La crisi di Whirlpool a Napoli all'esame del Mise. Al tavolo ministeriale il futuro dello stabilimento di Napoli e dell'indotto in Campania che coinvolge l'Irpinia

Sì alla norma per Whirlpool a Napoli, ma “salva intese”. Per Scame, Pasell e Cellublok operanti nell’indotto irpino della multinazionale americana sarà un Ferragosto di attesa. Si dovrà attendere la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale il 28 agosto per avere la certezza. Dal Governo la norma per salvare Whirlpool a Napoli è arrivata. Il plafond scritto per garantire continuità all’industria degli elettrodomestici a Napoli prevede uno stanziamento di 10 milioni nel 2019 e di 6,5 nel 2020. Per Scame, Pasell e Cellublok, le aziende dell’indotto irpino, così come per le altre fabbriche nel casertano, la norma potrebbe definitivamente chiudere la vertenza avviata in questi mesi, ma lo si saprà a fine mese L’Irpinia spera. In particolare a Sant’Angelo dei Lombardi dove nei giorni scorsi si è tenuta una riunione della Scame, che ha visto la partecipazione della Amministrazione comunale con il Sindaco Marco Marandino. La norma salva Whirlpool rientrerà all’interno del decreto su “Tutela del lavoro e risoluzione di crisi aziendali”, sul tappeto anche per i cosiddetti Rider, che da oltre un anno attendono dal Governo una risposta alla loro domanda di tutele e diritti. Il decreto esaminato dal Consiglio dei Ministri in serata contiene misure dedicate a risolvere alcune importanti vertenze industriali in atto in diverse zone del Paese. I 10 milioni di quest’anno andrebbero ad aggiungersi ai 50 complessivi negli ultimi cinque anni per il Gruppo (17 dei quali erano destinati al sito napoletano nei progetti presentati), a valere su un budget di investimenti industriali che ammontava a 250 milioni.

Il manifesto pubblicitaria della Whirlpool riscritto dagli operai, che protestano contro quello che vedono un concreto rischio di chiusura dello stabilimento

Tra gli altri provvedimenti, tutele rafforzate per gli iscritti alla gestione separata Inps, donazioni al Fondo per il diritto al lavoro, interventi per le aree di crisi di Isernia e di Sicilia e Sardegna, donazioni al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili e una proroga al 31 dicembre degli Lsu in attesa di stabilizzazione.

Il Premier Conte durante il question time alla Camera dei Deputati

IL GOVERNO VUOLE CHIUDERE LA VERTENZA E SALVARE WHIRLPOOL A NAPOLI. Nel corso dell’ultima riunione, il Ministero dello Sviluppo Economico e la rappresentanza della Whirlpool hanno avuto un confronto di merito sulle soluzioni possibili per salvaguardare la presenza degli stabilimenti a Napoli. Alla fine della riunione il Mise ha accolto alcune proposte. Su queste la norma andrà ad incidere, consentendo di realizzare l’intesa istituzionale tra Governo, Azienda e sindacati. Tra le ipotesi presentate, «è stato deciso di proseguire il confronto su quelle che prevedono di investire nei prodotti di alta gamma, di spostare in Italia alcune produzioni realizzate all’estero e di individuare una nuova mission per il sito di Napoli, attraverso la realizzazione di un nuovo prodotto», è la soluzione prospettata dal marchio statunitense e accolta dal Mise. Quindi, «è stata categoricamente esclusa la possibilità di procedere a uno spostamento delle produzioni tra gli stabilimenti presenti in Italia».

L’insegna della Whirlpool che campeggia sullo stabilimento di Napoli

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