Ex Isochimica di Avellino, «da disastro a opportunità». Oggi dalle associazioni idee per un nuovo quartiere

IL RIASSETTO FERROVIARIO DEL CAPOLUOGO MOTORE DI SVILUPPO. Confronto sul futuro di borgo Ferrovia sabato 23 aprile alle 17 presso l’Oratorio Santa Chiara

Dopo 40 anni dal disastro dell’ex Isochimica di Avellino «occorre ripensare alla Ferrovia come un’opportunità». Lo sostengono alcune associazioni del territorio, che promuovono oggi, sabato 23 aprile, un convegno per illustrare proposte ed esporre esigenze del quartiere orientale della città. L’appuntamento è alle 17 presso l’Oratorio Santa Chiara di Borgo Ferrovia.

Borgo Ferrovia dall’alto

L’iniziativa è dell’associazione “Il bucaneve”, in collaborazione con l’associazione “Irpinia Insieme”, l’AMDOS Anna Vietri, l’associazione “Lotta per la vita”, lo Sportello Donna, l’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato”, l’ATB Consulting, Campania Tube Channel, presenti i Sindaci della Valle del Sabato, il Convegno “Isochimica e mobilità. Venga pure il progresso”.

IL RIASSETTO FERROVIARIO DI AVELLINO MOTORE DI SVILUPPO. Gli organizzatori sposano l’idea di un rilancio della stazione ferroviaria come parte centrale di un hub intermodale dei trasporti merci e passeggeri. «Una mobilità che proietti Avellino e la provincia a interscambio nodale, per da, immaginare quella città che si appropri della sua posizione centrale per ridisegnare percorsi alternativi, raggiungere nel più breve tempo l’Irpinia e le altre regioni, ricreare attrattiva commerciale e turistica. Fare dei nostri territori un itinerario di bellezza e di benessere in borghi che risentono dell’isolamento e dello spopolamento».

«DAL TRENO DEI VELENI A QUELLO DEL LAVORO». In questo quadro, la ferrovia rappresenta il punto chiave da cui ripartire. «L’Isochimica ha lasciato un’immagine negativa dei treni dei veleni che arrivavano dal nord con carrozze piene di amianto, ora è tempo di riempire carrozze di turisti che vivono con la lentezza tipica dei paesi del sud e ripartire dalle tradizioni e dalle peculiarità territoriali». Propongono «le vie del vino e dell’olio», partendo dalla considerazione che «i  grandi attrattori hanno la risorsa mare e monumenti, l’Irpinia paesaggi, prodotti, tranquillità e salute». Pertanto, lanciano un monito. «Invertiamo la tendenza, parliamo di prodotti ‘made in Irpinia’ e acquisiamo credibilità per poter investire, far nascere il desiderio di stabilirsi e di consolidare il patrimonio immateriale rigenerato, di benessere e di sviluppo sostenibile». Per le associazioni, quindi, «ben venga il progresso, ma ripartiamo dalla mobilità che ci ha penalizzato per tutti questi anni e acquisiamo competenza e lungimiranza per un Sud all’altezza delle sfide future. Spazio ai nostri giovani laureati che studiano e che lavorano, spazio alle idee, spazio al confronto».

GLI INTERVENTI. Interverranno Don Michele Ciccarelli, Parroco di Borgo Ferrovia, Annamaria Candelmo, Presidente Associazione Lotta per la vita, Maurizio Galasso, chimico, Franco Mazza, medico ISDE e presidente Associazione “Salviamo la Valle del Sabato”, Carmela Saturnino, professoressa, Università della Basilicata, Francesco Todisco, delegato del Presidente dell’Alta velocità Napoli-Bari della Regione Campania, Giacomo Rosa, Presidente SVIMAR, Giuseppe Caputo e Pasquale Lucca Nacca, Presidente e referente Associazione “Irpinia Insieme”. A moderare Fiore Carullo, giornalista e Maria Ronca, presidente Associazione Il Bucaneve.


Ex Isochimica di Avellino, «da disastro a opportunità». Proposte dalle associazioni. Il manifesto

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