La Ssv Lioni Grottaminarda potrebbe sbloccarsi oggi dallo stallo iniziato all’inizio dell’anno. È atteso nel pomeriggio il decreto d’urgenza per far ripartire diverse centinaia di cantieri italiani congelati.Mentre la Regione ha chiesto la delega per gestire con proprie risorse il completamento, preannuncuando di voler affidarsi alla struttura commissariale ministeriale a sorpresa non reieterata dal Mit a fine 2018, potrebbe essere nominato un team operativo.

Il Consiglio dei Ministri si riunirà a partire dalle ore 14 questo pomeriggio per discutere al secondo punto delle infrastrutture più o meno cantierate, più o meno in avanzato stato di realizzazione, ma tutte bloccate. All’ordine del giorno la questione è al secondo punto. Il “Decreto legge” contenente “disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali” è stato proposto dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri delle “Infrastrutture e Trasporti” e “Sviluppo Economico”.

Una formula elaborata per diluire le scelte politiche che hanno generato la paralisi delle costruzioni pubbliche. Se si prende ad esempio il caso della SSV Lioni Grottaminarda, ci si chiede perchè ci sia bisogno di un decreto urgente il 20 marzo, quando sarebbe bastato approvare un emendamento alla legge di bilancio, garantendo la continuità alla struttura commissariale. Il problema era la persona del commissario Filippo D’Ambrosio, si chiede in sostanza il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, che ha depositato in queste ore una interrogazione parlamentare chiedendo conto al Ministro Danilo Toninelli. Lo si capirà tra poche ore, quando se non saranno dati poteri speciali alla nuova stazione appaltante, allora i dubbi saranno legittimati dalle circostanze.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante l’incontro con i Presidenti di Regione del 15 marzo scorso sul decreto “sblocca cantieri”. Nella foto anche Luigi Di Maio e Danilo Toninelli

Nonostante le anticipazioni, il testo che uscirà oggi dal Cdm è ancora ricco di incognite, perchè il confronto interno alla maggioranza è proseguito fino a ieri e, si dice, continuerà fino all’ultimo minuto utile.

Non a caso i rappresentanti sindacali hanno espresso la propria delusione per l’esito del confronto preliminare presso il Ministero dello Sviluppo Economico di lunedì, non entrato nel merito. «Il tavolo di oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non è stato un tavolo tecnico: non sono stati forniti né testi di possibile modifica del Codice, né dettagli sul possibile decreto». In realtà, è chiarito che non è esaurita la discussione politica all’interno della maggioranza gialloverde, che «continua internamente al governo e tra le forze politiche di maggioranza. Quindi nulla di fatto», si legge in una nota.

L’incontro tra il Premier Giuseppe Conte, i Presidenti di Regione e le organizzazioni sindacali del 15 marzo scorso sul decreto “sblocca cantieri”

Nel frattempo, Cgil, Cisl, Uil, insieme a Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, hanno consegnato le loro proposte per il rilancio del settore delle costruzioni, dopo lo sciopero con la  manifestazione a Roma di venerdì scorso. In particolare le organizzazioni bocciano le intenzioni del Governo sullo sblocco del massimo ribasso, sulla liberalizzazione del sub appalto, spiegando che si corre il rischio di allentare le norme antimafia.

Nella sostanza, le organizzazioni prendono le distanze da quello che sarà il testo finale, concludendo che il Governo non potrà dire di aver consultato i sindacati, ad oggi all’oscuro dei contenuti reali del decreto.

LA REGIONE CAMPANIA HA CHIESTO LA DELEGA AL MIT. La Regione Campania è pronta ad assumere i pieni poteri sull’opera, avendo formalizzato la richiesta in tal senso da Vincenzo De Luca nei giorni scorsi, dopo l’ultima giornata di mobilitazione che le istituzioni locali, sindacali, economiche e sociali, della provincia di Avellino hanno promosso per rivendicare la prosecuzione dell’opera. La Campania chiede con la delega norme di accompagnamento che consentano di evitare oneri sul piano fiscale alla gestione della struttura commissariale. Nel frattempo i cantieri irpini sono diventati un caso nazionale ripreso dalla stampa italiana e messi al centro della grande manifestazione promossa dalle organizzazioni sindacali per rilanciare il settore delle Costruzioni, la cui crisi è stata aggravata proprio dal blocco dei cantieri. Sono oltre 260 le opere ferme in Italia, 44 di queste di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, per ammissione del Ministro, ospite di un programma televisivo in onda sulle reti Rai nelle scorse settimane.


