Fim Cisl: sullo stabilimento di Pratola Serra resta l’incertezza

Riunito il Direttivo della Federazione Italiana Metalmeccanici Irpinia Sannio, con la partecipazione del segretario nazionale Ferdinando Uliano e del segretario regionale e coordinatore automotive Raffaele Apetino. Il documento

Secondo la Fim Cisl «sullo stabilimento di Pratola Serra resta l’incertezza» anche dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares, intervenuto nel corso dell’assemblea degli azionisti convocata per i bilanci della Fiat Chrysler e della PSA. È quanto è emerso dalla riunione pomeridiana del Direttivo Fim Cisl Irpinia Sannio, con la partecipazione del segretario nazionale Ferdinando Uliano e del segretario regionale e coordinatore automotive Raffaele Apetino sulla situazione degli stabilimenti italiani della Stellantis. Durante la riunione è stato illustrato il report dell’incontro con i vertici Stellantis svoltosi il 15 aprile scorso, si legge in un comunicato diffuso al termine dei lavori e riportato di seguito.


Permane l’incertezza sullo stabilimento di Pratola Serra

Documento della Fim Cisl Irpinia Sannio

La Fca Pratola Serra

Ci è stata riferita la disponibilità di Tavares a rispettare un sistema di relazioni improntata al rispetto tra le parti ma anche a perseguire in una logica di efficientamento dei siti produttivi, oltre all’annuncio di un “electrification day” previsto per l’8 luglio p.v. Al di là dei buoni propositi dichiarati, permane una situazione di profonda incertezza riguardo alle prospettive industriali ed occupazionali dello stabilimento di Pratola Serra: una convenzione per la produzione di mascherine che scade a settembre (nonostante gli ottimismi di qualcuno nessuno sa se verrà prorogata), un piano di produzione dei motori Ducato tutto da implementare ed un motore Euro 6D Final di cui non si parla più. Mentre il Gruppo Stellantis si appresta ad accelerare su di un programma di investimenti sui motori elettrici da cui, per il momento, il sito irpino risulta escluso. In questo scenario contrassegnato da incognite e preoccupazioni, c’è chi preferisce chiedere ai lavoratori di andare alle urne per il rinnovo del Consiglio di Fabbrica. Benissimo! E’ lecito: la normativa del CCSL in merito alla costituzione della Rsa gliene concede la facoltà. Per la Fim-Cisl, invece, sono ben altre le priorità a cui il sindacato deve rivolgere la sua attenzione: piano industriale, messa in sicurezza dei livelli occupazionali, salvaguardia della salute dei lavoratori (ad oggi si contano 19 dipendenti contagiati dal covid-19, un consistente numero di lavoratori fragili ed altrettanti in quarantena). Queste sono le nostre urgenze non certo le ambizioni di chi rincorre le investiture che diano rilevanza in seno alla rappresentanza! Ciononostante la Fim-Cisl è pronta ad affrontare in qualunque momento la sfida della competizione elettorale con una squadra rigenerata (abbiamo provveduto a svolgere le pulizie di primavera) composta da donne e uomini che mettano in campo una nuova offerta di rappresentanza sindacale che tuteli gli interessi dei lavoratori tutti e non i privilegi di alcuni.


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