Pd irpino al Nazareno per l’intesa unitaria. “Candidatura in grado di unire”

Atteso dalla segreteria nazionale un atto di responsabilità dei due riferimenti istituzionali a vantaggio del superamento della faida congressuale. Verso una soluzione terza per il nome che dovrà guidare l'ente. I Popolari avevano suggerito un sindaco di uno dei centri urbani maggiori

Questo pomeriggio a Roma i rappresentanti istituzionali del Partito Democratico di Avellino conferiranno con la segreteria nazionale sulla linea da tenere alle prossime elezioni provinciali. Il passaggio è stato imposto dal Nazareno, per assicurarsi la fine della faida interna, nell’interesse della vittoria in Irpinia il 31 ottobre.

Venerdì sera i rappresentanti delle forze di centrosinistra hanno chiesto al Pd disponibilità al confronto ma hanno assicurato il sostegno ad un candidato scelto dai Democratici. I Popolari, guidati da Giuseppe Del Giudice e Nello Pizza, Articolo Uno, coordinato dal consigliere regionale, Francesco Todisco, il Psi di Giuseppe Romano, Più Europa, rappresentato dal sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta, e Davvero, la compagine del consigliere comunale di Avellino, Gianluca Festa, rappresentata al tavolo da Assuntina Iannaccone, saranno parte della coalizione.

Oggi a Roma il responsabile Enti Locali Matteo Ricci prenderà atto della coalizione, che replica la stessa composizione della maggioranza regionale a sostegno del Governatore Vincenzo De Luca, quindi registrerá le posizioni in campo, favorendo la soluzione unitaria finale per quel che riguarda la candidatura. Per il vertice nazionale è essenziale cogliere con compattezza e coesione la vittoria in ogni provincia dove i numeri lo rendono possibile.

Reduci da un biennio con molte sconfitte nelle elezioni amministrative, soprattutto da un 2018 nerissimo nel bilancio delle amministrazioni regionali (dove solo nel Lazio Nicola Zingaretti è riuscito a prevalere su Centrodestra a trazione Leghista e Movimento Cinque Stelle), l’occasione delle elezioni provinciali rappresenta il momento decisivo per segnare una inversione di tendenza almeno nelle roccaforti. Approfittando dei numeri ancora importanti nel sistema delle autonomie locali, il Nazareno punta ad eleggere un congruo numeri di presidenti, base per la futura ripartenza, che le primarie ormai prossime dovrebbero segnare per il Partito Democratico nel Paese.

Delegati dei territori nella sede nazionale del Pd al Nazareno

AVVISO AI RIFERIMENTI ISTITUZIONALI SOLUZIONI IN GRADO DI UNIRE. La riunione di oggi rappresenta un chiaro avvertimento ai riferimenti istituzionali del partito, a partire da Umberto Del Basso De Caro e Rosa D’Amelio. Il Pd nazionale nel chiedere unità e unitarietà si pronuncerà contro ogni tentativo di favorire contrapposizioni. Adunate e fronde da un lato, chiusura al dialogo rispetto alla parte del partito non rappresentata nel gruppo dirigente dall’altro, saranno evidentemente considerati potenzialmente lesivi delle possibilità di vittoria del partito ad Avellino, dove solo la compattezza e l’allargamento alle forze alleate, potrà consentire di superare il fronte crescente di sostenitori del centrista Domenico Biancardi, espressione del Centrodestra. I Cinque Stelle sono pronti con i propri voti a fare un altro sgambetto al Pd irpino, dopo quello di Avellino nel ballottaggio per la elezione del Sindaco. In questo quadro, non ci sarà spazio per proseguire sulla scelta del candidato la faida congressuale dei mesi scorsi. I due fronti contrapposti dovranno fare un passo indietro, a vantaggio di una soluzione terza. Se Beniamino Palmieri, che venerdì ha incontrato amministratori locali e dirigenti, ha chiarito pubblicamente che non agirà mai al di fuori della unità politica del Pd irpino, si dice che anche le altre opzioni venute fuori nei mesi scorsi potrebbero responsabilmente cedere il passo di fronte ad una soluzioni terza, in grado di corrispondere alle sollecitazioni venute in questo senso dagli alleati. I Popolari con Del Giudice avevano, infatti, suggerito la strada di un sindaco Pd espressione di uno dei maggiori centri urbani dopo Avellino, Ariano e Montoro. Da Roma il Pd irpino dovrà tornare con una proposta su cui ottenere il via libera al tavolo della coalizione entro le prossime ore, per poter depositare giovedì mattina prima di mezzogiorno, alla scadenza ultima per le candidature, la propria lista unitaria.

VIA TAGLIAMENTO: IL PARTITO VA AVANTI. «Il nostro partito sarà in campo per le elezioni provinciali con una nostra lista, con il nostro simbolo e con una coalizione di centrosinistra forte. Per questo abbiamo lavorato in questo mese». Con una nota diffusa nel pomeriggio, il Partito Democratico provinciale attraverso la segreteria provinciale del PD irpino tende a rassicurare sull’epilogo del confronto in corso nel partito, dentro e fuori. «Il percorso messo in campo dalla segreteria provinciale in queste settimane per costruire alleanze, liste e candidature per le elezioni provinciali è stato trasparente, partecipato, condiviso e, soprattutto, incentrato a costruire unità all’interno del Partito per gettare le basi di un centro sinistra forte. Ci sono stati incontri e audizioni con tutti i sindaci democratici, si sono svolti in questi giorni incontri territoriali con gli amministratori locali per ascoltare e per discutere di come rimettere in piedi un progetto credibile e vincente. Abbiamo iniziato le interlocuzioni con gli alleati ripercorrendo lo schema del centro sinistra».

Entro domani l’accordo politico dovrà essere sancito nella coalizione con l’accettazione del programma e del suo garante, il candidato unico che si contrapporra a Domenico Biancardi, che nel segreto dell’urna potrebbe trovare anche il sostegno pentastellato.


LE POSIZIONI IN CAMPO

Palmieri: “Non c’è nessuno strappo. Serve il confronto su questioni concrete”

Elezioni provinciali, D’Amelio: “Decide il Pd irpino. Chi non ci sta è fuori dal partito”

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