Convegno al Convitto Nazionale Pietro Colletta di Avellino (12 aprile 2014): da sinistra: Generoso Picone, Nicola Mancino, Gianni Festa, Francesco Barra e Giovanni Acocella

Nel primo anniversario della scomparsa, ad Avellino si ricorda la figura del professore Giovanni Acocella. L’A.R.E.C., l’associazione degli ex Consiglieri regionali presenta l’iniziativa «Giovanni Acocella: un uomo di scienze al servizio delle Istituzioni», un momento di incontro e di confronto per ricordare il professor Acocella che si terrà venerdì 14 dicembre, alle ore 15:30, presso l’Auditorium Convitto nazionale «Pietro Colletta» di Avellino.

L’Arec tratteggia in questa sede la figura di un uomo delle istituzioni, che con il suo pensiero ha contribuito al progresso della provincia di Avellino.

Esponente di primissimo piano del Partito socialista italiano sia ad Avellino che in Campania, consigliere provinciale negli anni 60, consigliere regionale, assessore e presidente del Consiglio regionale tra il 1975 e il 1985. Questo il profilo del professore Giovanni Acocella, nato a Calitri nel 1932 e venuto a mancare all’età di 85 anni lo scorso 18 dicembre 2017.

Socialista appassionato ma anche stimato professore di Matematica e Fisica, nella sua ultima pubblicazione, edita da Guida Napoli, Acocella aveva condensato la sua esperienza politica in una pubblicazione dal titolo: «Senza fiato» una «cavalcata di mezzo secolo nell’Italia repubblicana» nel quale ripercorreva gli ultimi cinquant’anni di storia intrecciando le vicende nazionali con quelle della sua Irpinia.

I saluti istituzionali saranno affidati al presidente dell’A.R.E.C Vincenzo Cappello, alla direttrice scolastica del Convitto nazionale Maria Teresa Brigliadoro, e del presidente del Consiglio regionale della Campania Rosetta D’Amelio. Saranno loro ad introdurre gli interventi e le testimonianze di personalità illustri della politica e del mondo delle professioni quali l’onorevole Carmelo Conte, l’ex presidente della Provincia di Avellino Luigi Gesù Anzalone, l’onorevole Cosimo Sibilia, il notaio Concetta De Vitto, gli avvocati Carmine Iodice e Stefano Sorvino e l’onorevole Marco Di Lello.

Il momento delle relazioni sarà invece affidato al professore Modestino Acone, già senatore con il PSI e all’ex presidente del Senato Nicola Mancino. A tenere le fila dei ricordi rivolti al professor Giovanni Acocella ci penserà il giornalista Generoso Picone. L’associazione degli ex Consiglieri Regionali ricorda in questa sede la presentazione del libro “Senza fiato. Cavalcata di mezzo secolo nell’Italia repubblicana” presso il Convitto Nazionale Pietro Colletta di Avellino (12 aprile 2014) con uno scatto. Nella stessa sede si svolgerà il convegno per ricordare il professor Acocella.

Giovanni Acocella (foto de Il Giornale dell’Irpinia)

GIOVANNI ACOCELLA, IL PROFILO. Giovanni Acocella, Calitri 2/07/1932 – Avellino 18/12/2017, si è laureato in Fisica nel 1958 presso l’Università di Napoli. Docente negli Istituti superiori di Matematica e Fisica (ha terminato la carriera di docente presso il
Liceo Classico Pietro Colletta di Avellino), è stato Ricercatore presso il Dipartimento di Fisica
dell’Università di Napoli (fino al 1975).

Attività di Partito e incarichi istituzionali. Segretario Provinciale PSI 1965-1968; Co-Segretario Regionale PSI 1978-1981 (con Nicola Scaglione e Antonio Tibaldi). È stato Consigliere comunale aCalitri dal 1970 al 1975. Consigliere Provinciale dal 1961 al 1970, è stato Assessore Provinciale dal 1962 al 1964 (con Nicola Mancino – Presidente Angelo Scalpati). Di nuovo Assessore Provinciale (Presidente Anzalone) dal 1995 al 1998.
Eletto Consigliere Regionale, dove è stato dal 1975 al 1985, con le funzioni di Capogruppo Consiliare PSI 1975-1976, Assessore all’Urbanistica 1977-1979 (durante il suo
assessorato fu elaborato ed approvato il primo piano paesistico e territoriale per la salvaguardia della penisola sorrentina e della costiera amalfitana). Vice-Presidente Giunta Regionale Campania 1976 (Presidente Nicola Mancino – poi facente funzioni per effetto delle dimissioni del Presidente candidatosi con successo al Senato della Repubblica – , fino alla nomina di Gaspare Russo). Presidente della Commissione Regionale per la Ricostruzione post-sisma 1981-1983. Presidente del Consiglio Regionale 1983-1985 (dal 30/09/1983)
È stato anche Presidente della Camera di Commercio di Avellino dal 1974 al 1982.

