La Legge di Bilancio 2021 propone misure di stimolo economico per la ripartenza dopo il Covid attraverso un rilancio degli investimenti. Il Centro Studi Giuridici ed Economici dell’Impresa Alta Irpinia e il Rotary Club Sant’Angelo dei Lombardi Hirpinia- Goleto hanno analizzato gli strumenti contenuti nella Legge di Bilancio 2021, nel corso di un seminario in modalità webinar dedicato all’approfondimento delle misure fiscali e delle opportunità offerte alle imprese e ai professionisti. Accademici e rappresentanti degli ordini professionali della provincia di Avellino hanno relazionato sul superbonus 110%, sul bonus casa, rottamazioni, tax planning e risorse finanziarie. senza escludere una puntuale analisi statistica dell’andamento dell’economia irpina illustrata da Luigi Lepore, docente dell’Università Parthenope di Napoli.
Alla luce della ratifica ufficiale del Recovery Plan da parte dei vertici europei e delle scadenze fissate al 30 aprile per la presentazione del Piano Nazionale, ma anche della emergenza sanitaria dettata dal Coronavirus ancora predominante – che ha imposto un cambio di paradigma economico e socio culturale -, il Centro Studi e il Club rotariano pongono l’esigenza di analizzare le misure già in vigore, che saranno implementate dai prossimi interventi finanziari del nuovo governo. Nell’ambito del webinar, patrocinato da Acca Software e da tutti gli ordini professionali, i relatori hanno illustrato gli interventi contemplati dalla Legge dal punto di vista tecnico, quindi interdisciplinare, e che consentono agli operatori privati, imprese, professionisti di poter affrontare le difficoltà del momento con maggiore determinazione.
IL WEBINAR. Le misure analizzate sono quelle su cui nelle prossime settimane si incentreranno gli ulteriori interventi governativi, anche per i necessari decreti attuativi a cui rinviano. “Analizzarle oggi, costituisce un servizio utile, non solo per gli operatori, ma anche per evidenziarne le criticità e sollecitare i necessari correttivi. Infatti, la Legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020) contiene numerose ed importanti misure in diversi settori: per lavoro, imprese, famiglie, bonus e investimenti, tra cui: modifiche al superbonus 110%; nuove agevolazioni per soggetti IVA; rinnovi di C.I.G. e sgravi contributivi per nuove assunzioni;
ampliamente della rottamazione e del tax planning; novità fiscali; il Piano Transizione 4.0; il Recovery Plan” si legge nella nota del Centro Studi. “La Legge di Bilancio 2021 propone i principali interventi che aprono spiragli per affrontare le difficoltà del momento” ha spiegato Raffaele Capasso, promotore del confronto. “Questa è la generazione della pandemia e tutto va ripensato. E cambiato il modo di vivere, di produrre. Siamo in attesa di scelte economiche fondamentali, e il cambiamento si sta verificando con i tempi di un decreto legge, fondati sulla necessità dell’urgenza sociale. Le analisi economiche che leggiamo hanno tutte lo steso dato: dal Cerved ad altri istituti di ricerca, si costruiscono le azioni sull’indice di applicazione del piano vaccinale. Da questo dipenderà quanta popolazione si può liberare dal rischio di contagio, sapendo che ogni giorno di ritardo condiziona la vita concreta e la prospettiva delle nostre azioni. Se il vaccino funziona, potremmo sperare in una immunità di gregge nel terzo trimestre del 2021, ma le stime in prospettiva sull’andamento dell’economia prevede risultati assai scoraggianti. Se pensiamo di riprodurre queste prospettive al Sud, allora avremo i dati peggiori di sempre. Una impresa su sei rischia di non farcela” ha annunciato l’avvocato Capasso.
Ai lavori è intervenuto anche Emilio De Vizia, presidente di Confindustria, che ha definito “positivo” l’approccio delle misure contemplate dalla Legge. “Le previsioni della legge di bilancio prevedono le esenzioni Imu sugli immobili del settore turistico e la proroga del superbonus, uno strumento atteso e che possa dare forza ad un settore in affanno. E’ positivo anche il piano transizione 4.0 e l’automaticità dell’utilizzo. C’è attenzione alle Zes, per cui nella legge di bilancio è stato introdotto il taglio dell’Ires sugli investimenti prodotti in queste aree. L’Irpinia ha una serie di Zes, e aspettiamo una possibilità di avere canali più veloci delle pratiche amministrative” ha commentato De Vizia. “Confindustria guarda alla mancanza di pianificazione esecutiva per il Recovery e attendiamo di capire alla luce del nuovo Governo, se fare il salto di qualità senza correre il rischio di produrre un mero elenco di opere, senza una pianificazione e una visione. La nostra provincia è interessata da diverse iniziative infrastrutturali: la stazione Hirpinia prima di tutto. Il cantiere in azione è una bella sensazione, speriamo che il territorio sappia parlarne e sfruttare a pieno questa occasione” ha concluso.
Francesco Tedesco, presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Avellino, ha sottolineato gli aspetti di natura fiscale, con agevolazioni per aziende agricole, il superbonus al 110% che alla terza revisione prorogato al 2022. “Aspetti positivi se consideriamo che il sistema Irpinia è dilaniato e caratterizzato da una economia abbastanza contenuta e a basso indice di sviluppo”. Batte sulla necessità di coinvolgere le professionalità del territorio il presidente dell’Ordine degli Architetti Erminio Petecca. “Ci stiamo battendo affinchè le professioni abbiano un ruolo centrale nei territori. Il superbonus è una occasione importante e il professionista che si occupa della progettazione è un elemento cardine. Se vengono fatte cose poco trasparenti tutto ricade nella responsabilità del committente, così come il progettista che si fa carico responsabilmente del progetto, può essere determinante per la buona riuscita del superbonus. Vorrei sottolineare che il 57% del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima del 1980, quindi c’è urgente bisogno di mettere in sicurezza gli abitati”. Antonio Santosuosso, presidente dell’Ordine dei Geometri auspica che il nuovo Governo debba mettere mano ad un provvedimento straordinario nell’edilizia. “Con questa burocrazia non ce la possiamo fare. C’è bisogno di sburocratizzazione e di ulteriori responsabilità ai tecnici. La stazione Hirpinia è occasione di rilancio di tutta l’Irpinia e le istituzioni locali devono essere attenti a creare sviluppo, anche se ho l’impressione che questo sentimento non sia diffuso. Il cantiere c’è, ma non sappiamo se ci sono aziende locali che riescono a lavorare in questa tornata. Lo sviluppo in questa provincia non passa attraverso la politica, ma attraverso le professioni. Alle consultazioni ci dobbiamo essere perché produciamo Pil” conclude.
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