Ariano Irpino senza maggioranza, rebus sul futuro

Questa sera alle 19.00 la conferenza dei capigruppo indetta dal presidente del consiglio comunale. Saranno ben 10 i rappresentanti dei gruppi che si riuniranno in assemblea in aggiunta ai componenti dell'ufficio di presidenza. Franza intanto prende tempo per l'assegnazione delle deleghe e la relazione programmatica, ma la clessidra termina il 13 agosto

L'aula del Consiglio di Ariano Irpino

Ariano Irpino senza maggioranza, è rebus sul futuro. Mancano 20 giorni al termine ultimo per la distribuzione delle deleghe e per la presentazione degli indirizzi di governo, che in base alla normativa vigente sono vincolanti per 5 anni e influenzano la scrittura di tutti i bilanci di previsione di qui alla fine del mandato. Quindi questa sera, con al prima conferenza dei capigruppo si entra nel merito della programmazione del consiglio comunale, e finalmente si dovrebbe delineare anche un percorso di costruzione di una maggioranza all’interno del consiglio comunale.

Enrico Franza Sindaco di Ariano Irpino

La definizione di una maggioranza non è un fatto solo politico ad Ariano Irpino, ma anche tecnico e statutario, in quanto il consiglio comunale non potrà definire le commissioni se non si procederà a stabilire la differenza fra maggioranza e opposizione. Come è noto ci sono commissioni di garanzia per la presidenza delle minoranze e, commissioni chiave per la operatività della giunta assegnate alla maggioranza. In questo momento però non è comprensibile il percorso che sta seguendo il sindaco. A un mese e mezzo dal ballottaggio, non risultano incontri con le forze rappresentate in consiglio comunale, non ci sono state consultazioni, nè a livello ufficiale nè a livello ufficioso. La giunta non ha ancora le deleghe: si è proceduto ad approvare provvedimenti urgenti, ma nella sostanza l’amministrazione comunale di Ariano è ferma alla gestione ordinaria. Certamente il sindaco starà valutando come procedere e il tempo per farlo ce l’ha fino al 13 di agosto. Però, tenendo presente il periodo estivo e considerando che la situazione politica nella città non potrà cambiare di qui al 13 agosto, l’impressione è che si temporeggi in attesa di capire come procedere. Alla finestra di questa partita di sono Lega e 5 Stelle, che hanno tutto l’interesse a frenare qualunque tipo di accordo, soprattutto fra sindaco e centrodestra, nella speranza di poter andare a lezioni anticipate fra 10 mesi. Approfittando dell’effetto trascinamento delle elezioni regionali, potrebbero sperare di ritrovarsi in una posizione ben diversa rispetto a quella attuale. In particolare la forza che ha maggiori chance di crescita sugli errori eventuali dell’attuale amministrazione è la Lega, che conta di fare in Irpinia e in Campania quello che ha già fatto ovunque nel Paese con le forze di centrodestra: cannibalizzarle. In questo scenario la strada obbligata tanto per lo schieramento che fa capo a Gambacorta, tanto per il sindaco ‘socialista’ è obbligata: o si trova un accordo sulle cose da fare, oppure la campagna elettorale ricomincerà il 14 di agosto. Un chiaro segnale del fatto che le elezioni anticipate non sono scongiurate, è stato lanciato dai consiglieri di tutti i gruppi, che hanno mantenuto in piedi le bandierine elettorali delle singole liste, sapendo che quello che faranno in consiglio comunale potrà servire a distinguersi nell’eventualità di una competizione anticipata. In questo scenario, si nota il profilo tenuto dall’ex sindaco Gambacorta, che in questo momento non è di attendismo, ma è di responsabilità rispetto alle indecisioni che legge sul fronte opposto.

Il sindaco Enrico Franza a sinistra e il precedessore Domenico Gambacorta a destra, seduti tra i banchi riservati al pubblico durante la proclamazione degli eletti nella sala consiliare del Comune di Ariano Irpino

Nessuno come il sindaco in questo momento ha tutto l’interesse e il dovere di mandato di costruire una maggioranza in consiglio comunale. Non è un inciucio, ma un dovere stabilito dalle norme statutarie e nazionali. “L’alternativa sono le dimissioni”, é quanto in queste ore osservano analisti politici nelle segreterie provinciali, dove il caso arianese si segue con apparente distacco, ma con attenzione. Se non ci sono le condizioni per formare una maggioranza che nell’ente locale è condizione indispensabile e inderogabile per legittimare il consenso del sindaco, non c’è futuro. Nel frattempo, delle questioni legate alla Valle dell’Ufita e della programmazione del grandi cantieri che interessano direttamente Ariano, a cominciare dal mega appalto da 1 miliardo e 200 milioni relativo al secondo stralcio del lotto ferroviario Irpinia-Orsara, che ricade in maniera significativa sul territorio arianese, non se ne sta occupando l’amministrazione comunale locale, che al momento non ha i poteri per farlo, nè la politica del Tricolle.

Giunta istituzionale ad Ariano Irpino. Enrico Franza la presenta in Consiglio. Terminati i festeggiamenti in piazza per l’elezione, è l’ora della responsabilità

In attesa che si chiudano gli ombrelloni e i festeggiamenti di ferragosto, potrebbe esaurirsi la pazienza degli arianesi. A giustificazione dei tempi blandi con cui si procede ad Ariano va riconosciuto che altrettanto lentamente si sta mettendo in modo l’amministrazione di Avellino, dove però ci sono alcune questioni straordinarie, a cominciare dal rischio di naufragio delle società sportive che stanno assorbendo l’amministrazione comunale in linea con i doveri stabiliti dalle norme. Delle tre città chiamate al voto il 26 maggio, nessuna sembra correre, nemmeno Montoro, dove pure la partita si era chiusa al primo turno. Una dimostrazione ancora una volta, della difficoltà che vive la politica a tutti i livelli in Italia in questa fase, e che si riflette inevitabilmente sulla produttività delle istituzioni locali.


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