De Luca chiede il rinvio della scuola a febbraio

«NO ALLA DISCRIMINAZIONE TRA BAMBINI VACCINATI E NON». Il Presidente della Giunta Regionale della Campania rivolge un invito al Governo in vista della decisione sulle modalità di ritorno in classe, complicata dall'escalation senza precedenti dei contagi

Il Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca chiede il rinvio delle lezioni a scuola di 20-30 giorni. Rivolge un invito al Governo attraverso una dichiarazione. Il Governatore della Campania interviene in vista della decisione sulle modalità di ritorno in classe, complicata dall’escalation senza precedenti dei contagi.

Vincenzo De Luca. Presidente della Regione Campania

NO ALLA DISCRIMINAZIONE TRA BAMBINI VACCINATI E NON. «In relazione alla riapertura delle scuole, sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile», premette. «Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre».

UN RINVIO PER TUTTI, PUNTANDO SULLA VACCINAZIONE DI MASSA. Per De Luca occorre attendere l’abbassamento della curva epidemica. «Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola. Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio – che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta – e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca. Non sarebbe di certo una misura ideale, ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico».

Palazzo Chigi, sede del Governo Italiano

SCUOLA, CON DUE POSITIVI IN CLASSE, DAD PER I NON VACCINATI. L’IPOTESI SUL TAVOLO DEL MINISTERO. De Luca chiede il rinvio delle lezioni a scuola di 20-30 giorni, intervenendo nel merito della proposta avanzata durante il confronto tra Governo e Regioni sulle regole da adottare in vista della ripresa scolastica. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga con i ministri dell’Istruzione e della Salute puntano a mantenere ‘in presenza’ le lezioni, nonostante l’impennata senza precedenti dei casi di coronavirus derivanti dalle varianti Delta e Omicron. La proposta sul tavolo è di imporre la didattica a distanza solo agli alunni e agli studenti non vaccinati nel caso di almeno due positivi nella classe. L’obiettivo è stimolare la vaccinazione tra i giovani e giovanissimi, oggi colpiti in misura rilevante dal nuovo contagio.


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