Nella provincia di Avellino prende forma un Distretto del Vino grazie alla iniziativa delle tante imprese e degli operatori. Ma questa straordinaria capacità delle aziende agricole deve molto alla tradizione enologica dell’Istituto Agrario “Francesco De Sanctis”, voluto dal Ministro e letterato che a lui deve il nome moderno. Con il convegno organizzato questa mattina ad Avellino, il “De Sanctis” rinnova la sua vocazione all’innovazione metodologica presentando una ricerca che potrebbe aprire nuove frontiere alle potenzialità competitive della provincia di Avellino in campo enologico.

I vitigni resistenti a malattie e intemperie, in particolare al mutamento del clima, sono una condizione essenziale per lo sviluppo di un distretto enologico in provincia di Avellino nel contesto del Mezzogiorno. Occorre investire nella ricerca applicata all’industria del settore, per garantire un futuro competitivo alle imprese. Di qui il focus di oggi, dal titolo: “Nuovi vitigni docg resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici”. Realizzato in collaborazione con l’Istituto Agrario “De Sanctis” di Avellino, è organizzato dalla Associazione Mater.ia. irpinia, turismo e territorio di Avellino. L’evento ha avuto luogo nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Agrario “De Sanctis”.

Secondo i promotori dell’iniziativa, «l’introduzione di vitigni resistenti è fondamentale per una maggiore ecologicità, forte riduzione dei trattamenti da fare in vigneto con un minore compattamento dei suoli, e maggiore economicità dell’attività viticola».

Pietro Caterini, dirigente scolastico dell’Istituto Agrario F. De Sanctis di Avellino

Dal convegno un messaggio alle rappresentanze istituzionali, alle aziende e agli operatori. «L’attività di ricerca per i vitigni irpini, avviata qualche anno fa, con il coinvolgimento di tutti gli attori del settore, può essere intensificata e dare esiti positivi nel prossimo futuro, con l’intento di creare uno sviluppo del territorio sostenibile e responsabile».L’iniziativa vede direttamente coinvolti Loghi con “Mater.ia” e l’istituto De Sanctis, anche: AS.FOR.IN.; Vivai Cooperativi Rauscedo; Assoenologi; AIS; Gal Cilsi; Consorzio Vini d’irpinia

Amministratore della Torricino e presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia

«Il convegno ‘Nuovi vitigni resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici’, è una iniziativa voluta dalla Mater.ia di Avellino, associazione di promozione territoriale dell’Irpinia e della Campania per realizzare uno sviluppo sostenibile e responsabile, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario F. De Sanctis di Avellino, la seconda scuola di viticoltura ed enologia d’Italia, fondata nel 1879», spiegano i promotori. I lavori saranno aperti da Pietro Caterini, Dirigente scolastico Istituto Tecnico Agrario “De Sanctis” di Avellino, e da  Valentina Taccone dell’Associazione Mater.ia irpinia turismo territorio. Interverranno: Cesare Tiberio, dei Vivai Cooperativi Rauscedo Pordenone; Stefano Di Marzo, Presidente Consorzio di tutela dei Vini d’Irpinia; Roberto Di Meo Enologo e Presidente Sezione Campania dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani. Annito Abate, delegato dell’aia, curerà la degustazione dei vini realizzati dai nuovi vitigni.

Un vigneto dell’Istituto De Sanctis di Avellino sulle colline dei Cappuccini

L’ISTITUTO AGRARIO FRANCESCO DE SANCTIS. Ubicato nel cuore della città di Avellino, l’Istituto Tecnico Agrario “Francesco De Sanctis” incarna a pieno titolo il connubio desanctisiano fra risorsa e sviluppo, che con un fardello di 140 anni di storia, occupa il secondo posto ai vertici nazionali della formazione e della ricerca ad indirizzo vitivinicolo enologico. La “Regia scuola enologica” fu fondata nel 1878 dall’allora ministro irpino Francesco De Sanctis, con l’intento di valorizzare l’Irpinia attraverso lo studio e la ricerca nel settore agricolo, per seguire la stessa vocazione agricola del territorio. A 136 anni dalla sua fondazione, la straordinaria intuizione di Francesco De Sanctis è posta a base dei programmi di sviluppo dei prossimi decenni. «Riferimento dell’attività di studio e della vita economica dell’Irpinia, oltre all’offerta didattica, l’Istituto è sempre stato attivo nel campo dello studio e della ricerca, in stretta connessione con il territorio e le sue esigenze di sviluppo». In questo quadro, «il convegno ha l’intento di affrontare e analizzare un tema di grande attualità e importanza e aprire una discussione sullo stato dell’arte della sperimentazione e dell’individuazione di nuovi vitigni DOCG irpini». In particolare, «la sperimentazione e l’introduzione di nuovi vitigni resistenti alle malattie si rende indispensabile poiché i cambiamenti climatici negli ultimi anni hanno costretto i viticoltori ad intensificare i trattamenti, con maggiori costi e forte impatto ambientale che va ad incidere significativamente sulla salute e sulla qualità della vita delle persone».


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