La città puntellata di Giuseppe Petrarca sarà presentato a Sturno

Il romanzo sarà presentato lunedì 28 giugno alle ore 17 nell’auditorium cittadino. Il programma

Il romanzo “La città puntellata” di Giuseppe Petrarca sarà presentato e discusso a Sturno lunedì 28 giugno. “I segni e le ferite del terremoto 1980 in Campania e, soprattutto, in Irpinia, a distanza di ben 42 anni, putroppo sono ancora visibili”, sostengono gli organizzatori. A tal proposito, fa parlare e discutere su quello che c’è ancora da fare il romanzo di Giuseppe Petrarca. Il libro tratta il tema del sisma ed è ambientato tra Napoli, l’Irpinia e la Lucania, ovvero le zone più colpite. Il romanzo sarà presentato lunedì 28 giugno alle ore 17 nell’auditorium di Sturno. Sarà l’occasione per confrontarsi sulle differenti esperienze vissute dai sindaci dell’area interessata. Un confronto alla presenza dell’autore, che sarà coadiuvato dai giornalisti scrittori Anna Copertino, Enrico Deuringer della Rai di Napoli, Generoso Picone del quotidiano Il Mattino e da Max Bonardi. A organizzare questo evento è la Hores Events & Consulting presieduta da Lucio Cammisa, che si pone tra i propri obiettivi quello di rivalutare da tutti i punti di vista l’Irpinia. Questo è il suo primo appuntamento di carattere culturale. L’auditorium vedrà la partecipazione di tanti protagonisti di quel tempo: enti, istituzioni, associazioni e semplici cittadini che vorranno ricordare que momenti e prtate una testimonianza. Il professore Michele Sisto inquadrerà la situazione partendo dal passato, con una riflessione sul futuro. La manifestazione si concluderà con un aperitivo e prodotti tipici dell’Irpinia.


La città puntellata di Giuseppe Petrarca sarà presentato a Sturno

IL LIBRO. Napoli è devastata dal sisma del 23 novembre 1980. Il mancato miracolo di San Gennaro di qualche mese prima diventa un presagio di sventura su un popolo abituato alla sofferenza e per questo, forse, in grado di sopportarla meglio di altri. La gente si riversa nelle strade e nelle piazze, le ambulanze sfrecciano per soccorrere i feriti, si scava freneticamente tra le macerie alla ricerca dei sopravvissuti. Nei novanta terrificanti secondi del sisma si incrociano le vite dei protagonisti: il dottor Roberto Vitale, neolaureato in medicina che si adopererà, fin dalle prime ore del disastro, a salvare vite umane; l’insegnante Mariangela Greco alle prese con il fallimento del suo matrimonio con l’imprenditore Salvatore Nazzaro, distrutto dal tracollo finanziario della sua ditta; il giornalista Antonio Di Carlo, inviato nelle zone della Lucania devastate dal sisma e tormentato dall’amore struggente per Mariangela; la professoressa Enza De Martino, che perderà il marito Ciro nel crollo della sua abitazione e il vicequestore Francesco Amendola, alle prese non solo con le faide camorristiche ma anche con la lotta alle organizzazioni criminali che si fiondano sui soldi della ricostruzione. Quella che traspare è una Napoli lacerata nel corpo e nella mente, in cui le macerie reali rappresentano la metafora di quelle che cadranno sulla coscienza civile. La città puntellata si conferma terreno di distruzione, ma al contempo trae la forza per garantire una speranza, seppur precaria.


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