“Lungo petalo di mare” di Isabel Allende. Il romanzo

Una vicenda lunga quasi un secolo, in cui i sentimenti di amore si intrecciano alla politica, nel periodo della guerra civile spagnola degli anni ’30

“Lungo petalo di mare” di Isabel Allende. Una vicenda lunga quasi un secolo, in cui i sentimenti di amore si intrecciano alla politica, nel periodo della guerra civile spagnola degli anni ’30 che portò Francisco Franco al potere e la dittatura di Pinochet. Il protagonista, Victor Dalmau accoglieva i feriti di guerra e li curava, mentre accade un fatto prodigioso: il cuore di Lazaro, un piccolo soldato, ricomincia a palpitare tra le sue dita.

“Lungo petalo di mare” di Isabel Allende

Il suo lavoro di medico, pur faticosissimo, diventa la sua vera missione a cui dedicherà tutta la vita, alleviando le sofferenze dei feriti, mentre suo fratello Guillem è trascinato da una febbrile passione politica e lotta per la rivoluzione che lo porterà poi a perdere la sua vita in combattimento.  La loro è stata sempre una famiglia unita: il loro padre , Marcel, aveva insegnato musica per cinquant’anni e aveva incontrato sulla sua strada la sua allieva più promettente, Roser, una ragazza povera che Santiago Guzman, un signorotto locale, aveva accolto nella sua casa e sottratto al suo destino di allevare capre, come tutta la sua famiglia. Il talento della ragazza lo colpisce a tal punto che decide di ospitarla a casa sua, offrendole una valida istruzione. Roser conquista l’affetto di tutti e diviene la figlia che essi avevano sempre desiderato: prima della sua morte Marcel affiderà a Victor la moglie Carme e Roser. La ragazza comincia a nutrire nei confronti di Guillem un sentimento profondo: si prenderà cura di lui quando egli si ammalerà e poiché sente che sarebbe morto in guerra,  gli si concede e presto scopre di aspettare un bambino da lui. La situazione politica critica in Spagna li spinge a partire: Carme non vuole lasciare tutto, ma li accompagna e poi decide di fuggire, perché non vuole allontanarsi dalla sua terra. Durante il percorso, irto di insidie e pericoli, per oltrepassare la frontiera dei Pirenei verso la Francia, Roser dimostra grande forza, ma viene fatta prigioniera in un campo e dà alla luce il suo bambino, Marcel. Victor le chiede di sposarla per proteggere lei e il bambino e anche per la promessa fatta al padre. Victor fa conoscenza con Pablo Neruda e stringe amicizia con lui, lo nasconderà per evitare che la polizia lo arresti per le sue idee contrarie al governo. Victor e Roser salgono a bordo del piroscafo Winnipeg per andare in Cile, un paese molto povero, che Neruda definiva “lungo petalo di mare e vino e neve”. Fanno la conoscenza di Felipe del Solar, appartenente ad una famiglia benestante, che li invita a trascorrere il Natale con la sua famiglia: suo padre Isidro del Solar, un uomo d’affari, sua moglie Laura e il loro bambino, Leonardo, con problemi di salute che morirà presto. Custode di questa famiglia è Juana, la donna di servizio, che si occupa anche dell’educazione dei ragazzi e della gestione della casa. Victor conoscerà anche Ofelia, la sorella di Felipe e tra loro nascerà una divampante passione che la spingerà a rompere il fidanzamento con Mathias. Ofelia si accorge di aspettare un bambino e comincia ad odiare il suo amante che l’ha messa in quella situazione; per nascondere lo scandalo, la fanno ritirare in un convento di suore: in un primo tempo le consigliano di dare il bambino in adozione a una famiglia perbene, ma poi, appena nato, le dicono che suo figlio è morto e lei lo seppellisce in un cimitero di campagna, serbando il dolore dentro di sé in silenzio. Dopo qualche tempo accetta la proposta di matrimonio di Mathias che, pur sapendo tutta la verità, la ama profondamente. Il rapporto tra Victor e Roser è profondo e basato sulla fiducia e sull’ aiuto reciproco, l’affetto saldo che Victor provava nei suoi confronti era l’ancora della sua esistenza. Il giovane Marcel prova un sentimento profondo e di complicità con sua nonna Carme, di cui hanno notizie solo dopo molti anni , venendo a sapere che l’anziana donna era stata salvata da una coppia di contadini che l’avevano accolta nella loro casa. Col tempo Roser ormai è diventata una brava pianista e fa molti concerti e ricorda vagamente quella ragazzina che correva in campagna dietro alle capre: la sua forza interiore e la sua determinazione le hanno fatto superare tanti ostacoli. Per Victor, invece,  il ricordo della Spagna era sempre più vago, comincia a sentirsi accettato in Cile, ma il clima di ribellione e paura fa sì che fosse denunciato dalla sua vicina e portato nel campo di concentramento, dove rimane per molto tempo, finchè riesce ad ottenere la libertà condizionata. Decidono di partire di nuovo e giungono in Venezuela, dove un giorno per caso si imbatte in Ofelia, il suo antico amore, che ha serbato sempre nel suo cuore, nonostante l’amore profondo che lo lega a Roser. Victor lavora in un ospedale, ma si occupa per molto tempo a curare persone prive di mezzi che vivono nelle baraccopoli, condividendo questo impegno con Roser che inizia anche lei a insegnare musica negli stessi giorni in cui vi era suo marito. Quando Roser si ammala gravemente, Victor perde l’energia e l’entusiasmo, non riesce a vivere senza di lei: struggente è il momento in cui lei gli chiede di “lasciarla andare”, perché la sofferenza è ormai inutile. Alla sua morte, Victor si ritira in campagna, in solitudine: ha ormai ottant’anni e il figlio Marcel si preoccupa per lui. La vita incredibilmente gli offre una nuova opportunità con l’arrivo di Ingrid, sua figlia di cui egli ignorava l’esistenza e che Ofelia era riuscita a trovare dopo tantissimi anni, dopo che il prete, che aveva organizzato tutto, rivela finalmente il suo segreto. Nasce subito un legame tra Ingrid e suo padre che diventano subito amici e in Victor nasce la consapevolezza che ”non si può cambiare il passato, ma forse si possono eliminare i ricordi peggiori”. Improvvisamente decide che, appena sua figlia se ne fosse andata , sarebbe andato a portare alla vicina gli avanzi del cibo che aveva preparato per iniziare “nuove navigazioni, fino alla fine”.

A cura di Ilde Rampino


LEGGI ANCHE:

Edgar Morin, omaggio di IdeaW&Book «all’uomo del secolo»

A proposito della ‘Lettera a chi non c’era’ di Franco Arminio

Il Conservatorio riporta all’Abbazia di Loreto la musica antica

Positivi al coronavirus in Irpinia 5 in 24 ore: l’elenco. In Campania: 210 casi e 2 morti. Le tabelle

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI