Protesta dei sindacati alla Asl di Avellino: vaccini e terza età, servono correttivi

Dopo la manifestazione ad Avellino la delegazione di Cgil, Cisl e Uil e delle sigle di categoria sono state ricevute dall'Azienda. Si contesta il «mancato funzionamento dei servizi di contatto con gli utenti»

Dopo la manifestazione di protesta dei sindacati pensionati alla Asl di Avellino, l’Azienda ha ricevuto la delegazione di Cgil, Cisl e Uil, che contestano il «mancato funzionamento dei servizi di contatto con gli utenti», con riferimento soprattutto alla campagna vaccinale per gli anziani. Al centro della manifestazione la richiesta di una qualificazione dei servizi socio sanitari per gli over 60, in accordo con la riforma sanitaria già attuata in ambito ospedaliero.

Gli uffici della direzione generale dell’Asl

LE RAGIONI DELLA PROTESTA. «Di fronte alla gravissima epidemia da Covid-19 che continua a colpire la nostra provincia, le scriventi organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle organizzazioni sindacali dei pensionati SPI Cgil Avellino, FNP Cisl Irpiniasannio e UILP Uil di Avellino, in più occasioni hanno manifestato alla Dirigente dell’ Asl, Maria Morgante, il loro dissenso nella organizzazione del servizio di vaccinazione e nel mancato funzionamento dei servizi di contatto con gli utenti», è stato detto. «Nonostante abbiano chiesto per iscritto la convocazione del comitato partecipativo e consultivo dell’Asl di Avellino di cui fanno parte anche le scriventi Organizzazione Sindacali, istituito il 1° febbraio del 2018 con Delibera n.137 del Direttore Generale e mai convocato a memoria dei sottoscritti, non hanno avuto nessun riscontro. Un ostinato silenzio da parte della Dirigenza dell’Asl che non trova riscontro in un ottimale funzione delle strutture destinate alla vaccinazione ed alla prevenzione dalla malattia».

ASCOLTATA LA DELEGAZIONE SINDACALE. Dopo la protesta dei sindacati alla Asl di Avellino, la delegazione di Cgil, Cisl, Uil e delle organizzazioni sindacali dei pensionati SPI Cgil Avellino, FNP Cisl Irpiniasannio e UILP Uil di Avellino, è stata ricevuta dalla Responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico e del Coordinamento dei Centri Vaccinali Covid-19, Maria Rosaria Troise. Con una nota diffusa nel pomeriggio, le organizzazioni hanno fatto il punto sulla vertenza. I segretari generali Fiordellisi (Cgil), Vecchione (Cisl), Preziosi (Uil) ed i segretari di categoria Raffaele Tangredi (Fnp Cisl), Dario Meninno (Spi Cgil) e Antonio Zagari (Uilp) hanno «rappresentato tutti i disagi a cui sono andati incontro gli over 60 nelle vaccinazioni e, soprattutto, i disabili ed i fragili, oltre al fatto che vi sono numerosi fragili e disabili non vaccinati perché impossibilitato a muoversi», si legge nel documento stampa. Ribadendo il «mancato funzionamento dei servizi di contatto con gli utenti», si è richiesta la convocazione del Comitato Partecipativo e Consultivo, ma soprattutto un piano che «punti da subito a rafforzare e potenziare i servizi territoriali con personale e risorse aggiuntive, come è stato fatto per gli ospedali, dando finalmente concretezza agli obiettivi della riforma sanitaria, per il rafforzamento dei distretti socio-sanitari e del loro ruolo sul territorio». In sostanza, si è spiegato, «i servizi agli anziani devono far parte a tutti gli effetti del sistema sociosanitario regionale, mentre l’attuale drammatica emergenza conferma le lacune nei controlli sulle case di riposo, pubbliche e private, e il forte indebolimento dei servizi domiciliari.


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