Fonti energetiche di Confindustria Benevento, e responsabile amministrativa della Cosmind di Dugenta ha evidenziato l’enorme potenziale ancora inespresso della meccanica di precisione come prodotto di eccellenza, destinato ad accrescere un trend di qualità, ingegneria e sviluppo della ricerca. “Le Pmi devono poter fare sistema per crescere all’estero, promuovere il know how e costruire intorno a questo il vero valore aggiunto del Made in Italy” ha spiegato. L’innovazione del processo produttivo trainato dalla qualità ha portato all’affermazione internazionale dell’azienda, che esporta il 98% della produzione, e a causa delle chiusure o acquisizioni delle aziende italiane, è riuscita anche ad occupare una fetta di mercato interno. La Cosmind ha investito infine nel welfare: “Diamo il buon esempio. A breve inaugureremo la nuova sede con l’asilo nido e la ludoteca. Ma prediligiamo le donne sposate e con figli”.

L’intuizione spiegata da Rosaria Ammaturo, Amministratore della società “La 91 Petroli Srl” di Palma Campania, operante nel settore degli idrocarburi, con ampio respiro nei rapporti con le multinazionali del petrolio Q8 ed Eni è stata quella di accorpare il canale della rete alla extra rete, ovvero costruire un canale di rete di distribuzione a marchio, prima nel vesuviano, poi in tutto il Meridione. Ha aderito alla liberalizzazione dei distributori e catturato le cosiddette ‘pompe bianche’, ovvero quelle che non sono convenzionate con vincoli contrattuali. “In cantiere abbiamo il Gnp, ovvero la distribuzione di Gas Naturale Liquido, che aprirà una grande evoluzione del settore. Come faccio a fare un lavoro da uomini? Assecondo le mie passioni e il mio divertimento” rivela.

Antonella Fusco della Cna di Benevento lavora il feltro. Prima di diventare una artigiana del feltro era un avvocato, e ora è un punto di riferimento per le forniture di cadeau della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le sue creazioni sfilano alla Fashion Week di Milano, alla Biennale di Venezia. “La crisi ci ha fatto riscoprire il territorio e si è rivelata una opportunità di cambiamento e crescita” ha rilevato. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa Olga Visione, imprenditrice napoletana, ideatrice e creatrice del marchio “Le comari bag”, che ha illustrato il suo percorso di creatività e crescita in atelier, e che oggi grazie al suo portale di riferimento è in grado di allestire una vetrina di produzioni che racchiudono artigianato, design e marketing, valorizzando nel contempo la Campania.

L’intervento conclusivo è stato affidato invece a Claudia Cioffi, ideatrice e titolare insieme ad Alessandro Carofano, della casa editrice Edizioni Primavera, specializzata in libri illustrati per bambini e ragazzi svolgendo, contemporaneamente, un lavoro di continua analisi e riflessione che non trascuri nessun target. La mission non si limita alla semplice proposta editoriale: il dinamismo di Edizioni Primavera si manifesterà anche in laboratori, mostre, progetti. Una vera e propria impresa culturale”.


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