Fiom Cgil e Uilm lanciamo un appello al Sindaco di Nusco per la ripresa della Fib Sud. Giuseppe Morsa e Gaetano Altieri, segretari provinciali di Fiom e Uilm scrivono a De Mita nelle sue funzioni di presidente dell’Area pilota dell’Alta Irpinia, per sottoporre all’attenzione dei 25 sindaci la vertenza dei lavoratori Fib Sud di Nusco. Le rappresentanze sindacali evidenziano che ad un anno dalla chiusura dello stabilimento industriale altirpino, l’imprenditore ha dislocato la produzione nel casertano, con un investimento importante in termini di capitale e know how maturato all’interno delle linee di produzione nuscane. “Chiederemo al gruppo Seri di lasciare aperta la Fib Sud e dislocare parte della produzione del nuovo stabilimento a Nusco, per garantire i 27 lavoratori che oggi non hanno alcuna forma di tutela” hanno spiegato nella lettera che pubblichiamo integralmente. “Chiediamo il supporto politico- istituzionale per supportare i lavoratori e le loro famiglie, ma anche l’attività produttiva”.
Fib Sud ha bisogno del supporto sul territorio dei sindaci
di Giuseppe Morsa, Gaetano Altieri | Lettera dei Segretari provinciali di Fiom, Uilm al Sindaco di Nusco Ciriaco De Mita
Gentile Signor Sindaco, con la presente intendiamo sottoporre alla Sua attenzione la situazione di abbandono in cui si trovano i 27 lavoratori, Suoi conterranei, e dipendenti della ex Fib Sud. Infatti, la Fib Sud, azienda di proprietà del Gruppo Seri Industrial subentrato attraverso un fitto del ramo d’azienda della Società MP fallita, specializzata nell’assemblaggio di batterie per auto, allocata nell’area industriale di Nusco- Lioni, lo scorso gennaio 2020 ha cessato l’attività produttiva lasciando sul lastrico 27 lavoratori con relative famiglie. Tuttavia, la stessa proprietà presentato un progetto che prevede un investimento industriale presso l’ex stabilimento Indesit di Teverola, in provincia di Caserta con un impegno economico parzialmente sostenuto da fondi europei di circa 420 milioni di euro, per la produzione di batterie agli ioni di litio destinate al mercato europeo per i settori industriale, storage e delle auto elettriche. Il progetto sostiene lo sviluppo di tecnologie altamente innovative e sostenibili per le batterie agli ioni di litio, che hanno una durata maggiore, tempi di ricarica più brevi e sono certamente più ecologiche di quelle attualmente disponibili. Il piano prevede estrazione e lavorazione delle materie prime, produzione di sostanze chimiche avanzate, progettazione di celle e moduli di batterie e loro integrazione nei sistemi intelligenti, riciclaggio e ridestinazione delle batterie usate. Esso è realizzato sulla base delle competenze tecnologiche maturate negli ultimi 10 anni al quale hanno contribuito anche i lavoratori della, Fib Sud di Nusco, ora abbandonati dalla Seri Group. Per quanto descritto, le scriventi OO.SS, oltre a riattivare una interlocuzione con la proprietà, ritengono indispensabile attivare una collaborazione istituzionale con i Sindaci dell’Area Pilota per sostenere la richiesta di riattivare gli impianti della ex FIB Sud nei quali eventualmente effettuare una parte della produzione delle descritte batterie. Certi di un vostro interesse per la sorte non solo di questi 27 lavoratori ma del territorio irpino porgiamo distinti saluti”.
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