Misure speciali per il focolaio di Ariano, appello dei consiglieri comunali

«DIFENDIAMO IL NOSTRO DIRITTO ALLA SALUTE». I rappresentanti cittadini eletti lo scorso anno inoltrano il "Documento Unitario Emergenze Frangipane" alle diverse Istituzioni e Autorità di competenza, chiedendo interventi adeguati alla condizione di quarantena sanitaria riconosciuta dalla Regione Campania. La lettera

L'aula del Consiglio di Ariano Irpino

I consiglieri comunali eletti nel 2019 chiedono misure speciali per il focolaio di Ariano. Con una lettera aperta firmata da tutti i rappresentanti dell’assemblea cittadina chiedono a nome della cittadinanza con un drammatico appello un intervento adeguata alla dichiarazione di zona rossa, giustamente imposta alla luce del contagio riscontrato. Sottolineando che «ad Ariano i positivi rappresentano circa lo 0,3% della popolazione, in provincia di Napoli siamo allo 0,016 %; grosso modo, venti volte in più», sollecitano un intervento prioritario rispetto ad altri territori meno colpiti a tutela di una popolazione cui su riconosce il massimo senso di responsabilità di fronte all’emergenza epidemiologica. Con il “Documento Unitario Emergenze Frangipane”, inoltrato alle diverse Istituzioni e Autorità di competenza, i consiglieri comunali sollecitano un rafforzamento dell’ospedale a beneficio della comunità locale martoriata da affetti e decessi, garantendo il diritto alla salute e al servizio sanitario di chi invece non è positivo al Covid-19 ma necessità di cure per altre patologie o cronicità. I consiglieri riportano il link Facebook: https://www.facebook.com/franza.enrico/posts/645701085974424. Di seguito il testo della lettera con cui si chiedono, pertanto, misure speciali per il focolaio di Ariano.


 

Documento Unitario Emergenze Frangipane

Documento firmato da Franza Enrico, Manduzio Raffaela, Cusano Generoso, Della Croce Antonio, Gambacorta Domenico, Gambacorta Filomena, Grasso Carmine, Iuorio Mario, La Vita Giovanni, Mazza Emerico Maria, Orsogna Luca, Puopolo Giovannantonio, Puorro Federico, Puorro Pasquale, Ruggiero Carmine, Zecchino Ettore I Indirizzato al Presidente Della Regione Campania Alla Protezione Civile, al Prefetto, al Commissario Prefettizio, al Direttore Generale ASL

Il presidio ospedaliero Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino

La comunità arianese, attraverso i sottoscritti rappresentanti, intende anzitutto esprimere il cordoglio per le vittime, la solidarietà ai malati ed il ringraziamento a sanitari, volontari e forze dell’ordine che tanto si stanno impegnando in queste ore tristi e convulse. Non abbiamo alcuna volontà polemica, chiediamo soltanto una considerazione adeguata alla peculiare gravità della condizione della Città, sollecitati da appelli drammatici che arrivano da cittadini esposti a rischio che non si sentono abbastanza tutelati. La situazione di anomala estensione del contagio da Coronavirus [Covid-19] nella nostra città, che ha giustificato l’emissione dell’ordinanza n. 17 in data 15.3.2020 del Presidente della Regione, richiede – a nostro avviso – da parte delle autorità una attenzione particolare che tenda a riportare tale situazione nell’alveo della ordinarietà regionale, laddove invece ad Ariano e nell’arianese continuano a registrarsi percentuali di positivi, in rapporto ai residenti, analoghe soltanto a quelle registrate nelle più martoriate province della Lombardia. Ad Ariano i positivi rappresentano circa lo 0,3% della popolazione, in provincia di Napoli siamo allo 0,016 %; grosso modo, venti volte in più!

La sede della Diocesi arianese nel cuore della città

Le ragioni poste a base di quella ordinanza richiedono che all’interno della zona interdetta a qualsiasi spostamento si adottino misure ulteriori, dando priorità – anche rispetto a territori meno colpiti – all’approfondimento delle indagini epidemiologiche, alla piena e pronta funzionalità dei mezzi di soccorso, all’estensione della esecuzione di tamponi a tutti i sanitari ed alle persone venute in contatto con i malati, alla fornitura di adeguati dispositivi di protezione a tutti gli addetti ai servizi di pubblica utilità, a cominciare dall’ospedale. Non è egoismo campanilistico, ma la logica conseguenza di un provvedimento straordinario cui devono conseguire comportamenti non ordinari. In tale ottica, la zona “Covid” allestita nell’ospedale di Ariano Irpino dovrebbe essere almeno in parte riservata ai residenti nel territorio di ordinaria utenza dell’ospedale stesso: i dati statistici fanno presumere una maggiore richiesta proveniente da questo territorio e sarebbe opportuno limitare al massimo la mobilità degli infetti, sia in entrata che in uscita. Inoltre, va garantito un minimo di funzionalità dell’ospedale per gli utenti che hanno bisogno di cure non legate all’emergenza da coronavirus, garantendo percorsi superati e sicuri ai pazienti dializzati ed oncologici.

Il Comune di Ariano Irpino

Ad Ariano non vi è stato alcun particolare comportamento irresponsabile, né tantomeno nessuno si è sottratto ai propri doveri. La disciplina e la compostezza che stiamo dimostrando, di cui ha dato atto il Commissario Prefettizio, richiedono adeguate risposte. Una volta chiuso il territorio perché presenta una situazione eccezionale, bisogna che le Autorità agiscano al suo interno in maniera altrettanto eccezionale; ma finora di eccezionale vi è soltanto l’atteggiamento della popolazione. Si diffonde la percezione di abbandono: invitiamo le istituzioni tutte a svolgere il proprio ruolo fino in fondo.


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