La Irondom di Chiusano San Domenico ha brevettato il cappotto ‘anti lapilli’ per le abitazioni e gli edifici pubblici dell’area del vesuviano e circostante ai Campi Flegrei, che consentirebbe l’evacuazione in tempi ragionevoli in caso di pericolo e di eruzioni dei vulcani.

Lo ha annunciato Alfonso Mastantuoni, leader dell’azienda, alla Conferenza Internazionale di Napoli sulla sostenibilità e la resilienza nella zona rossa, che ha richiamato l’attenzione della comunità scientifica internazionale sul rischio di una ripresa della attività vulcanica nell’area.

LA TERRA HA TREMATO A OTTAVIANO. Nel frattempo, l’Ingv ha registrato una scossa di magnitudo 2.4  a mezzanotte e 42., con epicentro a 5 chilometri da Ottaviano, sotto il Vesuvio, a una profondità di appena due chilometri.

Zona rossa del Vesuvio

IL PROGETTO. “Esiste la possibilità di un investimento per le case che insistono nella zona rossa del Vesuvio e Campi Flegrei: si tratta di un progetto che riguarda il rivestimento con cappotti termici anti lapilli che stiamo brevettando per consentire l’evacuazione della popolazione in caso di pericolo” annuncia Mastantuoni, imprenditore di Avellino che ha investito a Chiusano San Domenico nell’apertura della Irondom.

“Ci vorranno due mesi per ottenere il brevetto: il prodotto già c’è e stiamo cercando di mettere insieme tutte le procedure necessarie. L’azienda sta sviluppando la ricerca con l’Università Federico II e si appresta a candidare la proposta alla Regione Campania, per ottenere il finanziamento europeo”, spiega il Presidente Mastandrea.

Alfonso Mastantuoni, Irondom

Ad oggi il leader della Irondom non è in grado di azzardare una quantificazione sull’investimento, in quanto risulta necessario un censimento della popolazione, delle unità abitative e degli edifici pubblici. L’azienda è impegnata in un ambizioso progetto di lavorazione a secco, che di fatto replica “il metodo americano” relativo alle costruzioni. “Stiamo incentivando le nuove costruzioni a secco, che sono ad alta efficienza sismica e termica, ma soprattutto sono a consumo zero” annuncia.

Il progetto di messa in sicurezza del patrimonio abitativo nell’area del Vesuvio rientra nell’attenzione che la comunitá internazionale sta riservando alle potenziali attività vulcaniche di Napoli, stretta in un sistema complesso che si estende fino al mare.

Info | IL SITO DELLA IRONDOM

La Conferenza di Napoli ha avuto luogo peraltro proprio nelle ore precedenti lo sciame sismico di bassa intensità che ha interessato l’area del Vesuvio sabato. Le scosse si sono concentrate in particolare tra le ore 8 e le 12, con magnitudo molto bassa tranne quella delle 10.11 che ha raggiunto la magnitudo 2 con epicentro a 1,52 km di profondità. SI tratta di scosse che rientrano nella normale attività del vulcano e non sono stati registrati danni a cose o persone.

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