Precari della Sanità campana, incontro al Moscati tra Cisl Fp e Direzione

«SUPERARE GLI OSTACOLI REGIONALI ALL'ALLINEAMENTO DEI CONTRATTI: SBLOCCARE L'ITER». Il Segretario generale Antonio Santacroce riferisce l'esito ritenuto «rassicurante», dell'incontro tenuto con il Direttore Generale dell'Azienda Moscati

Il Segretario Generale della CISL FP IrpiniaSannio, Antonio Santacroce, riferisce l’esito ritenuto «rassicurante», dell’incontro tenuto sulla stabilizzazione dei precari della Sanità campana con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati.

Antonio Santacroce (Cisl Fp Irpinia Sannio)

«L’incontro è stato essenziale anche per comprendere e mettere in pratica tutto quello che il momento richiede per la prosecuzione dei livelli occupazionali», dichiara il Segretario Generale CISL FP IrpiniaSannio Antonio Santacroce. «Ancora una volta le rassicurazioni ricevute da Pizzuti lasciano intravedere uno spiraglio di luce per i precari, fermo restando le procedure in essere». Nel merito, «avvaloriamo la disponibilità e le rassicurazioni ricevute oggi nell’incontro che abbiamo tenuto con i vertici aziendali del Moscati, durante il quale il Direttore Generale Renato Pizzuti ha ribadito nuovamente la più assoluta disponibilità a definire positivamente la vicenda dei precari e a recepire immediatamente le disposizioni regionali che giungeranno. Questo consentirebbe alle centinaia di lavoratori dell’azienda Ospedaliera Moscati, che con la loro attività contribuiscono all’assistenza sanitaria, di tirare, finalmente, un sospiro di sollievo».

«PRECARI DELLA SANITÀ CAMPANA, OSTACOLATO L’ALLINEAMENTO DEI CONTRATTI: SBLOCCARE L’ITER». Santacroce ricorda che «il Consiglio Regionale della Campania ha emanato un atto di indirizzo in materia di personale precario per il comparto sanità», in base al quale «si deve procedere alla sottoscrizione di contratti degli operatori sanitari e socio sanitari per 36 mesi e di allineare quelli a tempo determinato, esistenti alla stessa scadenza, per soddisfare il fabbisogno e per contrastare più efficacemente la pandemia». Tuttavia, rileva «un’assoluta incoerenza amministrativa a livello regionale che continua, in maniera omissiva, a non avere in nessuna considerazione la scelta dell’assemblea legislativa». Per questo «chiediamo al Governatore De Luca ed al Presidente della commissione sanitaria Alaia di intervenire rapidamente per risolvere questa vicenda». A questo proposito, il Segretario Aziendale CISL FP del Moscati, Silvestro Iandolo, chiede di lasciare «alle spalle le continue e maldestre voci che di tanto in tanto riaffiorano tra i corridoi dell’ospedale avellinese». Secondo il sindacato «l’allineamento dei contratti in essere a trentasei mesi, avvalorato anche da delibere di giunta regionale è inspiegabilmente ostacolato e frenato nella parte decisionale tecnica». Invece, «occorre chiudere subito l’accordo in merito alla problematica del precariato perché, oltre a parlare del personale che negli anni è stato reclutato con l’attuale situazione emergenziale correlata alla pandemia, parliamo anche dei nuovi precari contrattualizzati per il ‘COVID-19’ che, con una situazione pandemica conclamata e perdurante, si vedono costretti a sottoscrivere, pur di lavorare, miseri contratti e con ravvicinate scadenze e con l’oppressione di essere costantemente in bilico restando appeso il loro destino alle proroghe contrattuali». Per il Dirigente Sindacale CISL FP IrpiniaSannio Mario Walter Musto, «non basta la riapertura del confronto che si è tenuto a livello regionale questo fine settimana, avuto dopo tante e continue mobilitazioni sindacali». Di qui l’auspicio «che la politica ‘quella vera’ torni a riappropriarsi del ruolo che gli appartiene e che possa finalmente sottrarsi al continuo rinvio delle decisioni e “palleggiamento” delle responsabilità». Tra l’altro, si conclude la nota, «anche il governatore regionale De Luca ha pubblicamente affermato che mancano quindicimila unità di personale sanitario e quindi chiediamo alla politica quanto altro tempo occorre aspettare per riequilibrare un sistema così precario e ingiusto?», conclude Santacroce.


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