‘Sulla IIA lo Stato ha vinto la scommessa’, i Ministri: la sfida è l’elettrico. Fiom: ora al Mise

A Flumeri una delegazione del Mise con il titolare del dicastero Stefano Patuanelli e il suo predecessore Luigi Di Maio accompagnati dall'Amministratore Delegato di Invitalia Domenico Arcuri hanno visitato la fabbrica di Valle Ufita. Confermato l'impegno pubblico nell'Industria Italiana Autobus e la prospettiva strategica sull'elettrico. Ma il sindacato chiede garanzie sul piano del consolidamento societario

'Sulla IIA lo Stato ha vinto la scommessa', i Ministri: la sfida è l'elettrico. Fiom: ora al Mise

Sulla IIA lo Stato ha vinto la scommessa, hanno affermato i Ministri dello Sviluppo Economico e degli Esteri, Stefano Patuanelli e Luigi Di Maio, oggi in visita negli stabilimenti di Flumeri. Presente il Sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, ha partecipato al sopralluogo in fabbrica Domenico Arcuri, l’Amministratore Delegato di Invitalia, che fino alla prossima estate resta un socio della nuova Industria Italiana Autobus. I Ministri hanno sottolineato il successo di una azienda che ha una solida trazione pubblica e che, almeno fino ad ora, non ha sentito la mancanza di un nuovo socio (privato), benché originariamente previsto. Ma la visita dei Ministri non è stata solo un fatto formale. Il Ministero dello Sviluppo Economico, presente con Giorgio Sorial, vice capo di gabinetto del Mise, ha cvoluto rendersi conto della situazione di uno dei due stabilimenti italiani della IIA. Decisivo l’incontro con la delegazione di rappresentanti sindacali e di lavoratori per saggiare il clima in cui la ripresa produttiva sta maturando. C’è molto da fare, dal riassetto della fabbrica, all’aggiornamento degli obiettivi strategici, che incrociano la necessità di realizzare una sfida importante pe l’industria italiana sull’elettrico anche nel trasporto collettivo. «L’azienda ha compiuto importanti passi in avanti grazie anche al sacrificio e all’impegno messo in campo da tutte le lavoratrici ed i lavoratori che ha permesso la ripresa produttiva dello stabilimento e l’apertura a nuove assunzioni», hanno sottolineato le rappresentanze sindacali presenti della Fiom Cgil, dalla Rsu Silvia Curcio al segretario provinciale Giuseppe Morsa.

Nella IIA lo Stato torna in fabbrica. A Flumeri assunzioni per ora solo interinali

PATUANELLI: «SULLA IIA LO STATO HA VINTO LA SCOMMESSA, ORA AVANTI PER LA SFIDA SULL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA». I Ministri al termine della visita allo stabilimento sono stati chiari su due punti. Il primo riguarda la presenza dello Stato, che proseguirà anche con Invitalia. Il giro sul bus prodotto a Flumeri ha fornito una immagine plastica dell’impegno che il Ministero intende profondere nell’arco di un 2020 che viene considerato decisivo per le sorti di questo ritrovato marchio. Il secondo fa riferimento alla necessità di guardare oltre alle commesse di enti pubblici locali. Il Ministro degli esteri Luigi Di Maio, che da titolare del Mise ha avviato il rilancio della IIA, lo ha sottolineato. La prospettiva è la competizione sui mercati internazionali. Si è ribadita la fiducia nell’eccellenza di una azienda che ha trent’anni di know how nel suo personale, destinato ad ampliarsi con le nuove assunzioni. Stefano Patuanelli ha garantito che lo Stato non uscirà dal capitale sociale,. ma servono soluzioni per far ripartire investimenti ambiziosi. I Ministri hanno confermato l’impegno del Governo alla reindustrializzazione attraverso investimenti per lo sviluppo di una nuova mobilità e quindi di tecnologie a basso impatto ambientale. Nel segmento dei bus elettrici e ibridi «Industria Italiana Autobus dovrà avere un ruolo centrale», hanno affermato.

Giuseppe Morsa, segretario provinciale della Fiom Cgil

FIOM CGIL: «OCCORRE UN PATTO ISTITUZIONALE NAZIONALE E LOCALE». A questo proposito la Fiom in particolare chiede uno scatto in avanti. «Il lavoro messo in campo dal Ministero dello Sviluppo Economico e dai vertici aziendali, di concerto con le organizzazioni sindacali, deve proseguire per consolidare l’azienda e garantire un futuro produttivo», hanno affermato i rappresentanti presenti. «Devono essere compiuti i lavori di ammodernamento delle linee di produzione e dello stabilimento, ma occorre urgentemente investire su ricerca e sviluppo e sulle nuove tecnologie per permettere all’azienda di poter competere con i player internazionali». Per questa ragione, la Fiom ha chiesto una riunione urgente presso il Ministero dello Sviluppo Economico. «È necessario fare sistema tra le Istituzioni nazionali e locali affinchè ci siano gli investimenti necessari e si possano creare sinergie utili a far decollare il progetto ambizioso della creazione del polo per la costruzione degli autobus in Italia, che deve garantire anche il consolidamento dell’indotto», hanno dichiarato Simone Marinelli, coordinatore nazionale di Industria Italiana Autobus per la Fiom-Cgil e Giuseppe Morsa, segretario generale della Fiom-Cgil di Avellino.


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