Morto Antonio La Penna, Gengaro: riferimento che Avellino deve tramandare ai suoi giovani

IL CORDOGLIO DI SANT'ANGELO DEI LOMBARDI. È spirato a 99 anni lo storico della letteratura latina e filologo, considerato tra gli studiosi del mondo classico uno dei più eminenti a livello europeo. L'annuncio è stato dato dall'Università di Firenze, dove ha insegnato dal 1956 al 2000

L’annuncio della morte di Antonio La Penna è stato dato dall’Università di Firenze, dove ha insegnato dal 1956 al 2000. È spirato a 99 anni lo storico della letteratura latina e filologo, considerato tra gli studiosi del mondo classico uno dei più eminenti a livello europeo, con oltre seicento pubblicazioni all’attivo. Gli fu attribuito nel 1987 il Premio Antonio Feltrinelli per la storia e critica della letteratura e nel 2002 è stato nominato socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Bisaccese di nascita e di formazione ginnasiale tra Sant’Angelo dei Lombardi e Avellino, La Penna si è laureato giovanissimo alla Normale di Pisa, come ricorda Antonio Gengaro, già vicesindaco del capoluogo irpino.

Antonio Gengaro è stato assessore e vicesindaco di Avellino

“La scomparsa dell’ irpino Antonio La Penna, tra i più illustri latinisti europei, “della famigerata leva del Pietro Colletta”, studente brillante della Normale di Pisa, cattedratico all’ Università di Firenze e Pisa, accademico dei Lincei, nonché traduttore, critico letterario, saggista, aforista, priva il Paese e la nostra Provincia di una delle sue menti più colte e rappresentative”, scrive. “Bisognerebbe trovare il modo per ricordarlo come merita in Irpinia, per tramandare alle giovani generazioni il suo magistero di impegno sociale, politico, culturale , conclude Antonio Gengaro. Tra i commenti, quello di Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università di Firenze, dove La Penna era professore emerito. “Con La Penna l’Italia perde uno dei suoi intellettuali più prestigiosi e raffinati, e la comunità internazionale degli studiosi del mondo antico uno dei suoi esponenti più illustri. La Penna è stato maestro di generazioni di studenti, che da lui hanno appreso non solo nozioni ma più in generale l’amore per la cultura e per il lavoro svolto con serietà e dedizione, e che in lui hanno visto un paradigma insigne di impegno civile”.


Il Castello Canaviglia di Bisaccia

IL CORDOGLIO DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI. Cordoglio per la dipartita del prof. Antonio La Penna è stato espresso dalla Amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi. “I grandi non muoiono mai, ma sono semplicemente consegnati alla Storia! E alla storia è consegnato il nome del prof. Antonio La Penna, tra i più grandi filologi e cultori della letteratura latina e studiosi del mondo classico, oltre che rilevante testimone dell’identità altirpina, scomparso ieri a Firenze alla veneranda età di 99 anni. Quello di La Penna è anche un nome scritto a lettere maiuscole nell’albo d’oro
del “De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi, dove ha frequentato le classi del
“ginnasio governativo”, come lo si definiva negli anni trenta-quaranta del secolo
scorso, e dove lo studioso cominciò a tuffarsi nel suggestivo mondo di
Orazio, Sallustio, Properzio, Virgilio e Ovidio; solo per citare alcuni del davvero tanti autori della classicità sui quali negli anni a seguire, dagli austeri scranni della
Normale di Pisa, dove fu alunno e apprezzatissimo docente, ha scritto testi
rigorosi che ancora oggi sono a fondamento dello studio della letteratura latina e non solo. A Sant’Angelo, il giovane Antonio La Penna, originario di Oscata, una frazione rurale di Bisaccia, incontrò altri versatissimi studenti del calibro di Attilio
Marinari di Montella, di Dante Della Terza di Torella dei Lombardi ma santangiolese per scelta elettiva, di Pina Freda e Franco Rossi questi, invece, eccellenti giovani del luogo. Menti eccelse che, buon ultimo, il filologo bisaccese ha raggiunto nell’empireo dei saggi, ricomponendo l’impareggiabile gruppo di alunni restato memorabile nella storia del “De Sanctis”, che ancora va
orgoglioso del loro nome riportato nei registri scolastici. Ed è proprio per la sua presenza a Sant’Angelo e per la consuetudine affatto saccente con la comunità che il Sindaco Rosanna Repole e l’Amministrazione comunale piangono la dipartita del prof. Antonio La Penna, la cui rigorosa passione per gli studi classici negli anni vissuti nel nostro paese si è coniugata con la semplicità con la quale ha intessuto i rapporti umani con i Santangiolesi che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e frequentarlo”.


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Accademia dei Lincei, Alessandra Petrucci, Antonio Gengaro, Antonio La Penna, Avellino, Bisaccia, Normale Superiore di Pisa, Premio Antonio Feltrinelli, Università di Firenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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