IIA, Cgil: il governo esulta noi preoccupati. Oggi summit al Ministero

L'AFFONDO DEL SEGRETARIO LANDINI: «STANZIATI FONDI PER COSTRUIRE NUOVI PULLMAN IN ITALIA MA SI FABBRICANO ALL'ESTERO». A Bologna il numero uno della Confederazione Generale del Lavoro critico sulla linea dell'esecutivo Conte a proposito della Industria Italiana Autobus: «Potrà dirsi risolto il problema quando tornerà a costruire bus»

Il segretario della Cgil Maurizio Landini sferra da Bologna un attacco al governo sulla vicenda della IIA. Come riferisce il quotidiano La Repubblica, l’ex leader della Fiom esprime la propria preoccupazione per l’esultanza del governo, che investe miliardi di euro per rinnovare il parco mezzi pubblici, ma le commesse poi finiscono all’estero, riferendosi alla Industria Italiana Autobus che produce in Turchia i pullman italiani.

Antonio Bene, 59 anni, Dal 1972 in Fiat. Dal 1990 responsabile dello sviluppo dei prodotti per il segmento C e D tra cui Bravo/Brava “Auto dell’anno” 1996. Ha lavorato in Ferrari/Maserati, Tofas e dal 2004 ricopre l’incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Elasis. Ora guida la IIA

Landini è intervenuto sulla vicenda della IIA a margine dell’incontro in corso per La Perla. A Bologna fa molto discutere la situazione definita paradossale della ex Menarinibus (oggi IIA), che continua a restare inoperosa nonostante le richieste di pullman che l’azienda continua ad evadere all’estero. «Un’azienda che fa autobus funziona quando fa gli autobus. Ma lì gli autobus si continua a non farli», ha affermato Landini, ripreso da La Repubblica, esprimendo la propria preoccupazione per l’assenza di un piano industriale.

Per il numero uno della Cgil il governo non può dire di aver risolto il problema della IIA, perché si può dire «risolto solo quando queste persone ricominciano a fare autobus». Per Landini i ritardi evidenti del programma di rilancio giustificano una forte preoccupazione nel sindacato, nei lavoratori e in chi nutre interesse nel futuro industriale del Paese, spiega.

Silvia Curcio (Fiom Cgil) accanto al segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini

TRA POCHE ORE IL CONFRONTO A ROMA SULLA CASSA INTEGRAZIONE PER BOLOGNA E FLUMERI. Nel frattempo domani l’amministratore della Industria Italiana Autobus, Antonio Bene, sarà a Roma per definire in sede ministeriale la cassaintegrazione per i lavoratori emiliani e irpini. Lunedì Bene era stato a Flumeri per verificare le condizioni dello stabilimento di Flumeri, nell’ipotesi di una ripresa minima dell’attività produttiva, si parla della costruzione delle scocche per i bus destinati a Genova. Il sindacato resta per ora alla finestra, ma ha già mobilitato i lavoratori per venerdì, quando si farà il punto su ciò che emergerà a Roma. La IIA dovrà infatti presentare una bozza di piano industriale per attivare il percorso degli ammortizzatori sociali. La ricapitalizzazione sottoscritta la scorsa settimana da tre soci, con un quarto al 29,95 per cento delle quote da individuare entro giugno, lascia nell’incertezza tutti. Di concreto per ora c’è l’accordo di programma tra Regione Campania, Ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia sull’ammodernamento dello stabilimento di Valle Ufita, poco per sostenere le speranze della rinascita dell’industria dei pullman in Italia. Il sindacato a livello locale teme che dal confronto possa scaturire un percorso di accompagnamento solo fino a giugno, in attesa di sviluppi. In questo caso, se la cassaintegrazione non coprirà l’intero anno, è probabile una nuova mobilitazione a livello locale e nazionale.

Roma – Sede Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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