Pubblicazioni di politica e storia.
1982 – Di là dalle rovine (Edizioni Guida Napoli)
Il testo affronta i temi della rinascita post-sisma nella cornice politica ed istituzionale della Campania e del Mezzogiorno d’Italia, attraverso illustri scritti, testimonianze ed interventi attraverso i quali l’autore ha manifestato un contributo all’ampio dibattito aperto sulla stampa e nelle sedi rappresentative.
1989 – Notabili, istituzioni e partiti in Irpinia. Quarant’anni di vita democratica (Edizioni Guida Napoli) La struttura narrativa della trattazione affonda le radici nella storia dei quarant’anni successivi alla seconda guerra mondiale, in cui le forme rappresentative irpine, fondate sui notabili e sulle clientele, immobili dall’epoca di Francesco De Sanctis, sono state progressivamente sostituite dal sistema dei partiti di massa, più o meno moderni a seconda dell’intensità dei rigurgiti del passato. Nel volume si offre una sintesi sistematica dei fatti politici, un flash diretto sugli uomini e sulle istituzioni della provincia e sul loro intreccio frequente con gli eventi nazionali e regionali, un itinerario guidato in una realtà tipica del profondo Sud tra un dopoguerra e un dopo terremoto, nella quale affiorano le specificità di una provincia originale e ricca di energie.
2003 – La terra dell’Osso (Mephite Editore)
La pubblicazione costituisce un omaggio dell’autore a uno dei più grandi meridionalisti del mezzogiorno (Manlio Rossi Doria) e un contributo alle analisi e alle strategie di sviluppo nel terzo millennio attraverso la valutazione delle ricadute, degli obiettivi e dei risultati del cosiddetto “Piano di sviluppo per l’Irpinia” elaborato proprio da Rossi Doria.
2012 – Senza fiato. Cavalcata di mezzo secolo nell’Italia repubblicana – Edizioni Guida Napoli. Il libro di storia vissuta descrive i principali avvenimenti e le trasformazioni, dai primi anni della Repubblica al periodo attuale, a livello nazionale e regionale. Fanno da corona i riflessi in una provincia del Mezzogiorno interno, l’Irpinia. La scelta di questo luogo, in cui è nato e vissuto l’autore, non è casuale. Offre un osservatorio privilegiato per avere un’idea della portata dei mutamenti. In pochi decenni si sono verificati cambiamenti secolari, passando all’era dell’informatica da condizioni quasi ottocentesche. Nel libro non sono descritti solo gli eventi politici ma anche i principali mutamenti nell’economia, nei costumi e nel modo di vivere. La cavalcata del tempo non è più di pochi decenni ma di secoli. Ecco perché alla fine si resta… Senza fiato.
Numerose pubblicazioni in materia scientifica tra cui:
2002 – Il chimico dei fantasmi (Mephite Editore)
L’autore ha ridato alla luce, con forma semplice e discorsiva, il Diario di Oscar D’Agostino, chimico irpino componente del Gruppo di via della Panisperna, che annoverava tra i componenti illustri scienziati quali Fermi, Segre, Amaldi, Trabucchi, Rasetti, Maiorana e Pontecorvo. Il Diario faceva parte della Donazione che la vedova D’Agostino fece all’Istituto Tecnico per Geometri a lui intitolato ad Avellino.
Giovanni Acocella è salito alla ribalta nazionale per essere stato l’autore del ritrovamento (nella biblioteca dell’Istituto D’Agostino, tra i documenti che facevano parte della citata Donazione) dei quaderni scritti a mano da Enrico Fermi, in cui venivano riportati i primi studi sulla scissione dell’uranio che avrebbero di lì a poco costituito la base scientifica per la realizzazione della Bomba Atomica.

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