Barbara Capone: i giovani irpini protagonisti nel Congresso Pd

NUOVE LISTE PER ELEGGERE A INIZIO MARZO IL GRUPPO DIRIGENTE DEL PARTITO. La militante di Torre Le Nocelle lancia un appello alla partecipazione e all'impegno politico delle nuove generazioni in vista dell'assise provinciale del suo partito: "Dobbiamo assumerci la responsabilità del nostro futuro"

Saranno i giovani i protagonisti del prossimo congresso del Partito Democratico in provincia di Avellino, annuncia Barbara Capone. Iscritta nel Circolo di Torre Le Nocelle, si riconosce in Area Dem, componente culturale fondata dal Ministro Dario Franceschini, rappresentata dal senatore Enzo De Luca ad Avellino.

Barbara Capone

Barbara Capone saluta con favore la decisione del partito di comporre nuove liste provinciali, in vista dell’assise in programma a inizio marzo, come spiega in questa intervista.

Barbara Capone, che significato ha per i giovani del PD irpino celebrare un congresso dopo cinque anni di commissariamento?

“È una svolta democratica che attendiamo da troppo tempo, ma che arriva in un momento cruciale per il futuro del nostro territorio. Il congresso rappresenta la tappa più importante e voglio dire insostituibile di cui abbiamo bisogno per dare risposte con la politica ai problemi dei cittadini supportando le istituzioni”.

Cosa si aspetta da questo appuntamento?

“Mi lasci dire che innanzitutto rappresenta una riconquista fondamentale per gli iscritti e per i territori, ora liberi finalmente di scegliere la direzione da seguire. Nel merito, il congresso provinciale legittimerà un nuovo gruppo dirigente espressione della nostra gente, definirà gli assetti e quegli organismi che sono essenziali per la vita di una comunità politica viva e pronta alla partecipazione, come quella del Partito democratico irpino. Questo vogliamo”.

Sono in corso verifiche su alcune tessere. Non teme il rischio di condizionamenti nell’esito congressuale?

“Si stanno affrontando nel merito i casi anomali. Per quanto riguarda la platea che parteciperà al congresso, sono sicura che a livello nazionale venga effettuata un’azione serrata di verifiche e controlli nei confronti di tutte le tessere sospese. L’analisi deve essere non solo tecnica, ma soprattutto politica, deve tener conto dei veri militanti del PD, sia giovani che meno giovani”.

Il percorso congressuale per un partito non è solo una conta. Ritiene ci sarà lo spazio per il confronto su idee e programmi, nonostante le polemiche di queste settimane sul tesseramento?

“Ieri 31 gennaio, è stata emanata la nuova linea guida per l’elezione del Segretario provinciale, che è prevista entro la prima metà di marzo. Tutto si mette in discussione, attraverso la presentazione delle nuove liste. E noi giovani siamo chiamati a essere attivi per il benessere della comunità politica”.

Continui.

“Noi, vogliamo e dobbiamo essere protagonisti, all’interno di una forza di maggioranza come linfa vitale del partito, in modo da essere parte attiva e contribuire a realizzare gli obiettivi, quindi non essere visti come mero numero”.

Perchè un giovane deve impegnarsi in politica in un momento di crisi sanitaria, economica e sociale come quello che viviamo oggi?

“Per contribuire a costruire un futuro diverso con la partecipazione, le idee, i valori. Lo sviluppo del territorio è la priorità dell’impegno politico. Occorre rivolgere, in particolare, l’attenzione alle opportunità straordinarie che vengono offerte in questo momento storico dal PNRR (Piano di ripresa e resilienza) e non solo”.

Da giovane militante del Pd, ha mai pensato ad un impegno altrove durante questa lunga fase commissariale?

“No. Credo che chiunque animi e sia protagonista di scissioni più o meno grandi, perde di vista l’idea che il PD è l’unico partito inclusivo della sinistra. Quindi si allontana dal solido ancoraggio valoriale e ideale da cui origina questo partito”.


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