Pd e M5s con Gengaro: Avellino laboratorio del Campo largo in Campania

Confronto ad Avellino tra i pentastellati con Michele Gubitosa e i Democratici con Piero De Luca, il segretario Nello Pizza, Enzo De Luca e per l'Area Schlein Lello De Stefano

Avellino si propone quale laboratorio del Campo largo in Campania e nel Mezzogiorno grazie alla convergenza di Pd e M5s con Gengaro e le altre forze del Centrosinistra. È quanto è emerso nel primo pomeriggio di oggi ad Avellino, a margine del confronto tra i pentastellati rappresentati dal dirigente nazionale Michele Gubitosa e i Democratici, presenti con il deputato Piero De Luca, il segretario provinciale Nello Pizza, il Presidente dell’Osservatorio Regionale Rifiuti Enzo De Luca, l’esponente provinciale dell’Area Schlein Lello De Stefano e, in collagamento telefonico da Bologna la ex Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio. Ai lavori ha partecipato il candidato sindaco di Avellino,Antonio Genagaro, mentre era assente per impegni a Napoli il consigliere regionale Maurizio Petracca, che interverrà con una conferenza stampa domattina alle ore 10.30, presso la Federazione provinciale del Partito Democratico, in via Tagliamento.

Rosetta D’Amelio ed Enzo De Luca

CENTROSINISTRA, PD E M5S CON GENGARO RIDISEGNANO IL PROFILO DEL CAMPO LARGO NEL MEZZOGIORNO. La presenza simultanea di Piero De Luca e di Michele Gubitosa non è stata casuale, in una fase in cui i rapporti tra Dem e 5 Stelle, complicati in queste ore dai riflessi delle vicende pugliesi a Bari, vanno ricondotti nel solco di una collaborazione coerente oltre che leale. Con la scelta di Antonio Gengaro candidato sindaco di Avellino, Centrosinistra, Pd e M5s in questo senso ridisegnano il profilo del Campo largo nel Mezzogiorno, rilanciando l’alleanza ad ogni livello, includendo quello regionale campano. Nel corso dell’incontro infatti, in particolare Enzo De Luca ha ricordato il protagonismo di Avellino e dell’Irpinia nella scelta di Gengaro, la cui storia politica coincide dalla metà degli anni ’90 con quella delle forze che hanno dato vita al Partito Democratico nel novembre del 2007. Consigliere anziano e presidente del consiglio comunale ad Avellino dal 1995 al 1999, assessore tra il 1999 e il 2003, anno in cui ha ricoperto per un breve periodo anche le funzioni di vicesindaco, Gengaro è stato poi di nuovo presidente del consiglio comunale tra il 2009 e il 2013, prima di proseguire l’impegno politico al di fuori delle istituzioni locali, aprendo la strada a quel rinnovamento, che oggi lo richiama al protagonismo. La scelta di Gengaro, in sostanza, coincide con la necessità di riprendere e rilanciare un modello, un profilo, uno stile della politica di cui le forze alleate avvertono oggi la attualità e necessità.

Romano Prodi e Walter Veltroni alla nascita del Partito Democratico

Espressione ad Avellino della stagione costituente de L’Ulivo, saldato da Gerardo Bianco, Massimo D’Alema, Walter Veltroni e Romano Prodi, rappresentato tra il 1996 e il 2008 al Senato e alla Camera da Nicola Mancino e Ciriaco De Mita, l’ex attivista dei comitati Prodi con Lello De Stefano e il compianto Mimmo Bellizzi, è stato candidato per riprendere, attualizzare e rilanciare quel patrimonio politico e amministrativo fondato sul rigore. In questo senso, è stato rimarcato, il Pd nazionale ha appoggiato una candidatura che scaturita da settimane in città proprio su proposta di diversi esponenti del Partito Democratico avellinese, non solo della componente vicina al segretario nazionale Schlein, offrendo al Nazareno lo spunto per volgere uno sguardo diverso sulla Campania.

Giuseppe Conte ad Avellino, accanto al deputato Michele Gubitosa (a destra) e a Carlo Sibilia (REPERTORIO)

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Antonio Gengaro, Avellino, Comune di Avellino, Gianluca Festa, Partito Democratico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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