Uffici di Prossimità nelle Regioni, la Campania per ora non c’è

RIAPERTURA DEI TRIBUNALI SOPPRESSI, SI REITERA LA RICHIESTA AL NUOVO GUARDASIGILLI. L'amministrazione di Palazzo Santa Lucia non ha in programma l'istituzione di sportelli per l'accesso al sistema giustizia nelle sedi giudiziarie soppresse. I progetti pilota in Toscana, Liguria e Piemonte

La Campania per ora non ha presentato progetti per la costituzione di Uffici di Prossimità. Nonostante la chiusura di tre tribunali nel 2013 a Sala Consilina, Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano irpino, in conseguenza della revisione della geografia giudiziaria, la Regione e gli enti locali interessati non hanno mostrato interesse concrete per questa opportunità.

Il Ministero di Grazia e Giustizia

IL PROGETTO ‘UFFICI DI PROSSIMITÀ’. Il progetto “Uffici di Prossimità” è un’iniziativa del Ministero della Giustizia, finanziata attraverso risorse del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020. Prevede l’attivazione progressiva di Uffici presso tutte le Regioni italiane previa presentazione di un progetto al Ministero della Giustizia da parte delle Regioni. Il PON Governance è un Programma Operativo avviato nel 2015, mirato a finanziare interventi per rafforzare la capacità istituzionale e amministrativa della Pubblica Amministrazione del Paese. Tra gli interventi finanziati (oltre 100 coinvolgono diverse Amministrazioni a tutti i livelli di governo), rientrano gli interventi in delega al Ministero della Giustizia tra cui quello che prevede l’apertura di Uffici di Prossimità nelle Regioni. I progetti pilota realizzati finora hanno riguardato le Regioni Piemonte Liguria e Toscana. Il progetto del Ministero della Giustizia prevede la creazione sul territorio di nuovi punti di contatto e accessi al sistema giustizia, riducendo le disfunzioni create in seguito alla modifica della geografia giudiziaria che ha soppresso molti tribunali. Secondo gli obiettivi alla base del progetto, la rete capillare di presidi giudiziari consentirà ai cittadini una razionalizzazione di tempi e costi di funzionamento, favorendo forme più moderne di accesso alla giustizia e l’integrazione sul territorio con gli altri servizi sociali e socio-sanitari.

I SERVIZI AL CITTADINO. Tramite gli sportelli di prossimità i cittadini potranno richiedere documenti, svolgere pratiche ed anche esporre problematiche ad avvocati. Un servizio che consentirà anche ai cittadini meno abbienti di avere a titolo gratuito consulenze legali qualificate.

L’ingresso alla sede della Regione Campania, a Napoli

LA CAMPANIA NON HA AVVIATO INIZIATIVE. La Regione Campania, che con la riforma del 2012 ha perso i tribunali di Sala Consilina, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, non ha avviato iniziative in questo ambito. Come chiarito dall’Agenzia di Coesione Territoriale, “la strategia di intervento si concretizza in un’azione di sistema a valenza territoriale nazionale, articolata in una fase di sperimentazione, con oggetto la definizione di modelli organizzativo, gestionale e tecnico-informatico, ed una fase di attivazione, con oggetto la replica in tutte le regioni dei modelli definiti e l’attivazione degli Uffici, entrambe coordinate e facilitate attraverso una apposita iniziativa di supporto strategico” si apprende sul portale ufficiale. Per gli Uffici di Prossimità in Campania sarà dunque necessario attivare un dialogo fra Enti Locali e Regione, con l’obiettivo di elaborare il protocollo operativo per la costituzione di  uffici di prossimità eventualmente nei territori delle province di Avellino e Salerno.

La sede del palazzo di giustizia arianese

RIAPERTURA DEI TRIBUNALI SOPPRESSI, VERSO UNA NUOVA RICHIESTA AL NUOVO GUARDASIGILLI. Tutt’altro iter rispetto a quello portato avanti dal Comitato Nazionale per i tribunali Soppressi, guidato dall’avvocato Agnusdei, che chiede la riapertura dei fori soppressi. Una ipotesi che già dopo il primo Governo Conte era stata indebolita all’interno del Dicastero di Alfonso Bonafede. La questione è stata sollevata di recente in Parlamento dall’On.le Elisa Scutellà, che con una interrogazione al Ministro aveva sollevato l’opportunità di riaprire il tribunale di Rossano Calabro, a corredo di una ampia istruttoria tesa dimostrare la necessità di quella sede giudiziaria. In quella occasione, l’ex Ministro della Giustizia è stato lapidario: “Ci vuole una legge dello Stato” aveva detto soltanto poche settimane fa. Non si esclude pertanto, che la questione torni in auge e recuperi terreno nell’agenda politica del nuovo Governo, soprattutto alla luce della stesura del Piano Nazionale per la Resilienza. Con l’insediamento del nuobo Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, il Comitato rilascerà la richiesta.


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