Ripartire dalla lezione di Moro, Enzo De Luca: la politica torni tra la gente

L'intervento del componente della Direzione nazionale Pd: il 9 maggio 1978 il corpo dello statista fu ritrovato senza vita in via Caetani. Ma l'attualità del suo pensiero dopo 43 anni è fonte preziosa per rilanciare la democrazia italiana in Europa

«Nella giornata che celebra l’Europa, alla vigilia della Conferenza sul futuro dell’Unione, è doveroso ripartire dalla lezione di Moro, oggi più che mai attualissima fonte di ispirazione per rilanciare la democrazia italiana nel contesto mediterraneo e continentale». Enzo De Luca, componente della Direzione nazionale del Pd, ricorda Aldo Moro a 43 anni oggi dalla sua morte per mano delle Brigate Rosse. Il 9 maggio 1978 il corpo dello statista fu ritrovato senza vita in via Caetani, nel cuore di Roma, dove il Capo dello Stato Sergio Mattarella si recherà per deporre una corona di fiori. L’anniversario dell’assassinio del Presidente della Dc è anche il ‘Giorno delle Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi’.

Aldo Moro

«La mano armata del terrorismo potè spezzare la vita di Aldo Moro, ma non il pensiero, la riflessione e l’esempio, tuttora patrimonio dell’Italia e dell’Europa», afferma Enzo De Luca. «La lezione di Moro ci ricorda che solo tra la gente la politica trova legittimazione, necessità e utilità, rafforzando le basi della democrazia contro ogni rischio di autoritarismo». Per l’esponente irpino del Partito Democratico «l’avanzata dei populismi e dei sovranismi, alimentati dal disagio sociale e dalle incertezze globali, va fronteggiata riportando la politica tra la gente, soprattutto dopo un anno segnato tragicamente dalla crisi economica causata dalla pandemia». In questo quadro, «l’eversione di ogni provenienza e in qualunque forma attenti alle libertà e ai diritti individuali e collettivi va combattuta con il primato della democrazia», spiega. Di qui, l’appello a ripartire dalla lezione di Moro. «Per la politica è inderogabile aprire il cantiere della ricostruzione, superando una crisi che in questi anni ha minato la tenuta democratica del Paese, facendo venir meno da un lato il necessario rispettoso dialogo tra le diverse forze, dall’altro la capacità dei partiti e dei movimenti di aprirsi alle istanze della società civile. Occorre bandire quell’autoreferenzialità di una certa politica, che ha determinato una sofferenza per le stesse istituzioni ed ha allontanato settori della pubblica opinione, riscoprendo la tensione morale dell’impegno esclusivo per il bene comune».

Enzo De Luca

Per Enzo De Luca «la politica deve riacquistare sul campo il suo ruolo, misurandosi con i problemi» proprio nel momento in cui il disagio sociale è reso più forte dalla crisi economica innescata dalla emergenza sanitaria globale. «La sfida è aprire una prospettiva di protagonismo dell’Italia in Europa, grazie al Recovery Fund con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), unendo democraticamente il Paese nella ricostruzione della sua economia». Per De Luca «costruendo ponti nella società italiana su una prospettiva e una visione di futuro la politica ha la sua occasione di ripristinare la sua funzione, tracciando un percorso di rinnovamento sociale e istituzionale». Per farlo, «servono capacità di ascolto, volontà di inclusione e concretezza nella realizzazione», sottolinea. «La programmazione delle risorse straordinarie offre con l’innovazione digitale e la transizione ecologica l’opportunità storica di ricostruire dalle macerie lasciate dall’emergenza sanitaria un’Italia coesa e solidale al suo interno, moderna e competitiva liberando la spinta della sua capacità di innovare, protagonista con i suoi valori democratici nell’Unione Europea che ha co-fondato e rafforzato a cavallo di due secoli». A questo proposito, l’esponente irpino del Pd rimarca «l’importanza del massimo coinvolgimento sociale», anche a livello locale. «Senza la ricostruzione della politica sui territori e tra la gente non si vincerà la sfida della ripartenza in un contesto nazionale segnato dalle sofferenze, dai lutti provocati dal virus, dalla disperazione di intere generazioni alle prese con un evento epocale senza precedenti dal dopoguerra. Occorre tornare a fare la politica tra la gente, con la gente, per la gente».


LEGGI ANCHE:

Aldo Moro, un costituente della democrazia italiana in un’Europa unita

In Campania i positivi al Covid-19 sono 1.415 con 35 morti (17 in 48 ore)

La Campania è zona gialla fino al 16 maggio. Le regole

Vaccinazione Covid dai 50 anni in su: in Campania prenotazioni in corso. Il link

Vaccinazione Covid dai 60 anni in su: in Campania prenotazioni in corso. Il link

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI