Il Premier Conte convoca Whirlpool a Palazzo Chigi per salvare la sede di Napoli e l’indotto

Dopo la grande manifestazione nazionale del 4 ottobre nella vertenza entra il Governo, che domani chiederà alla multinazionale americana di rispettare gli accordi sottoscritti con il Mise nell'ottobre del 2018. L'annuncio a Napoli del Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, ospite del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte

Il Premier Conte convoca Whirlpool a Palazzo Chigi. Si muove il Governo con un proprio tavolo istituzionale per salvare la sede di Napoli. L’annuncio è venuto questa mattina a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, ospite del Governatore Vincenzo De Luca. Nel corso dell’incontro con i cronisti, al termine dell’incontro, il Ministro ha elogiato l’iniziativa del Presidente del Consiglio, sottolineando che l’obiettivo è bloccare la cessione dello stabilimento napoletano da parte della multinazionale americana ad una società svizzera. Provenzano ha rimarcato l’eccezionalità della scelta voluta dal Premier, che non a caso a aperto un tavolo per la Whirlpool a Palazzo Chigi, la sede dove si riunisce il Consiglio dei Ministri. «Il titolare dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, si è mosso bene su una vicenda che vede in gioco interessi prioritari del Paese e della città di Napoli», ha spiegato. Il riferimento è al precedente che il caso Whirlpool potrebbe innescare, avendo deciso in pochi mesi di disattendere l’accordo siglato ad ottobre proprio al Mise in maniera unilaterale, con un’azione consumata proprio mentre un decreto era pronto per superare alcune criticità palesate dai suoi dirigenti. Soddisfatto anche il Governatore Vincenzo De Luca, per il quale la vertenza Whirlpool rappresenta per Napoli e la Campania, considerando il vasto indotto che coinvolge anche l’Irpinia, una priorità in questa fase delicata per l’occupazione e il lavoro nel Mezzogiorno.

A Palazzo Santa Lucia, il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, ha incontrato il Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Nella foto: il briefing con i cronisti al termine dei colloqui istituzionali
«Rientrano alla IIA i cassaintegrati entro dicembre». Fismic: vedremo. Il 9 ottobre tavolo al Mise. Prima convocazione per il nuovo Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli

WHIRLPOOL A PALAZZO CHIGI DOPO L’INTESA TRA IL MINISTRO PATUANELLI E IL SINDACATO NEI GIORNI SCORSI. Lo scorso 4 ottobre i lavoratori dell’indotto Whirlpool irpino hanno partecipato alla manifestazione nazionale convocata in piazza a Roma contro la chiusura dello stabilimento napoletano della multinazionale. Domani il confronto con l’azienda si sposta a Palazzo Chigi, dopo che Ministro e sindacato si sono riunite al Mise per il fare il punto sulla difficile vertenza. «Il Ministro Patuanelli e il sottosegretario hanno fatto proprie le richieste del sindacato» , aveva spiegato Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil Avellino, al termine dell’incontro a Roma. «Ci auguriamo che entro mercoledì l’azienda riesca a sospendere le procedure di cessazione di ramo d’azienda per lo stabilimento di Napoli. Se questo accade fa ben sperare per l’indotto, e siamo in attesa dell’apertura di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio per interessare anche il Governo americano», aveva auspicato. Il tavolo a Palazzo Chigi è arrivato.

Indotto Whirlpool irpino in piazza a Roma contro la chiusura. Da Sant’Angelo dei Lombardi, Montoro e Forino sono arrivati nella Capitale a decine per dire no alla chiusura della produzione di lavatrici in Campania

GRANDE MANIFESTAZIONE IN MATTINATA NELLA CAPITALE. Con gli operai della Whirlpool presenti alla manifestazione nazionale a Roma lavoratori giunti nella Capitale da Sant’Angelo dei Lombardi, da Montoro e da Forino. Sono tre gli stabilimenti irpini che costituiscono l’indotto Whirlpool: Scame Mediterranea, Cellublock e Pasell, una delegazione di operai irpini e alcuni rappresentanti sindacali, tra i quali Franco Fiordellisi, sono presenti al corteo che ha attraversato Roma. Nel giorno in cui gli stabilimenti del Gruppo Whirlpool sono fermi su tutto il territorio nazionale, l’Irpinia è in prima linea per difendere la produzione di lavatrici in Campania. In gioco ci sono complessivamente le 410 persone dello stabilimento Whirlpool di Napoli e le centinaia in forza nelle aziende del vasto indotto campano, tra cui i 200 operai irpini. Sindacato e lavoratori si oppongono all’ingresso di una start up svizzera, la Prs (Passive Refrigeration Solutions), con sede legale a Lugano. Al corteo hanno preso parte i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm, Francesca Re David, Marco Bentivogli e Rocco Palombella, mentre il leader della Cgil, Maurizio Landini, dovrebbe intervenire.

Crisi Whirlpool al tavolo del Mise a Roma

MISE IN PRESSING DAL 17 SETTEMBRE. Il Mise aveva riconvocato Whirlpool lo scorso 17 settembre tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico per salvare la sede di Napoli, tornata clamorosamente in discussione dopo la crisi di governo l’8 agosto. Il nuovo Ministro Stefano Patuanelli ha tentato di bloccare la fuga in avanti della multinazionale americana, che si era sganciata dagli accordi raggiunti con il predecessore Luigi Di Maio, annunciando di essere pronta a passare la mano a Napoli ad un altro investitore. Whirlpool lo scorso 5 settembre aveva addirittura convocato autonomamente il sindacato per il 16, «per condividere importanti aggiornamenti relativi allo stabilimento di Napoli», giustificando l’iniziativa data  «l’assenza di una prossima convocazione del tavolo in sede ministeriale» e «al fine di dare al più presto un futuro sostenibile ai 410 lavoratori di Napoli». Il Ministro Stefano Patuanelli, insediato da pochi giorni, riporta la vertenza al tavolo istituzionale, ripartendo dal cosiddetto “decreto Di Maio”, bocciato a sorpresa dagli americani non appena caduto il Governo, quando si è capito che non sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei tempi stabiliti, cioè entro il 28 agosto. Ora con questa mossa il nuovo Governo riapre la partita, rimettendo in discussione tutto, anche gli incentivi accordati ad ottobre 2018.


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