Ospedale Ariano: Savino lascia.
Vozzella in corsa per la Direzione

Il direttore sanitario dell'Ospedale Sant'ottone Frangipane lascia il suo ruolo. Inizia il toto nomi sul successore. Apre un nuovo reparto.

Ariano Irpino – Cambiamenti al Sant’Ottone Frangipane. A partire dal vertice. Il direttore sanitario Oto Savino a giorni lascerà l’ufficio del piano terra dell’ospedale arianese per sopraggiunti limiti di età.

Scatta la corsa al toto nomi rispetto al sostituto. Che potrebbe essere donna. Ufficialmente nessuna informazione in merito. Quel che si vocifera è che potrebbe succedergli la dottoressa Emilia Anna Vozzella, attualmente direttore sanitario presso gli uffici in via degli Imbimbo. Pure indiscrezioni. Oto Savino lascia una struttura che rappresenta un importante riferimento per la provincia di Avellino e per il bacino compreso tra l’Ufita e il Miscano il cui raggio d’azione spinge più in là fino al confine con la Regione Puglia.

Il Direttore Sanitario dell’Asl Avellino, Emilia Anna Vozzella

Alla sua persona vanno additate tante battaglie, difficoltà e grandi soddisfazioni. Dalla chiusura (e successiva riapertura) del Servizio di Immunoematologia e Trasfusione, alla lotta faticosa per rincorrere la radioterapia. Poi la vittoria per il parto indolore e il pressing, purtroppo fallimentare, contro il declassamento a presidio di base. Di tanto in tanto è emerso pure il problema posti letto sebbene non abbia mai raggiunto livelli di allarme.

La struttura vanta, tra le altre, due eccellenze: cardiologia e gastroenterologia. L’ultima conquista in ordine cronologico riguarda l’apertura di un nuovo reparto: la lungodegenza. Qualche assunzione e nuovi acquisti arredi. Tutto rinvenibile dallo storico dell’albo pretorio dell’ASL. La lungodegenza fa riferimento alla cura e quindi al ricovero di malati, spesso anziani e non autosufficienti, affetti da patologie croniche che necessitano di un trattamento terapeutico costante. Una possibilità tra l’altro per quanti dopo un intervento chirurgico hanno bisogno di un percorso in grado di garantire il recupero completo del paziente.

L’apertura del reparto, già anticipata nei mesi scorsi, dovrebbe concretizzarsi entro le ultime settimane di settembre. Nessuna dichiarazione da parte di Oto Savino che preferisce aspettare il taglio del nastro. Altro segno positivo sotto la direzione sanitaria di Oto Savino (e la firma del direttore Maria Morgante) riguarda lo stanziamento di fondi (recuperati da immobilizzazioni materiali) per la realizzazione di un “Centro di Prima assistenza psicologica – percorso rosa”. Un servizio in risposta al fenomeno della violenza sulle donne.

Due piccoli grandi traguardi dunque per Oto Savino che pure ha coltivato e perseguito obiettivi ancora più ambiziosi per il presidio del tricolle ben preservando, con fatica, tutto il preesistente. Un lavoro complesso che ha dovuto fronteggiare la crescita esponenziale della domanda da parte degli utenti, la carenza di fondi e una situazione per così dire “congiunturale” non proprio in linea con la larga forbice di esigenze presenti nella sanità campana. A più livelli e un pò in tutte le strutture presenti sul territorio. Il capo del Sant’Ottone lascia in eredità una realtà che vuole crescere e potenziarsi nella varietà delle prestazioni e nell’organico.

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