Air Campania ha portato in Italia 97 ucraini, con 39 bimbi

Terminata la missione umanitaria dell'azienda regionale di trasporto, che ha consegnato nelle zone di guerra viveri e medicinali ai profughi. Tra le persone arrivate anche una donna incinta

Air Campania ha portato in Italia 97 ucraini raccolti nelle zone di guerra. A bordo dei bus dell’Azienda regionale di TPL prevalentemente donne con i loro figli. Tra i rifugiati, ci sono 39 bambini, il più piccolo di 8 mesi, il più grande di 10 anni. Tra loro anche una coppia di gemelline di 2 anni con la madre. Insieme a loro anche 3 ragazzi e una donna incinta, al settimo mese di gravidanza. È terminata così la missione umanitaria dell’azienda regionale di trasporto, che ha consegnato nei giorni scorsi viveri e medicinali ai profughi.

Air Campania ha portato in Italia 97 ucraini, di cui 39 bambini

La missione umanitaria era partita mercoledì scorso. I bus dell’Azienda regionale hanno raggiunto il confine con la Polonia, dove sono stati consegnati 500 scatoloni di aiuti umanitari al centro di raccolta profughi, prima di far salire a bordo i 97 rifugiati.

DOPO 72 ORE DI VIAGGIO L’ARRIVO A CASERTA PRESSO LA SCUOLA SPECIALISTI DELL’AERONAUTICA MILITARE. I profughi sono arrivati alla prima destinazione dopo quasi 4.000 chilometri e 72 ore di viaggio. I pullman sono rientrati nel tardo pomeriggio di ieri a Caserta, dove ad attenderli c’erano i militari della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare, al comando del colonnello Roberto Impegno. Lì è stato allestito l’hub di prima accoglienza dove gli agenti della Questura hanno proceduto all’identificazione dei rifugiati, mentre i medici dell’Asl hanno eseguito lo screening sanitario ed effettuato i tamponi Covid. Il coordinamento dell’intera operazione è stato assicurato dalla Prefettura di Caserta.

I RIFUGIATI VERSO LE DESTINAZIONI DEFINITIVE. I 97 ucraini giunti a Caserta sono stati destinati a diverse destinazioni. Sono 79 i profughi arrivati in Campania, 18 quelli che sono stati affidati ai centri di protezione per rifugiati di Udine, Venezia, Bologna, Roma e Cassino. Tra loro anche 2 adolescenti affidati ai servizi sociali. Dei rifugiati che hanno raggiunto Caserta c’è chi si è ricongiunto con amici e parenti, mentre chi non aveva una destinazione è stato ospitato dalla Caritas o ha trovato una sistemazione grazie alla Parrocchia Personale Ucraina “Santissima Trinità”.

«DOLORE, SILENZIO E COMPOSTEZZA COMPAGNO DIUN LUNGO VIAGGIO PER I RIFUGIATI». IL DIARIO SU FACEBOOK DELL’AMMINISTRATORE ACCONCIA. «La vita racchiusa in una valigia, in qualche busta», ha scritto nel suo diario di viaggio su Facebook Anthony Acconcia, Amministratore Unico dell’Air, partito con la missione. «La cosa che mi ha colpito di più è stato il silenzio. Ho creduto fosse un silenzio di paura, ma forse, più che paura, è dolore. Solo il dolore può essere così spesso e muto». «Spero che queste persone trovino una adeguata accoglienza, che si sappiano integrare e gli sia data la possibilità di farlo, che i bambini siano accolti con premura e amore nelle nostre scuole. Ma soprattutto spero che questa guerra finisca presto restituendo a queste persone la possibilità di ricongiungersi con i loro cari e scegliere dove vivere», ha aggiunto l’A.U. di Air Campania.

LA MISSIONE DEI VOLONTARI AIR. Il viaggio della salvezza reso possibile grazie anche all’enorme sentimento di solidarietà di sei autisti e di un meccanico specializzato, che hanno partecipato alla missione umanitaria. «Il mio grazie va a Achille, Biagio, Francesco, Giuseppe, Massimiliano, Michele e Vincenzo, oltre che a Rafaelina e Mario, due eccellenti collaboratori, per aver reso possibile compiere questo piccolo gesto di solidarietà», ha concluso Acconcia. «A loro soprattutto e a tutta la famiglia AIR va, per sempre, la mia profonda riconoscenza».


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