Asilo con pochi iscritti, stop tempo pieno: interviene il Comune

Fumata nera dal Provveditorato agli Studi di Avellino, dove ieri una delegazione composta da amministrazione comunale e genitori è stata ricevuta da Rosa Grano. Pasquale Caruso: "I pochi iscritti e un budget ridotto hanno portato alla soppressione del tempo pieno, ma noi non ci arrendiamo"

Comune di Zungoli

A Zungoli salta il tempo pieno all’asilo con pochi iscritti: ora interviene il Comune per  tentare di dare una risposta alle famiglie, che protestano.  Pochi bambini iscritti e un budget ridotto per l’Ufficio Scolastico Provinciale da spalmare su tutte le scuole della provincia. Così la scuola dell’infanzia di Zungoli dovrà rinunciare al tempo pieno. Ma a poco o niente sono serviti i sit in di protesta dei genitori e il pieno sostegno dell’amministrazione comunale guidata da Paolo Caruso, che rivendicano un diritto fondamentale come quello allo studio: l’incontro di ieri presso il Provveditorato agli Studi della Provincia di Avellino alla presenza di una delegazione composta da una rappresentanza di genitori e dal vice sindaco Pasquale Caruso non ha cambiato la situazione. Il Provveditore Rosa Grano ha accolto la delegazione mostrando loro l’evidenza dei fatti: l’istituzione scolastica è costretta a rispettare il budget assegnato e il numero ridotto di bambini iscritti ha inciso sull’assegnazione dei posti degli insegnanti, esonerati dal doppio turno.

Gli uffici avellinesi dell’Ufficio Scolastico Territoriale

La soppressione del tempo pieno alla scuola dell’infanzia è un chiaro campanello d’allarme per l’amministrazione comunale, che teme gravi ripercussioni per l’economia locale e per un ulteriore esodo delle famiglie con bambini piccoli. “E’ ovvio che la soppressone del tempo ha gravi ricadute sulla gestione familiare e comporta gravi problemi ai genitori che lavorano” spiega il vice sindaco Pasquale Caruso, presente all’incontro in Provveditorato. “Le scuole primarie e secondarie come quelle dell’infanzia non possono rinunciare al tempo pieno, utile alla socializzazione e all’approfondimento curriculare” continua.

Scuola dell’Infanzia di Zungoli

“La possibilità di frequentare la scuola dell’infanzia solo in orario mattutino altera gli equilibri di chi lavora, e si innesca una reazione a catena che coinvolgerà inevitabilmente le altre sezioni. Abbiamo le pluriclassi, come tanti altri piccoli paesi che tentano di resistere alla spopolamento e lavorano per ribaltare le cose. Riteniamo che i bambini di Zungoli debbano avere gli stessi diritti dei bambini che vivono nei centri più grandi: è questo quello che viene predicato anche nei convegni sulle aree interne, ma che poi stenta a trovare concreta applicazione” tuona Caruso.

Comune di Zungoli – vista del borgo

Il Comune ‘Bandiera Arancione’ e inserito ‘nell’elenco cartolina’ dei Borghi più Belli d’Italia lavora per mettere in campo strategie tese a incentivare l’economia locale e a favorire le giovani coppie a restare. “Se non siamo in grado nemmeno di offrire i servizi primari, allora non vedo come possiamo impedire un trasferimento di massa ad Ariano Irpino. Ci stiamo impegnando per la ristrutturazione di edifici, creare attività lavorative, e fare in modo di catturare nuovi abitanti. L’indebolimento della scuola è un controsenso” continua.

Scuola

L’APPELLO. Caruso lancia un appello alla politica e chiede un intervento diretto per frenare questo andamento, e cambiare rotta. “Non perdiamo la speranza, anche se il Provveditore ci ha confermato di avere le mani legate e di non poter accogliere la nostra richiesta, nonostante il numero delle iscrizioni dei bambini sia aumentato. E’ necessario andare al di là dei semplici numeri se vogliamo cambiare le cose e dare una speranza ai piccoli paesi, e certo non si può partire dall’eliminazione della scuola. L’eliminazione del tempo pieno alla scuola dell’infanzia ha minato ormai degli equilibri già molto precari, e Zungoli potrebbe fare da apripista per le prossime direttive che coinvolgeranno anche altri comuni”.

Paolo Caruso, sindaco di Zungoli

La preoccupazione di Pasquale Caruso condivisa da tutta l’amministrazione comunale e dal Sindaco Paolo Caruso, riguarda l’indebolimento complessivo dei servizi. La scuola intanto, resta l’unico presidio di civiltà che ha la forza di garantire la sopravvivenza di una comunità. “Bisogna investire sui servizi, non depotenziarli. Il Comune si impegna da tempo per migliorare la mensa scolastica, ha preso contatti con aziende del territorio per promuovere prodotti a km zero e bio” argomenta. “Siamo armati di buone intenzioni e non ci arrendiamo, ma di questo passo non riusciremo a portare avanti la nostra strategia” conclude.


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