Il sindaco di Flumeri, Angelo Lanza, componente del Direttivo nel Consorzio Asi di Avellino

Oggi alle 11.30 atteso l’appuntamento con il nuovo Presidente dell’Industria Italiana Autobus Antonio Bene. L’ingegnere con un passato targato FIAT con tempestività rispetto all’annuncio della ricapitalizzazione da parte dell’azienda Karsan raggiunge lo stabilimento di Valle Ufita. Il primo cittadino di Flumeri Angelo Lanza, che pure mantiene ottimi rapporti con la vecchia compagine societaria, palesa le sue perplessità rispetto alla riuscita del nuovo team. Nel senso che vede, al momento, in chiaroscuro la questione che più interessa il territorio. Cioè la produzione in Italia di autobus.

Sindaco, i rappresentanti irpini del Movimento 5 Stelle si dicono certi della buona riuscita dell’operazione. Prevedono che alla fine ci sarà Ferrovie dello Stato  Che ne pensa?

“Guardi quello che sto per dire non è per appartenenza politica ad un partito piuttosto che ad un altro, ma sono preoccupato. Secondo il M5S andrà tutto bene e probabilmente, loro dicono, ci sarà Ferrovie. Io però sono seriamente preoccupato rispetto alla possibilità che non sia così”.

Cosa glielo fa pensare?

“Mi è stato riferito che entro un dato lasso di tempo dalla ricapitalizzazione, il Governo con un’azienda terza potrebbe recuperare le quote di Karsan. Però con tutta franchezza la mia domanda è che se un’azienda impegna delle somme importanti per la ricapitalizzazione, poi perchè dovrebbe cedere e andar via? mi pare illogico. Ad oggi io non ho ricevuto nulla di scritto su tutto questo. Il mio timore è che le commesse vengano prodotte in Turchia dove saranno portati anche brevetti e conoscenze”.

La turca Karsan

Non crede molto nel colosso Karsan, giusto?

“No, non è questo. Da un punto di vista politico amministrativo dovrei essere contento perchè arriva un’opportunità nuova. Il punto è capire se l’industria è stata venduta all’azienda turca.

Teme un nuovo sogno infranto?

“Vorrei tanto avere certezze. Vedere da subito effetti reali e propositi reali. Per essere ottimisti dovremmo vedere immediatamente una certa laboriosità in valle Ufita. Karsan è un gruppo forte. Se vuole, qui può mettere radici. Magari lo facesse”.

Lei con i vertici dell’IIA ha sempre avuto buoni rapporti…

“Sì, ci siamo sentiti dopo l’ultimo CdA. Mi è stato comunicato che era stato fatto ‘il regalo di Natale alla Turchia da parte del M5S. Adesso mi auguro vengano garantiti gli ammortizzatori sociali nell’immediato. E’ importante”.

Si dice che in passato è stata data troppa fiducia ad un team che forse ha disatteso le aspettative. E’ così?

“Tutti pensavamo in bene e in qualche modo la situazione era in piedi. Adesso dal Polo pubblico siamo arrivati in Turchia. Non so. Vediamo. Voglio conoscere Antonio Bene e capire”.

Antonio Bene, 59 anni, Dal 1972 in Fiat. Dal 1990 responsabile dello sviluppo dei prodotti per il segmento C e D tra cui Bravo/Brava “Auto dell’anno” 1996. Ha lavorato in Ferrari/Maserati, Tofas e dal 2004 ricopre l’incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Elasis. Ora guida la IIA

Cosa gli chiederà?

“Voglio, come tutti, avere un quadro più chiaro. Cioè se gli accordi li fai in Italia va benissimo. Potrebbero realmente riprendere la produzione qui se investono. Altrimenti vedremo. Per quanto riguarda la nazionalizzazione, francamente ci credo poco. Penso obiettivamente sia difficile”

Intanto i terreni in valle Ufita valgono oro… ci sarà la ZES. Che sarà dello stabilimento Ex Irisbus sostanzialmente vuoto e inattivo?

“Lì ci sono terreni vuoti dove in quello stabilimento non si può realizzare altro che autobus. Oltre il sito ci sono 60 ettari di terreni che abbiamo chiesto passino nella disponibilità dell’ASI. In questo modo si possono rendere disponibili i lotti per nuovi investitori che ovviamente si vanno ad affiancare alle realtà preesistenti”.

L’ingresso ai vecchi uffici avellinesi del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Avellino, l’Asi

Pensa ad una convivenza posibile tra IIA e altro?

“Sì, oltre gli autobus si deve fare molto altro. Non ‘al posto di’ ma ‘oltre’. Se poi mi vengono a dire che lì mai più saranno prodotti pullman perchè non servono, allora tutto cambia.  Spero e voglio conoscere Antonio Bene e parlarci per capire”.

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