Inlocomotivi: Avellino ha 3 anni per salire sul treno europeo

«ELETTRIFICAZIONE BENEVENTO-SALERNO E STAZIONE HIRPINIA, 2026 ANNO DI SVOLTA. OCCORRE LAVORARE PER ARRIVARE IN TEMPO». In occasione del 143esimo anniversario della stazione di Avellino l'Associazione rivolge un monito alle istituzioni e alla politica della città: «Servono visione e governance per far rientrare il Capoluogo nella ferrovia italiana che conta»

L’Associazione Inlocomotivi chiede alle istituzioni, ma anche alle forze politiche, economiche e sociali di unirsi per dare un futuro alla ferrovia di Avellino. Commemorando il 143esimo anniversario della stazione di Avellino, l’associazione Inlocomotivi chiede di concentrare l’attenzione sulla realtà dei cantieri e dei progetti in campo, evitando di soffermarsi sui ritardi, ma focalizzando le scadenze.

Alta velocità ferroviaria

Al centro tra l’alta velocità ‘Salerno-Napoli-Milano’ da un lato, e l’alta capacità ‘Napoli-Bari’ dall’altro, l’associazione fondata da Pietro Mitrione pone l’urgenza di elaborare un disegno strategico per legare i due binari europei alla città di Avellino. Proprio mentre con la LAN Napoli si appresta a collegare alla metropolitana partenopea la stazione di alta capacità di Napoli Nord – Afragola e l’Aeroporto internazionale di Capodichino, l’Associazione ritiene necessario far trovare pronto il Capoluogo per il momento in cui tutte le grandi infrastrutture in costruzione saranno completate e abilitate all’esercizio. Restano tre anni: il 2025 è la data ufficiale di ultimazione dell’elettrificazione della linea Benevento-Avellino-Salerno; il 2026 quella di completamento della Napoli Bari (via Valle Ufita). Per Inlocomotivi il compito di Avellino e delle sue istituzioni è mettere in campo un progetto integrato di mobilità su ferro per il trasporto passeggeri e merci che permetta di connettere il sistema industriale e commerciale avellinese con i binari italiani ed europei che contano. Di seguito il testo.


Chi restituirà alla Stazione di Avellino un posto nella ferrovia italiana che conta?

Nota dell’Associazione Inlocomotivi Avellino

Pietro Mitrione, presidente onorario della associazione In_loco_motivi di Avellino

Il 31 marzo sono 143 gli anni della costruzione della stazione ferroviaria di Avellino oggi… sedotta e abbandonata dopo i tanti guasti causati dall’amianto dalla Isochimica. In questi ultimi anni abbiamo scoperto la bretella di Codola, il “baffo” di Benevento Porta Rufina, il rilancio di borgo ferrovia…mentre la stazione ferroviaria di Avellino assisteva in silenzio alla sua malinconica “sospensione”. In tanti, dopo aver ignorato per anni la ferrovia in Irpinia, ora diventano bravi “ingegneri ferroviari che si indignano per i ritardi storici che hanno caratterizzato il trasporto su ferro e fanno proclami avendo scoperto che Codola è anche una stazione ferroviaria che ci può condurre sulla ferrovia che conta e che la linea ad alta capacità Napoli Bari è a 30 metri dalla stazione ferroviaria di Avellino.

Un sottopassaggio della stazione ferroviaria di Avellino

E’ di questi giorni l’inserimento della bretella di Codola nell’Accordo Quadro tra Rfi e Regione Campania per la cui realizzazione sarebbe in via di redazione uno studio di fattibilità. In questo piano di progettazione di RFI sono previste anche le date di ultimazione dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Salerno Avellino Benevento che stanno riscontrando “strani” ed ingiustificati ritardi. È questa la priorità assoluta che deve muovere la politica avellinese: connetterci con le due direttrici ferroviarie di importanza europea. Non possiamo permetterci di allineare la costruzione di queste opere di infrastrutturazione ferroviarie alle tante incompiute della nostra città. Non è possibile essere l’unica città della Campania senza avere decenti servizi su ferro con Napoli ed il resto della regione.

Stazione di Avellino chiusa

La stazione del capoluogo resterà chiusa per altri tre anni? In questi anni chi costruisce una visione per il futuro di Avellino? Chi dovrà guidare le proposte per creare nuove gerarchie territoriali necessarie per far rientrare il nostro territorio nel novero delle ferrovie che contano? Sarebbe cosa buona e giusta avere, da subito, una cabina di regia che possa indicare una unica data di attivazione di questi progetti facendola coincidere, magari, con quella della Alta Capacità fino alla stazione Hirpinia, la cui realizzazione, prevista per il 2026, è strettamente legata ai fondi del PNRR pena sanzioni da parte della UE. Sono queste le opere che possono dare dignità a questa parte della Campania da sempre fuori dal sistema del trasporto su ferro. Il 2026 sarà la scadenza di questa cambiale da onorare. A futura memoria. Per quanto possibile sarà necessario un costante e preciso impegno collettivo per verificare il rispetto del cronoprogramma indicato. Intanto auguri alla stazione ferroviaria di Avellino per i suoi 143 anni.


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