Soccorso alpino e speleologico, riconosciuta in Campania la pubblica utilità

Via libera in Consiglio regionale alla norma. Soddisfazione del primo firmatario Vincenzo Alaia: «Un risultato importante e necessario per una realtà a forte rischio come quella campana». La Presidente del Consiglio Regionale, Rosetta D'Amelio: «Così su premia l’elevata competenza dei volontari»

Vincenzo Alaia e Rosetta D'Amelio

La pubblica utilità del Soccorso alpino e speleologico è riconosciuta dalla legge in Campania. Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la legge per il “Riconoscimento e potenziamento per il soccorso in ambiente impervio” presentata dal Consigliere Enzo Alaia, primo firmatario, insieme ai colleghi di gruppo Zannini e Schiano, con Rosetta D’Amelio tra i firmatari. La legge, che ha come obiettivo il riconoscimento della funzione di pubblica utilità delle attività svolte dal Soccorso Alpino e Speleologico della Campania, è stata approvata dal parlamentino di Santa Lucia con voto unanime. «Obiettivo di questa legge è potenziare ed ottimizzare il sistema della Protezione civile nella gestione delle emergenze di soccorso nelle aree montane ed impervie», spiega Alaia. «I terremoti che hanno colpito il nostro Paese in questi ultimi anni e l’elevato rischio sismico della nostra Campania, hanno posto via via di più l’esigenza di creare un rapporto di diretta collaborazione tra la Regione e il Soccorso Alpino e Speleologico Campano», si legge in una nota diffusa nel pomeriggio. «Questa articolazione regionale del Corpo Nazionale determinata dalla nuova normativa servirà alle attività di soccorso e prevenzione degli infortuni legati al turismo e allo sport di montagna, alle attività speleologiche, speleo subacquee e  alle attività escursionistiche, culturali e professionali legate all’ambiente montano o impervio che sia». Per il consigliere regionale si tratta di un provvedimento necessario nel contesto di un territorio dalle forti criticità come quello campano. «La nostra regione, considerata la sua morfologia prevalentemente collinare montuosa, con un’aumentata fruizione delle grotte, montagne e sentieri, anche da parte di persone poco esperte, necessitava ormai da tempo di un potenziamento del soccorso in tutti gli ambienti impervi». In questo senso, Alaia definisce quella locale locale «una realtà che può essere definita ‘a rischio soccorso’ e che aveva la necessità di dotarsi di una legge che non solo riconosca le attività del SASC, ma che serva anche a regolarne i rapporti con un’apposita convenzione». Infine, «con la legge approvata, infine, sarà possibile determinare una proficua collaborazione con la struttura competente regionale di Protezione civile».

Soccorso alpino e speleologico della Campania

Per Rosetta D’Amelio è giunto in porto «un provvedimento richiesto da tempo dal Soccorso alpino e speleologico della Campania – CNSAS, da decenni impegnato a supporto del nostro sistema di Protezione civile». Per la presidente del Consiglio regionale della Campania «con questa legge la Regione Campania riconosce la funzione di pubblica utilità delle attività svolte dal Soccorso Alpino e Speleologico della Campania, al fine di potenziare e ottimizzare il sistema della Protezione civile nella gestione delle emergenze di soccorso nelle aree montane e impervie, creando una collaborazione diretta con il Corpo». D’Amelio sottolinea che «per la sua particolare geografia la Campania è uno dei territori italiani a più alto rischio soccorso, ma anche meta di crescente attrattività per appassionati e amatori che scelgono le nostre grotte, le nostre montagne e i nostri sentieri per vivere un’esperienza a contatto con la natura, spesso mettendo a repentaglio la propria vita a causa di comportamenti avventati». Per questo motivo, conclude Rosetta D’Amelio, «era necessaria una legge di potenziamento del soccorso in ambiente impervio che valorizzasse l’elevata competenza dei volontari».


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