L’ANALISI SUL CASO LIONI-GROTTAMINARDA PUBBLICATA DAL QUOTIDIANO “IL FOGLIO”

LA LIONI GROTTAMINARDA SI È FERMATA ALLE PORTE DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI. Le imprese hanno iniziato le procedure di sospensione dei lavori. Sentimenti di rabbia e delusione si mescolano per lo stato di avanzamento delle opere. Le immagini documentano l’area già recintata del cantiere, giunto alle porte di Sant’Angelo dei Lombardi. Qui avrebbe dovuto aprirsi all’inizio di quest’anno il nuovo cantiere, che invece resta soltanto perimetrato dalle reti protettive.

LA CONNESSIONE TRA L’AREA INDUSTRIALE DELL’EX CRATERE (OGGI NEL PROGETTO PILOTA CON 25 COMUNI AGGREGATI) E L’ALTA CAPACITÀ  NAPOLI BARI A GROTTAMINARDA: IN GIOCO LA STAZIONE LOGISTICA. Per Avellino e la sua provincia la Lioni Grottaminarda rappresenta un fattore fondamentale di sviluppo anche per i benefici che potrà portare al territorio indirettamente. Il collegamento da Lioni, cuore del sistema di otto aree industriali realizzate nell’ex Cratere dopo il 1981, l’arteria consente un corridoio fondamentale per portare alla futura piattaforma logistica connessa alla stazione ferroviaria sulla linea dell’Alta capacità Napoli-Bari merci e materie prime o semilavorate e viceversa. Anche se apertamente non viene discussa la questione, le parole pronunciate da Costantino Boffa, Consigliere per le opere extraferroviarie collegate all’Alta capacità in Campania sono chiarissime.

La stazione dell’Alta capacità Hirpinia, sul confine tra Ariano Irpino e Grottaminarda

«C’è una grande opportunità per le aree interne. La linea ad Alta capacità Napoli-Bari, che è parte integrante del Corridoio europeo Ten-T Scandinavo-Mediterraneo, che collega Helsinki a Malta, passando per il Centro Europa e lungo la dorsale ferroviaria italiana Alta Velocità/Alta-Capacità Torino – Salerno, con la stazione prevista in Valle Ufita consente alle aziende e agli insediamenti industriali del territorio di agganciarsi ad una rete di scambi commerciali e di comunicazione internazionale di grandi proporzioni, in una zona in cui gravitano due aree Zes -Zone economiche speciali irpine (Valle Ufita e più distante il Calaggio) ed una sannita», ha premesso in una intervista a Nuova Irpinia.

Costantino Boffa, consigliere del presidente della Regione Campania per gli aspetti relativi alla realizzazione della linea ferroviaria Na-Ba e con particolare riferimento alle opere infrastrutturali, ai progetti di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati e ai connessi accordi di programma con gli enti competenti

«Diventa, quindi, fondamentale un ragionamento sulla stazione logistica. Ma si tratta di progetti null’affatto scontati», ha precisato Boffa. «Sulla questione sono stati realizzati in passato studi di fattibilità, ma nulla di più. E’ tempo quindi di approfondire scientificamente il problema, valutando innanzitutto la domanda delle aziende. Le istituzioni pubbliche possono attivare i processi e finanziare interventi strutturali, ma occorrono anche e soprattutto investimenti ed un interesse dei privati. In questo senso, stiamo portando avanti uno studio con le università della Campania per analizzare il bisogno di trasporto su ferro delle aziende del territorio e le potenzialità di una stazione logistica. Se i riscontri saranno positivi, si potrà prevedere uno scalo merci, integrativo e parzialmente sostituivo del trasporto su gomma. Stiamo perciò somministrando un questionario alle imprese del posto. Nel caso in cui non vi fosse una domanda adeguata, bisognerà fare ragionamenti diversi». Quando parla di riscontri e di sondaggi tra le aziende, Boffa fa riferimento alla movimentazione possibile a livello industriale. Difficile pensare a coinvolgere le aziende del Cratere senza la SSV Lioni Grottaminarda.

Il Commissario di Governo per la realizzazione dell’Asse a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, Filippo D’Ambrosio all’apertura dei cantieri nel settembre 2015

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