Alla IIA di Valle Ufita si assume: 90 ingressi in un anno. Ora si cercano saldatori

LA SFIDA DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA. Silvia Curcio Rsa Fiom: "Siamo pronti a produrre bus urbani ad alta sostenibilità ambientale: serve un piano nazionale dei trasporti per ribaltare la mobilità e guidare il green new deal"

Alla IIA di Valle Ufita si assume: dopo 90 ingressi in un anno ora si cercano saldatori. Contrariamente a quanto si verifica in altre aziende, che resistono alle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria grazie al blocco dei licenziamenti e alle cassa integrazione straordinaria, gli stabilimenti di Flumeri procedono a passo spedito nonostante la pandemia.

Industria Italiana Autobus a Bologna e Flumeri

L’inserimento dell’azienda nel progetto H2- ICE per la installazione del motore ad idrogeno, la inserisce a pieno titolo fra le produzioni che dovranno guidare la transizione ecologica auspicata da Governo ed Unione Europea. “Siamo pronti a produrre bus urbani ad alta sostenibilità ambientale alla IIA di Flumeri” ha commentato la Rsa della Fiom Silvia Curcio, anche alla luce di quanto già predisposto dal Recovery Plan nella prima bozza e delle parole pronunciate dal Premier Mario Draghi. “Possiamo guidare la transizione ecologica e promuovere il rinnovamento su larga scala, con autobus alimentati ad idrogeno, e l’attivazione di una azienda che produca batterie nei terreni adiacenti” continua. Nell’ottica del rilancio dello stabilimento, Silvia Curcio replica ad Asi e al sindaco di Flumeri in merito alla cessione dei terreni adiacenti, e torna a chiedere l’individuazione di aziende impegnate nella produzione di batterie specifiche per gli autobus. “Già con Del Rosso questa ipotesi era stata presa in considerazione e c’era qualche imprenditore che si era fatto avanti in tal senso. Poi la questione è passata in secondo piano. Questo è il momento di agire: il futuro è l’idrogeno e l’elettrico e tutti dobbiamo fare fronte comune per realizzare il cambiamento” aggiunge Curcio. Presso gli stabilimenti è stata nuovamente allestita la vecchia cabina per l’approvvigionamento del metano liquido. “Una struttura che era già presente con Irisbus e che ora viene riattivata. Con la riqualificazione dello stabilimento e la riattivazione della cataforesi, la IIA ha tutti i presupposti per diventare riferimento in Irpinia”.

Silvia Curcio. Rappresentante sindacale aziendale Fiom Cgil

Alla IIA di Valle Ufita si assume ormai stabilmente. Per le rappresentanze sindacali questo rappresenta un termometro determinante per la valutazione della produttività dell’azienda. “Le assunzioni non si sono mai fermate neanche durante la pandemia. Parliamo di oltre 90 persone fino ad oggi. Vengono assunti tramite agenzia, per i primi 4 mesi. Poi con contratto a tempo determinato e infine dopo 6 mesi a tempo indeterminato. Oggi si selezionano saldatori perchè alcune figure tecniche sono andate in prepensionamento. Grazie alla staffetta generazionale garantiamo il pensionamento ma anche l’introduzione di nuova linfa utile a far decollare la produzione. Per lavorare, è ovvio, abbiamo bisogno di commesse”. Su questo aspetto, la Rsa della Fiom non esclude una richiesta di confronto al neo Ministro del Mise Giancarlo Giorgetti, per chiedere l’adozione di un Piano Nazionale dei Trasporti, anche alla luce delle manovre attese dal Paino nazionale di resilienza e Ripresa. “La svolta green deve partire dalla mobilità. Questa è l’occasione per produrre bus urbani ad alta sostenibilità ambientale. Abbiamo sempre auspicato sinergia ai tavoli istituzionali di confronto, fra i diversi Dicasteri. Ambiente, Lavoro, Sviluppo Economico e Trasporti. C’è bisogno di investire in innovazione tecnologica e ricerca, di aprire la partecipazione alle università. Tutta Italia dovrà ammodernare il parco autobus della mobilità, e innescare un nuovo protagonismo del trasporto pubblico locale, che deve decongestionare la arterie principali, e consentire spostamenti dalle aree interne a quelle metropolitane, e viceversa” conclude.


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